Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato III° (Gennaio 2010 - Dicembre 2011) (12 lettori)

Stato
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L'Anti Tricheco

BRUCIATE ALL'INFERNO !!!!
Buon giorno a tutti!
..sto dando un' occhiata alla tabella dei C.I. del 41i per il mese di Novembre e mi sembra piuttosto interessante!
Dipartimento del Tesoro - Coefficienti di Indicizzazione con base 15.09.09 (BTP€I 30 anni)

purtroppo è l'unica nota lieta al momento............

ogni tanto penso a chi ha il 41i preso l'estate scorsa....oltre 100...o anche da 90 a 100..............

anche s ein futuro tornerà a quei valori...cmq rimane brutto vedersi una mega risalita sino al proprio pmc..........avendosela persa in pieno:wall:

il 3 giugno stava a 95............incredibile di quanto sia sceso in cosi pochi mesi:sad:
 

carpe diem

Banned
Altra gaffe PDL. Mancano soldi? Governo puo' stampare denaro

di: WSI Pubblicato il 19 ottobre 2011| Ora 11:32





Roma - Il primo ministro Silvio Berlusconi si e' lamentato perche' mancano i soldi per un decreto di Sviluppo, annunciando che l'esecutivo dovra' inventarsi qualche soluzione creativa.

La proposta dell'onorevole Margherita Boniver, deputato del PdL e Presidente del Comitato Schengen, non si e' fatta attendere. L'onorevole ha pronta una ricetta magica che risolverebbe tutto: "Se il governo non riesce a trovare risorse finanziarie per il dl sviluppo, che stampasse denaro".

"Dopo tutto per usare un paradosso battere conio era una delle prerogative di uno Stato che si rispetti". Peccato che tale funzione non spetti all'esecutivo, bensi' alla Banca Centrale Europea.
 

Prospero

Io speriamo...
Poco dopo le 16.00 c'è stato uno sbandamento da paura :eek: che poi sembra essere rientrato. L'aria di bufera si fa più insistente, la borsa sale e non si capisce perchè e comunque preso un cippettino a 98,35 del lg 14 4,25%.
 

Zebro

Valar dohaeris
zebro te la faccio io una previsione sui btp (speriamo):

per fine novembre:
sul decennale +7 figure
sul ventennale + 9 figure
sul trentennale + 11 figure

ci sono una miriade di interessi convergenti sulla salita dei btp:
1-la bce ne è piena (vuole un rimbalzo da girare alla germania)
2-paesi nordici, svizzera e soprattutto giappone vogliono un raffreddamento delle loro monete
3-la germania e la francia, per le loro banche
4-i brics in cerca di affari e di stabilizzazione
5-la speculazione di raffredderà di fronte ad accordi politici
6-i fondi internazionali vorranno riposizionarsi per fine anno su strumenti di ottima resa


Buona sera dalla Baviera,
Non dimentichiamo le nostre speranze!
 

stefanofabb

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Euro Mts.indici di performance

Dati al:19-10-2011
Average
-------------------------
Indice Valore Duration Coupon Maturity Yield
---------------------------------------------------------------
EMTX 1-3 Y 154,69 1,75 3,83 1,82 3,23
EMTX 3-5 Y 164,97 3,65 3,64 3,93 3,23
EMTX 5-7 Y 170,44 5,14 4,25 5,81 3,85
EMTX 7-10 Y 172,70 7,13 3,95 8,38 4,16
EMTX 10-15 Y 166,08 9,41 4,95 12,76 5,10
EMTX +15 Y 183,55 13,95 5,03 23,26 4,43
EMTX Global 166,45 6,23 4,15 8,46 4,16
EMTXi 174,13 8,03 2,02 9,52 2,50
EMTX 15-25 Y 183,54 12,13 5,58 19,08 4,59
EMTX +25 Y 182,15 16,47 4,26 29,06 4,27
***************************************************************
* EMTX : EuroMTS Governement bond index
* EMTXi: EuroMTS Inflation linked index
***************************************************************
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
graficini btp

