Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato III° (Gennaio 2010 - Dicembre 2011) (9 lettori)

Stato
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Nibble

Forumer attivo
Prendo a prestito la considerazione di TheLondoner (grazie e a buon rendere) .....
il problema è che le banche Centrali provano continuamente a cancellare quella data...e con l'inondazione di liquidità sui mercati sostengono il mercato obbligazionario ...mantenendo condizioni di prezzi alti e rendimenti compressi non conformi al post 9/15
....... e la tua premessa :
Infatti i tassi sono a 0% negli stati uniti a 1% in europa, cose mai viste.

Tuttavia grazie a misure straordinarie il sistema ha retto e reggerà ancora per un po', a mio parere.

ove tu stesso ravvisi condizioni e misure extra e, cmq, tutti ci auguriamo che il sistema regga

E già oggi, a poco più di un anno dall'evento molte cose sono tranquillamente tornate come prima.
Per quanto assurdo sia, la memoria collettiva è molto inefficiente per certe cose.
Sappiamo che solo apparentemente, che vorrebbero farcelo credere, le cose sono ritornate come prima mentre la 'memoria collettiva' della media alta finanza sa come stanno veramente le cose che, ovviamente, non vengono a raccontarcelo a noi quì in questo condominio e i cui condomini cercano di 'percepire', senza eccessi di ottimismo nè di pessimismo, il reale profilo.

Quindi
- se il sistema Italia non avrà scossoni veramente importanti (e per veramente importanti intendo crisi di governo, scontri violenti in piazza, eventi tipo grecia, non notizie sui bar chiusi, perchè quelle sono comuni a tutti gli stati del mondo)
- se il rialzo dei tassi rimarrà ancora lontano

ritengo che i tds italiani possano salire ancora, all'incirca fino ai massimi della precedente crisi.

A proposito.
Anche nella precedente crisi si dicevano grossomodo le stesse cose: il mondo non sarebbe stato più lo stesso dopo quel tragico 11 settembre.
si ma a quel tempo (4 aerei, 2 torri, una parte del pentagono ....) non erano fallite un 200 circa banche in U. S. e i governi europei (spagna, germania, inghilterra, scozia, belgio, svizzera, olanda ..... per non parlare di lituania, romania, polonia, ecc, ecc ) non avevano dovuto foraggiare le banche

Di tutto questo ne rimane una traccia indelebile nella 'memoria collettiva' che inevitabilmente condiziona il mondo finanziario e, permettimi, se condiziona loro io ne devo pur tener conto.

La memoria E' intelligenza
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
chart.php
BTPI-15ST41 2,55% Valore: 103,7800 -1,66% 16:31:51 - 08/12/2009

Controv.: 746.491,10 Contratti: 22 Q. progr.: 716.000

Apertura: 105,2700 Minimo: 103,7800 Massimo: 105,2700
Precedente: 105,5300 Denaro: 103,7600 Lettera: 105,6300
Quantita': 50.000 Quantita': 15.000:p
 

ilfolignate

Forumer storico
Draghi: preoccupa debito, avrà volume enorme

Rappresenta un rischio per i prossimi 5 anni

08 dicembre, 20:47

HORSHAM (INGHILTERRA) - Uno dei principali rischi per il futuro è quello "dell'impressionante massa di debito pubblico e privato" in scadenza nel mondo, e che potrebbe fare i conti con un aumento dei tassi di interesse. Un evento che "che non succederà domani" ma che deve preoccupare e indurre ad agire in fretta, anche se "la situazione è migliore rispetto a quella di alcuni mesi fa". Dalla conferenza sul 'futuro della finanza' organizzata dal Wall Street Journal e di fronte a una scelta platea di banchieri e esperti del settore alle prese con le notizie provenienti dalla Grecia e da Dubai, il governatore della Banca d'Italia e presidente dell'Fsb, Mario Draghi, cita il problema del debito fra i maggiori rischi all'orizzonte.
Draghi indica poi il modello italiano, dove non sono stati permessi da decenni fallimenti degli istituti di credito, come una delle soluzioni possibili da far conoscere nel mondo per il problema delle grandi banche (too big to fail) che avrebbe conseguenze nefaste per tutto il sistema. "Se per qualsiasi ragione i tassi di interesse dovessero tornare a salire prima che i bilanci delle banche siano a posto - ha spiegato -, e possono farlo per motivi di politica monetaria e perché il tempo per il risanamento dei conti durerà degli anni", allora "ci sarà da preoccuparsi". "In questo caso - conclude - vedremo il rischio per i debiti degli Stati che si materializzerà". Il governatore ricorda a titolo di esempio la stima dei 4mila miliardi di dollari di debito "di bassa qualità garantito da proprietà commerciali, quelle che più risentono della crisi". Un debito che arriverà a scadenza nei prossimi cinque anni e "molto del quale probabilmente non sarà rifinanziato". A questo, ha spiegato Draghi, va aggiunto il debito pubblico di diversi Paesi europei, molti dei quali si sono indebitati per le misure di stimolo. "Quello degli Stati Uniti, della Gran Bretagna, della Grecia o della Germania e il nostro", spiega, e questo "crea dei problemi".
Per il governatore inoltre uno dei problemi che sta peggiorando è quello "delle istituzioni finanziarie 'too big to fail' (troppo grandi per fallire, ndr.): sono un grande problema che sta peggiorando, con ripercussioni sulla competitività dell'industria che sta diventando ancora più concentrata di quanto fosse prima della crisi". Secondo Draghi, non si può far fallire le banche, ma invece "bisogna trovare un meccanismo e risorse per permettere alla banca di continuare la sua attività". Il governatore ha ricordato come molti "Paesi hanno questo meccanismo e in Italia lo abbiamo usato diverse volte senza incorrere nel rischio di fallimenti. Non dico che sia il migliore, ma può essere una soluzione". Nel nostro Paese, infatti, esiste il Fondo Tutela e Garanzia dei depositi da parte dello Stato che interviene per evitare gli effetti di un eventuale defualt, mentre nella prassi nessun istituto di credito è stato lasciato fallire ma ogni volta sono state sollecitate azioni di risanamento da parte della stessa banca, del mercato o l'intervento di un cavaliere bianco. Sul tema di tali istituzioni la conferenza ha visto un gruppo di lavoro cui ha partecipato l'ad di Unicredit Alessandro Profumo, il quale ha chiesto per le autorità di regolazione un "più forte mandato improntato alla stabilità finanziaria" e non "alla tutela dei consumatori", oltre a regole uguali per tutti.
 

