LIFFE [London International Financial Futures Exchange]
UP!
Approfitto per fare i miei più sinceri auguri a tutto il forum
Avrei una domanda da fare sulla leva finanziaria.
Ho letto che è possibile investire in BTP in leva 1:10.
vediamo se ho capito bene; in condizioni normali mettiamo il caso che io investa in un BTP quotato a 66 100k, quindi pago 66k.
Lo rivendo quando raggiunge 67 e incasso 67k, quindi 1k netto di gain(evito di considerare commissioni, rateo, ecc per semplicità di calcolo).
Se il BTP fosse in leva 1:10 se io investissi 100k x comprare a 66 è come se investissi 1M, pagando quindi 660k, e se il BTP arrivasse a 67 farei 10k di gain.
E' esatto il ragionamento?
Quindi la leva può essere uno strumento potente(se si guadagna) quanto distruttivo(se si perde). Ed inoltre con una leva 1:10 a che prezzo dovrebbe arrivare il BTP affinchè io perda tutto il capitale investito(ossia i 66k)?
francamente ,nella mia poca conoscenza finanziaria in oltre 20 anni di titoli di stato non ho mai fatto leva su BTP .c'è un mercato,di seguito denominato*LIFFE..
conoscendo l'argomento indirettamente e visto operare da altri...si può vincere moltissimo ma anche andare a zero,fate il vostro ragionamento più adeguato.Auguro buon anno a voi
* Contratti a termine standardizzati con cui le parti si impegnano ad acquistare o vendere particolari prodotti finanziari: valute, titoli del mercato monetario e del reddito fisso, indici dei mercati azionari e dei prezzi. I financial futures sono negoziati soprattutto presso mercati esteri (ad es. il LIFFE in Inghilterra ed il MATIF in Francia); nel nostro paese la loro contrattazione avviene presso il MIF (v.).
Il meccanismo di funzionamento dei financial futures prevede che gli operatori si impegnino a vendere o ad acquistare, ad una data futura, titoli finanziari in quantità e prezzo determinati. Il regolamento del contratto, più che attraverso operazioni di liquidazioni, avviene con una contro-operazione realizzata tramite la clearing house (v.).
I financial futures sono particolarmente influenzati dai tassi di interesse: infatti, nel caso di aumento dei tassi, riducono il proprio valore, dato che i corsi (v.) dei titoli su cui si fonda il contratto si riducono; analogamente in caso di diminuzione dei tassi, i financial futures risultano incrementati in termini di valore. A garanzia di tali fluttuazioni viene versato, a fronte di queste operazioni, un deposito cauzionale, detto margine, adeguato quotidianamente in base al margine di variazione di detto contratto (marking market).
In Italia il mercato dei futures (MIF) è, per molti versi, emanazione del mercato dei titoli di Stato a contante. Le affinità riguardano il circuito telematico su cui avvengono gli scambi, il comitato di gestione e sovente, gli stessi operatori. Tuttavia, a differenza di quanto avviene per il mercato dei titoli pubblici (v. MTS) la clearing house si assume tutti i rischi contrattuali. Derivazione diretta del mercato dei futures è quello delle opzioni sui futures sui titoli di Stato in cui oggetto delle trattative sono opzioni di acquisto e vendita.
I financial futures possono essere distinti in:
— currency futures;
— interest rate futures;
— stock index futures.
L’attività di negoziazione dei financial futures è riservata alle imprese di investimento e alle banche, come disposto dal Testo unico finanziario.