stefanofabb
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macroeconomia
ROMA (MF-DJ)--"I rischi di deflazione sono diminuiti. Non ci sono
peraltro rischi di inflazione immediati. Bisogna pero' essere consapevoli
che la politica dei tassi di interesse cosi' bassi alimenta liquidita' e
favorisce la ripresa". Ad affermarlo, in un'intervista all'Espresso, e' il
componente del board della Bce Lorenzo Bini Smaghi.
Per quanto riguarda i tempi della ripresa internazionale, Bini Smaghi
avverte che "bisogna essere prudenti. Per ora ci sono segnali concreti che
la caduta e' arrestata. Ma la ripresa sara' lenta e con grande
variabilita'. Ci sono fattori di rischio rilevanti, come il prezzo del
petrolio, l'aumento della disoccupazione, i mercati finanziari turbolenti
e l'erogazione del credito alle famiglie e alle imprese che rimarra' lenta
ancora lungo".
Per il G20 di Pittsburgh Bini Smaghi prevede che "ci sara' consenso su
una serie di principi generali. Sappiamo che si dovra' uscire dall'attuale
politica espansiva, sia monetaria sia fiscale, e sappiamo anche quali
strumenti mettere in atto per riassorbire la liquidita'. Resta pero' la
difficolta' di scegliere il momento opportuno, perche' non e' chiara
l'intensita' e la velocita' della ripresa economica".
ROMA (MF-DJ)--"I rischi di deflazione sono diminuiti. Non ci sono
peraltro rischi di inflazione immediati. Bisogna pero' essere consapevoli
che la politica dei tassi di interesse cosi' bassi alimenta liquidita' e
favorisce la ripresa". Ad affermarlo, in un'intervista all'Espresso, e' il
componente del board della Bce Lorenzo Bini Smaghi.
Per quanto riguarda i tempi della ripresa internazionale, Bini Smaghi
avverte che "bisogna essere prudenti. Per ora ci sono segnali concreti che
la caduta e' arrestata. Ma la ripresa sara' lenta e con grande
variabilita'. Ci sono fattori di rischio rilevanti, come il prezzo del
petrolio, l'aumento della disoccupazione, i mercati finanziari turbolenti
e l'erogazione del credito alle famiglie e alle imprese che rimarra' lenta
ancora lungo".
Per il G20 di Pittsburgh Bini Smaghi prevede che "ci sara' consenso su
una serie di principi generali. Sappiamo che si dovra' uscire dall'attuale
politica espansiva, sia monetaria sia fiscale, e sappiamo anche quali
strumenti mettere in atto per riassorbire la liquidita'. Resta pero' la
difficolta' di scegliere il momento opportuno, perche' non e' chiara
l'intensita' e la velocita' della ripresa economica".