serious sam

Nuovo forumer
Draghi: preoccupa debito, avrà volume enorme

Rappresenta un rischio per i prossimi 5 anni

08 dicembre, 20:47

HORSHAM (INGHILTERRA) - Uno dei principali rischi per il futuro è quello "dell'impressionante massa di debito pubblico e privato" in scadenza nel mondo, e che potrebbe fare i conti con un aumento dei tassi di interesse. Un evento che "che non succederà domani" ma che deve preoccupare e indurre ad agire in fretta, anche se "la situazione è migliore rispetto a quella di alcuni mesi fa". Dalla conferenza sul 'futuro della finanza' organizzata dal Wall Street Journal e di fronte a una scelta platea di banchieri e esperti del settore alle prese con le notizie provenienti dalla Grecia e da Dubai, il governatore della Banca d'Italia e presidente dell'Fsb, Mario Draghi, cita il problema del debito fra i maggiori rischi all'orizzonte.
Draghi indica poi il modello italiano, dove non sono stati permessi da decenni fallimenti degli istituti di credito, come una delle soluzioni possibili da far conoscere nel mondo per il problema delle grandi banche (too big to fail) che avrebbe conseguenze nefaste per tutto il sistema. "Se per qualsiasi ragione i tassi di interesse dovessero tornare a salire prima che i bilanci delle banche siano a posto - ha spiegato -, e possono farlo per motivi di politica monetaria e perché il tempo per il risanamento dei conti durerà degli anni", allora "ci sarà da preoccuparsi". "In questo caso - conclude - vedremo il rischio per i debiti degli Stati che si materializzerà". Il governatore ricorda a titolo di esempio la stima dei 4mila miliardi di dollari di debito "di bassa qualità garantito da proprietà commerciali, quelle che più risentono della crisi". Un debito che arriverà a scadenza nei prossimi cinque anni e "molto del quale probabilmente non sarà rifinanziato". A questo, ha spiegato Draghi, va aggiunto il debito pubblico di diversi Paesi europei, molti dei quali si sono indebitati per le misure di stimolo. "Quello degli Stati Uniti, della Gran Bretagna, della Grecia o della Germania e il nostro", spiega, e questo "crea dei problemi".
Per il governatore inoltre uno dei problemi che sta peggiorando è quello "delle istituzioni finanziarie 'too big to fail' (troppo grandi per fallire, ndr.): sono un grande problema che sta peggiorando, con ripercussioni sulla competitività dell'industria che sta diventando ancora più concentrata di quanto fosse prima della crisi". Secondo Draghi, non si può far fallire le banche, ma invece "bisogna trovare un meccanismo e risorse per permettere alla banca di continuare la sua attività". Il governatore ha ricordato come molti "Paesi hanno questo meccanismo e in Italia lo abbiamo usato diverse volte senza incorrere nel rischio di fallimenti. Non dico che sia il migliore, ma può essere una soluzione". Nel nostro Paese, infatti, esiste il Fondo Tutela e Garanzia dei depositi da parte dello Stato che interviene per evitare gli effetti di un eventuale defualt, mentre nella prassi nessun istituto di credito è stato lasciato fallire ma ogni volta sono state sollecitate azioni di risanamento da parte della stessa banca, del mercato o l'intervento di un cavaliere bianco. Sul tema di tali istituzioni la conferenza ha visto un gruppo di lavoro cui ha partecipato l'ad di Unicredit Alessandro Profumo, il quale ha chiesto per le autorità di regolazione un "più forte mandato improntato alla stabilità finanziaria" e non "alla tutela dei consumatori", oltre a regole uguali per tutti.