1319043501dwedfw3.jpg
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
mercoledì, 19 ottobre 2011 - 11:46
Rivoluzione in vista per il sistema finanziario, rivoluzione in vista per gli Stati. L’intesa raggiunta ieri dal Parlamento Ue, dalla Commissione e dal Consiglio europeo va in questa direzione. Dal luglio 2012, mese in cui l’iter necessario per far entrare in vigore la legge dovrebbe essere concluso, gli investitori non potranno più acquistare i famigerati Cds (SNP: ^CDSY - notizie) . Non si tratta di un divieto assoluto ma di un vincolo regolamentare necessario: se un investitore non avrà nel suo portafoglio il sottostante, non potrà comprare in nessun modo il Cds ad esso legato. Il Credit Default Swap, contratto derivato originariamente utilizzato in funzione di polizza assicurativa o di copertura, negli ultimi anni ha cambiato destinazione d’uso assumendo un ruolo di strumento finanziario utilizzato a fini speculativi. Tralasciando per ora il non marginale problema strutturale di sostenibilità dell’intero sistema che costruisce e vende i Cds (cosa accadrebbe agli stati patrimoniali degli istituti assicurativi che li hanno emessi se realmente uno Stato o un’impresa strategica andasse in default?), la notizia è da interpretare positivamente per il mercato. Se il mondo ha visto entrare il termine Cds solo dal 2008 nel linguaggio comune in scia al default di Lehman e all’annesso sconquasso che ha travolto l’americana Aig, negli ultimi mesi le sorti stesse degli Stati e delle banche del Vecchio Continente sono state appese alle fluttuazioni di valore di questo derivato. E’ sufficiente sentire una frase tipo “il Cds sulla Spagna o il Cds su Unicredit (MDD: UCG.MDD - notizie) sono in aumento” per vedere i rendimenti dei titoli governativi schizzare al rialzo. O l’azione della singola società o le quotazioni di un intero listino sgretolarsi in scia al crescere dei timori di bancarotta. Nessuno si è però mai preoccupato di verificare se le posizioni su questi derivati sono prese da investitori realmente preoccupati dalla loro esposizione verso un determinato sottostante in un’ottica di copertura oppure se si tratta di semplici mosse speculative che scommettono contro, aggravandone la situazione reale solo con le loro congetture. Per capire meglio il mondo che ruota intorno a questi strumenti basta prendere in considerazione i dati della British Bankers' Association. Nati intorno al 1991-1992, i Cds da allora hanno visto una costante crescita nel loro utilizzo. Le stime dell’associazione bancaria inglese nel 1997 parlavano di un volume complessivo di 180 miliardi di dollari. A fine 2010 l’ammontare totale del nozionale negoziato era giunto alla mirabolante quota di 30 mila miliardi di dollari. Una somma inferiore rispetto ai 57 mila miliardi di giugno 2008 ma ancora di dimensioni decisamente importanti. La necessità di mettere un freno ai Cds sul debito sovrano “nudi”, ossia non coperti dal possesso del sottostante, si è fatta particolarmente stringente negli ultimi mesi quando, in scia al calo di fiducia verso l’intero sistema politico dell’Eurozona, gli speculatori di tutto il mondo si sono accaniti contro gli stessi Stati. Il raggiungimento da parte del Parlamento Ue, della Commissione e del Consiglio europeo di un accordo sulle linee guida per frenare questo tipo di speculazione finanziaria va peraltro nella stessa direzione auspicata da due grandi finanzieri di Wall Street: George Soros e Warren Buffet. Se per il primo i Cds vanno semplicemente messi al bando poiché gli svantaggi sono superiori ai vantaggi, per il Guru di Omaha questo tipo di derivato è da considerarsi al pari di armi finanziarie di distruzione di massa. La speranza è che quella europea sia la prima mossa reale per uscire da questa situazione, mettendo al bando gli investitori poco propensi a valutare i fondamenti dell’economia reale. Riccardo Designori
Per ulteriori informazioni visita il sito di Finanza.com
 
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