buona sera anche a te stefano
la mia era solo una perplessità a riguardo del BUONI dati sul PIL quando come giustamente qualcuno ricorda si è passati da 3.5% poi 2.8% per finire a 2.2%
ti do alcuni dati di qualche mese fa sui rendimenti dei tds:la mia è una riflessione e non altro. 13 febbraio 2009.Prosegue il trend contrastato per i rendimenti dei Btp. I titoli di stato a lungo termine non hanno seguito la stessa tendenza dei Bot, che nell’asta di mercoledì 11 febbraio avevano staccato rendimenti lordi di poco superiori all’1%, un livello mai toccato per questa tipologia di titoli.
Al contrario, nell’asta odierna, i rendimenti dei Btp hanno evidenziato un calo sulle scadenze più brevi e una crescita su quelle più lunghe. I titoli di stato a lunga scadenza, quindi, hanno confermato la tendenza mostrata nelle aste di gennaio, in particolare quella a fine mese, con rendimenti lordi superiori al 5%.
Nel dettaglio, la Banca d’Italia ha comunicato che nell’asta di oggi della terza tranche dei Btp dicembre 2013 e cedola del 3,75% (scadenza nell’ordine dei 5 anni) il prezzo di aggiudicazione è stato di 101,23, pari a un rendimento lordo del 3,5%, inferiore rispetto al 3,87% della precedente asta. Si tratta del livello minimo degli ultimi tre anni.
Andamento opposto per il Btp agosto 2023 (scadenza nell’ordine dei 15 anni) e cedola del 4,75%. Il prezzo di aggiudicazione di questo titolo è stato di 97,35, pari a un rendimento lordo del 5,07%, valore che si confronta con il 5,02% della precedente asta. Si tratta del livello massimo dal luglio dello scorso anno.
L’asta odierna comprendeva anche due titoli non più in corso di emissione: la 14° tranche dei Btp agosto 2021 e cedola del 3,75% e la 34° tranche dei Btp novembre 2029 e cedola del 5,25%. Il prezzo di aggiudicazione dei primi è stato di 90,5, pari a un rendimento lordo del 4,83%, mentre quello dei Btp novembre 2029 è stato di 99,3, che equivale a un rendimento lordo del 5,38%.
L’asta odierna ha confermato la crescita della pendenza della curva dei rendimenti per i titoli di stato italiani. Nell’asta di fine gennaio il rendimento lordo del titolo con scadenza triennale era stato fissato al 2,8%, mentre il decennale aveva spuntato il 4,62%. Il rendimento dei titoli con scadenza a 20 e 30 anni era stato fissato a oltre il 5%. La conferma di questa tendenza è arrivata anche dal mercato secondario. Sulla base delle quotazioni di ieri, il rendimento lordo dei triennali si attesta al 2,5%, mentre il decennale arriva al 4,32%. Per i titoli a 20 e 30 anni si arriva anche al 5,2%.
In pratica, gli investitori, nonostante le recenti sforbiciate decise dalla Banca Centrale Europea e nonostante le attese di nuovi tagli per i prossimi mesi, hanno richiesto una maggiore remunerazione sui titoli con scadenze più lunghe. Secondo alcuni addetti ai lavori questo risultato equivale una maggiore percezione del rischio sui titoli di stato italiano. Altri analisti segnalano una possibile crescita dell’inflazione nei prossimi trimestri, un’eventualità che potrebbe convincere la BCE ad alzare i tassi di interesse, considerando che l’istituto centrale ha come obiettivo primario una crescita moderata dei prezzi.
La domanda sui Btp è rimasta sostenuta, anche se non agli stessi livelli di quella dei Bot.
Per quanto riguarda la terza tranche dei Btp dicembre 2013 sono stati collocati titoli per un ammontare di 3,38 miliardi di euro (nella parte alta della forchetta compresa tra i 3 miliardi e i 3,5 miliardi indicata dal ministero dell’Economia e delle Finanze). La richiesta dei titoli è stata pari a 4,2 miliardi.
Domanda simile per i Btp agosto 2013. I titoli immessi sul mercato sono stati pari a 2,18 miliardi di euro, anche in questo caso nella parte alta della forchetta compresa tra gli 1,5 miliardi e i 2,5 miliardi predisposta dal ministero dell’Economia e delle Finanze. La richiesta dei titoli è stata pari a 2,85 miliardi.
Hanno riscosso successo anche i due titoli non più in corso di emissione. Nell’asta dei Btp agosto 2021 sono stati collocati titoli per un ammontare di 800 milioni di euro, rispetto a una richiesta di titoli pari a quasi 1,5 miliardi. In quella relativa ai Btp novembre 2029 sono stati assegnati titoli per complessivi 869 milioni di euro, contro una richiesta di 1,35 miliardi. Per queste due categorie di titoli, il ministero dell’Economia e delle Finanze aveva predisposto l’emissione di titoli per un ammontare totale compreso tra gli 1 e i 2 miliardi di euro.