A mio avviso è una news oltremodo preoccupante, soprattutto perchè viene non da un analista qualunque ma dal governatore della Banca d'Italia ed è stata ripresa dai tg (e televideo) in prima serata.
In particolare sono inquietanti le frasi che ho riportato in neretto:
Che significa "il rischio per i debiti degli Stati che si materializzerà?"
e "molto del quale probabilmente non sarà rifinanziato"?
Non voglio pensare a quello a cui penseranno i facili catastrofisti ma non sarebbe il caso di aprire un confronto di opinioni sul tema?
E su quali conseguenze ne potrebbero derivare?
Saluti.
 

TheLondoner

Forumer storico
A mio avviso è una news oltremodo preoccupante, soprattutto perchè viene non da un analista qualunque ma dal governatore della Banca d'Italia ed è stata ripresa dai tg (e televideo) in prima serata.
In particolare sono inquietanti le frasi che ho riportato in neretto:
Che significa "il rischio per i debiti degli Stati che si materializzerà?"
e "molto del quale probabilmente non sarà rifinanziato"?
Non voglio pensare a quello a cui penseranno i facili catastrofisti ma non sarebbe il caso di aprire un confronto di opinioni sul tema?
E su quali conseguenze ne potrebbero derivare?
Saluti.

:-? il momento è di grande nebbia per un investitore prudente ed avveduto che non vuole accontentarsi di rendimenti irrisori e non vuole rischiare di restare con il cerino in mano:

Ieri Bill Gross di Pimco ha ribadito che tutti i bond corporate ed i Tds sono "overvalued".
Oggi downgrade più o meno aggressivo su Grecia e sue banche
$ e percezione del rischio in ripresa
Dubai simbolo di una crisi di debito eccessivo che non è finita.

Non vorrei che fossero tutti segnali d'inversione...;) anche xchè ....le banche :devil: che hanno liquidità a questi prezzi non fanno un gran gain ad investire il cash che pagano l'1%.

Con un mercato "più basso" il vantaggio sarebbe indiscutibile...
 

ilfolignate

Forumer storico
Buongiorno a tutti! Purtroppo c'era da aspettarselo. Che credevamo, che noi fossimo immuni? D'altro canto i segnali c'erano stati, i nostri Tds stavano crescendo troppo senza nessun dato confortante!!!
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
tassi irs

Euro Dollaro USA Sterlina Inglese Yen Giapponese
bid / ask bid / ask bid / ask bid / ask
1 anno 1.20 1.25 0.50 0.53 1.05 1.08 0.44 0.50
2 anni 1.71 1.76 1.07 1.10 1.72 1.76 0.47 0.53
3 anni 2.09 2.14 1.63 1.66 2.31 2.35 0.52 0.58
4 anni 2.39 2.44 2.10 2.13 2.71 2.76 0.59 0.65
5 anni 2.63 2.68 2.47 2.50 3 3.05 0.68 0.74
6 anni 2.84 2.89 2.77 2.80 3.21 3.26 0.8 0.86
7 anni 3.02 3.07 3.01 3.04 3.38 3.43 0.93 0.99
8 anni 3.17 3.22 3.20 3.23 3.52 3.57 1.07 1.13
9 anni 3.3 3.35 3.36 3.39 3.63 3.68 1.20 1.26
10 anni 3.40 3.45 3.49 3.52 3.73 3.78 1.33 1.39
15 anni 3.79 3.84 3.94 3.97 4.01 4.1 1.76 1.84
20 anni 3.90 3.95 4.09 4.12 4.01 4.14 1.98 2.06
25 anni 3.86 3.91 4.16 4.19 3.98 4.11 2.06 2.14
30 anni 3.78 3.83 4.19 4.22 3.93 4.06 2.09 2.17


Franco Svizzero Corona Svedese Corona Danese
bid / ask bid / ask bid / ask
1 anno 0.43 0.49 0.75 0.8 1.75 1.80
2 anni 0.76 0.84 1.54 1.59 2.27 2.32
3 anni 1.08 1.16 2.15 2.2 2.6 2.65
4 anni 1.36 1.44 2.52 2.57 2.84 2.89
5 anni 1.59 1.67 2.78 2.83 3.04 3.09
6 anni 1.79 1.87 2.99 3.04 3.21 3.26
7 anni 1.97 2.05 3.16 3.21 3.36 3.41
8 anni 2.11 2.19 3.3 3.35 3.49 3.54
9 anni 2.24 2.32 3.40 3.45 3.59 3.64
10 anni 2.34 2.42 3.48 3.53 3.67 3.72
15 anni 2.7 2.8 3.99 4.06
20 anni 2.81 2.91 4.07 4.14
25 anni 2.77 2.87 4.01 4.08
30 anni 2.68 2.78 3.93 4
buongiorno a tutti del 3d
 

g.ln

Triplo Panico: comprare
:ciao:Per adesso storni sui ns. tds tutto sommato limitati. Non vedo panico.
Vediamo nelle prossime ore se scoppia pandemia.
Giuseppe
 
Stato
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