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CERNOBBIO 2011: Intesa Sanpaolo; Passera, escluso default Italia
Dowjones
CERNOBBIO (MF-DJ)--"Assolutamente no. Non vedo alcun rischio di default per l'Italia".
Lo ha affermato il Consigliere Delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, parlando con i giornalisti a margine del Forum Ambrosetti, a Cernobbio e spiegando che l'Italia deve "aggiungere al pareggio sul fronte del deficit primario la garanzia che saremo entro due anni con i conti in pareggio; dobbiamo dimostrare che investiremo sulla crescita, dove resta ancora da fare tantissimo".
"Giudicare la manovra non e' facilissimo perche' non e' ancora del tutto definita ed e' forse troppo variabile di giorno in giorno", ha aggiunto ancora il numero uno dell'istituto milanese. "Tuttavia, mi sento di dire che occorre confermare in tempi brevissimi a noi stessi e a tutta l'Europa che il pareggio di bilancio pubblico e' garantito entro il 2013. Questa certezza non l'abbiamo ancora".
Passera ha inoltre spiegato che "ci siamo presi un impegno con la Bce per raggiungere questo obiettivo, a fronte del quale la Bce stessa sta sostenendo i nostri titoli di Stato". Per questo motivo, il pareggio di bilancio "e' un obiettivo alla nostra portata, perche' siamo tra i pochi Paesi in Europa a poter vantare gia' un bilancio primario positivo; di conseguenza, non e' enorme lo sforzo che dobbiamo fare. Il deficit complessivo e' pero' messo a serio rischio se non sapremo garantire il pareggio di bilancio e creeremo sul mercato ulteriori situazioni di criticita' come e' avvenuto in agosto", ha affermato il top manager comasco.
La ricetta per uscire dalle secche, secondo Passera, consiste nel "chiudere velocemente la manovra di agosto in modo concreto e convincente per recuperare credibilita'. Dobbiamo lavorare su due fronti: dimostrare di saper creare crescita economica e occupazione da una parte e cominciare a ridurre il debito dall'altra: perche' il nostro debito pubblico sia pienamente sostenibile deve scendere entro pochissimi anni sotto il 100%". "Dobbiamo mettere insieme un piano di azioni concrete che serviranno per riavviare la crescita", ha proseguito ancora Passera, "e soprattutto per rimettere in moto l'occupazione che e' in assoluto l'emergenza numero uno, oltre che per dimostrare che anno dopo anno il debito puo' ridursi".
La situazione italiana delle ultime settimane resta comunque parecchio ingarbugliata e di difficile lettura. "Per adesso vediamo un grande disordine e una non ancora sufficiente capacita' di mettersi insieme e di superare una ridda di veti incrociati che ci sta paralizzando e ci sta facendo perdere credibilita' e affidabilita' al nostro Paese", ha infatti ammonito Passera, sottolineando nel contempo come "dal punto di vista della capacita' di creare un piano convincente e creare un consenso largo" sia indispensabile "cambiare marcia".
"Entro pochi giorni dobbiamo chiudere manovra di agosto. Sarebbe grandissimo passo avanti di crediblita'", ha inoltre aggiunto il numero uno della Ca' de Sass, sottolineando che occorre "metterci subito a lavorare sui temi della crescita, dell'occupazione e della riduzione del debito. Se riusciremo a farlo, recupereremo ulteriore credibilita'. Se vogliamo stare nella stanza dei bottoni e' inaccettabile essere uno dei Paesi salvati" dalla crisi.
"Mi sembra che banche centrali stiano facendo un ottimo lavoro e che tensioni vere e proprie di liquidita' non ci siano state", ha poi detto Passera in merito a una domanda su possibili difficolta' per gli istituti di credito italiani ed europei a finanziarsi. "Il funding e' diventato pero' piu' difficile perche' c'e' una propensione molto negativa soprattutto degli investitori americani nei confronti di tutto quello che e' europeo e bancario, in special modo".
In questo senso, "l'aver deciso di anticipare l'aumento di capitale" di qualche mese, "prima che la crisi intervenisse, ci ha garantito risorse utili per continuare a gestire la banca con serenita' e a continuare a garantire credito", ha concluso Passera. ofb/alb
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September 02, 2011 11:03 ET (15:03 GMT)