Come vi avevo promesso, ho ricapitolato schematicamente alcuni scambi di idee che ho raccolto durante il mio soggiorno (per lavoro) in Germania. Mi dispiace che i giudizi non siano molto positivi, ma voglio sottolineare che li riporto
chiaramente a livello di curiosità, anche se alcune persone con le quali ho parlato erano molto preparate sugli argomenti finanziari, o comunque faceva parte del loro lavoro fare delle analisi e delle previsioni sui possibili scenari futuri.
Inoltre il campione non può dirsi certamente rappresentativo.
Ecco, comunque, alcuni punti di vista di alcuni cittadini tedeschi con i quali ho avuto scambi di vedute anche fuori del lavoro, al ristorante, o comunque in pause di riposo.
1. Noi tedeschi abbiamo ereditato molti anni fa, nel dopoguerra, una situazione tremenda. Siamo pariti da sotto zero: il nostro paese distrutto dai bombardamenti e diviso in due. ![Spacco tutto :clava: :clava:](/images/smilies/clava.gif)
2. Con costanza abbiamo ricostruito l'industria e i servizi lavorando onestamente . Alla fine, dopo quarant'anni abbiamo anche riunito il Paese e siamo diventati una potenza mondiale. ![Coppa :winner: :winner:](/images/smilies/coppa.gif)
3. In sostanza, partiti da sotto zero, non abbiamo fatto altro che crescere.
Adesso dovremmo svenarci per salvare i paesi periferici. Ok, ma molti di essi (Italia per esempio) sono partiti da una situazione decisamente migliore della nostra, nel dopoguerra. E dopo un breve boom economico, hanno iniziato ad aumentare le spese, ad inquinare la loro politica, hanno sperperato le loro risorse, il loro denaro e la loro cultura. Insomma, hanno diminuito costantemente la loro forza economica indebitandosi, creando inflazione per rimediare all'indebitamento, evadendo le tasse e creando i presupposti per un vero e proprio fallimento finanziario.
Ora il popolo tedesco dovrebbe fare gli Eurobond per salvare questi paesi.
La Germania è pronta ad aiutare tutti i paesi che, però, dimostrino di aver capito la lezione dei loro errori, dei loro fallimenti e cambino il loro modo di operare e sconfiggano l'evasione fiscale, la mafia, la criminalità all'interno delle loro istituzioni.
Allora ne riparleremo.
Le alternative che più vengono richiamate nei discorsi delle persone (diciamo discorsi da bar? Ma che hanno un loro significato “popolare”) sono:
1. La Germania esce dall'Euro e va per la sua strada. ![che imbarazzo :-o :-o](/images/smilies/icon_redface.gif)
2. I paesi fortemente indebitati e incapaci di auto correggersi, vengono lasciati fallire. ![Barella :barella: :barella:](/images/smilies/italiamac_barella.gif)
3. La Germania e pochi altri (Francia ad es.) sorreggono un piano di aiuti per i paesi recuperabili, non senza aver prima verificato con severità la volontà e la possibilità di questi paesi a camminare con le loro gambe, dopo un certo periodo.
La prima ipotesi sarebbe quella più gradita dal popolo, l'ultima la più probabile ed auspicabile per i più professionali. La seconda la più incerta e meno auspicabile.
In linea di massima, comunque, l'euro non è considerato come un buon affare. Il discorso dell'ipotetica sopravvalutazione del marco e delle difficoltà all'esportazione non convincono i miei interlocutori.
La risposta è quasi sempre la stessa:
il mio è un ragionamento di serie B. Non è il prezzo la sola cosa che conta sui mercati dei prodotti industriali e di consumo. Sennò nessuno verrebbe mai in Italia per turismo, visto che i turisti li spennate per benino. Oltre al prezzo c'è la qualità. E sulla qualità, la Germania ha da insegnare a molti e poco da temere.
Per quanto riguarda gli investimenti in tds, sconsigliati gli italiani, molto meglio i bonos spagnoli che rendono più o meno uguale, ma (sempre secondo la percezione dei miei interlocutori) sono molto più al riparo del rischio default. Senza interventi BCE il rendimento del decennale italiano sarebbe, secondo loro, al di sopra dell'8%
La politica spagnola si sta dirigendo verso quegli obiettivi auspicati e c'è già un disegno di legge che inserisce nella costituzione il pareggio di bilancio obbligatorio.
Contemporaneamente, su tutti i giornali e le agenzie tedesche, il 2 settembre campeggiava la notizia che il Presidente del Consiglio italiano definisce il suo Paese uno Scheißland (Paese di m...)
(ma è vero??)
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Ma adesso basta. Noi italiani dobbiamo veramente rimboccarci le maniche e spiegare, in primis ai nostri politici, cosa vuol dire consapevolezza della situazione. La smettano di operare i base ai sondaggi. Operino in base a competenza e responsabilità. Sempre che ne abbiano.
![Ordine :ordine: :ordine:](/images/smilies/ordine.gif)