Btp chiudono recuperando parte perdite, spread rientra da 201 pb
lunedì 29 novembre 2010 18:07
MILANO, 29 novembre (Reuters) - I titoli di stato italiani
sul finire della seduta recuperano una parte delle perdite
subite e lo spread è tornato a stringere un poco dopo aver
toccato un massimo dall'introduzione dell'euro a 201 punti base.
La maggior parte di operatori e analisti dicono che il
mercato italiano si è mosso nella scia delle pressioni che si
vedono soprattutto su Irlanda, Spagna e Portogallo e che non ci
sono pressioni specifiche sull'Italia.
Stamane "hanno cercato di dare addosso all'Italia in
relazione di un supposto non buon esito delle aste italiane"
dice un dealer. "Poi il risultato invece è stato buono e allora
hanno cercato di spingere al ribasso di nuovo l'Irlanda,
trascindosi dietro anche gli altri periferici".
"Il mercato è molto nervoso e volatile e la scarsità dei
volumi, come al solito, esaspera i movimenti" dice un altro.
Ora l'attenzione si sposta sulle aste spagnole di giovedì:
"Ogni seduta d'asta di un paese periferico è l'occasione per
vendere titoli di ogni tipo" dice un altro.
Il Tesoro italiano ha già detto di non aver bisogno di
tenere le aste a medio-lungo di metà dicembre, mentre da qui
alla fine dell'anno dovrebbe tenere sono quella per i titoli a
brevissimo: i Bot a 12 mesi certamente, forse anche a 3 mesi.
Le aste sono state coperte con un ammontare nella parte alta
del range di offerta con il decennale collocato a un prezzo in
linea con il mercato, mentre Btp triennale e CCTeu sono usciti a
prezzi parecchio più alti del mercato.
A metà mattina si sono diffuse voci che ipotizzavano di
un'asta non coperta o, dopo l'offerta, di un'asta tiepida.
"Un'asta è tiepida nella parte bassa del range di offerta e non
nella parte alta come nelle aste di oggi" contesta uno
specialist.
Poi i titoli in asta sono scesi ancora, deludendo chi ha
sottoscritto in collocamento.
ASTE IN MARGINE ALTO OFFERTA, OVERBIDDING CCTEU, BTP 2013
Il Tesoro ha collocato 6,837 miliardi su tre aste a medio
lungo, nella parte alta del range offerto di 4,5/7,0 miliardi.
Il Btp 2021, il cui rendimento (4,43%) è salito in asta al
massimo da giugno dello scorso anno sulla scia dell'andamento di
tutto il mercato obbligazionario, è stato collocato per 3
miliardi a un prezzo di 94,39 al netto della commissione (0,40),
3-4 punti base sopra il prezzo indicato dal mercato al momento
della chiusura dell'offerta.
Il decennale poi ha visto il rendimento schizzare fino a
4,68%, il massimo da giugno dello scorso anno.
Il Btp 2013 e il CCTeu 2017 hanno invece visto prezzi
all'asta, rispettivamente di 15 e 10 centesimi superiori a
quelli di mercato.
Il Btp 2013, il cui rendimento (2,86%) è salito al massimo
dal febbraio 2009, è stato collocato per 2,5 miliardi, a un
prezzo netto di 98,15. Infine il CCteu è stato collocato per
1,848 miliardi a un prezzo netto di 97,82.