Francia, debito potrebbe finire sotto scrutinio investitori
venerdì 5 marzo 2010
di Jeremy Gaunt
LONDRA (Reuters) - Il debito francese rischia di finire sotto pressione in un futuro prossimo: secondo alcuni investitori, scottati dalla crisi greca, è troppo caro e non riflette il crescente indebitamento del paese.
Ne potrebbe risultare una spinta per altri titoli di stato della zona euro, ad esempio quelli tedeschi e, forse sorprendentemente, quelli italiani.
La sostanza del problema non è che la Francia si trovi in una situazione di immediata difficoltà per un via di ipotesi di default, come nel caso della Grecia. Ma il costo dei suoi bond - e il costo di assicurarli - non riflette propriamente quelli che sono i veri problemi di questo momento.
Quest'anno il deficit francese è avviato a salire all'8,2% del Pil, il livello più alto in almeno mezzo secolo. Il debito pubblico è invece previsto all'82,2%: un incremento di 20 punti percentuali in soli die anni.
"La Francia viene considerata tra le economie 'core' della zona euro, ma ai nostri occhi la sua situazione fiscale non è così buona come sembrano suggerire i prezzi di mercato", afferma il direttore investimenti di Standard Life Investments Richard Batty.
"Il mercato prezza il debito francese come se non ci fosse alcuni tipo di problema di bilancio.
Nel suo ultimo report Standard Life Investments spiega di aver ridotto le posizioni sul debito francese, poiché i problemi fiscali del paese non sono del tutto scontati, così come il costo reale che le economie della zona euro potrebbero dover sostenere in caso di eventuale salvataggio di uno dei paesi membri.
Commenti che fanno eco a quelli di Royal Bank of Canada che ha redatto una mappa del rischio sovrano, che individua a livello globale le 21 economie evolute più minacciate.
Sebbene venga generalmente trattata come economia 'core', la Francia risulta sesta in graduatoria: meno rischiosa solo di Irlanda, Grecia, Portogallo, Gran Bretagna e Italia.
Lo spread tra decennale francese e tedesco mostra tuttavia un valore relativamente stretto, di circa 30 punti base. E il costo dei credit default Swap è di circa 43.400 euro per ongi 10 milioni di esposizione: meno di 10.000 euro sopra il costo dei cds tedeschi, e comunque più economici rispetto ai cds olandesi.
Gli investitori ad ogni modo hanno iniziato a guardare al Bund tedesco, ma anche al Btp italiano come possibili alternativa ai governativi francesi, come conferma Standard Life Investments nel suo report.
I titoli italiani, ad alcuni, sembrano economici in relazione allo stato dell'economia del paese. I cds italiani quotano circa 2 volte e mezzo quelli francesi, ma diversi operatori spiegano come il mercato sia troppo pessimista sull'Italia.
"Gli spread sui Btp sono sì più ampi, ma il governo italiano è stato molto più attento di quello francese a tenere il deficit basso" scrive in una nota Andrew Bosomworth di Pimco Europa. "L'Italia ti garantisce un rendimento maggiore e una disciplina fiscale ragionevolmente rigida".
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