Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato III° (Gennaio 2010 - Dicembre 2011)

Stato
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hai visto Paz. che non e' riuscita a rompere il canale al ribasso??..
c'ha provato .. ma nulla da fare...
senza volumi... e' tutta aria fritta..:)
ciao..

Yep e sto laterale nn mi piace per niente.
Scarica gli oscillatori e se vuol partire al ribasso ha la strada aperta...
Però per me d'ora in poi è da accumulare.

Se arriva a 80 lancio un missilone che lo rialzo io sto BTP :D
 
BRUXELLES, 17 dicembre (Reuters) - I Capi di Stato e di Governo europei hanno deciso di riportare il deficit in rapporto al Pil al di sotto del 3% "entro il 2013".

Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, incontrando i cronisti al termine della due giorni di vertice a Bruxelles.

"Ci sono grandi preoccupazioni che pesano sul futuro del nostro Continente. Tutti i nostri Stati hanno deficit che per Maastricht dovrebbe essere sotto il 3% ma che con la crisi è lievitato. Il deficit è andato su, per qualcuno al 5% per altri al 10%, adesso abbiamo deciso di ridurlo sotto il 3% entro il 2013", ha detto Berlusconi.

Il comunicato ufficiale che chiude il vertice impegna i Governi a rispettare gli obiettivi di finanza pubblica per 2010 e 2011 e a "correggere i deficit eccessivi entro i tempi concordati".

Una precedente bozza, filtrata ieri a tarda sera, faceva riferimento all'obbligo di rientrare nei parametri del Patto di stabilità "al più tardi nel 2013".

L'Italia ha concordato con l'Unione europea l'impegno a portare l'indebitamento al 2,7% del Pil nel 2012. Secondo le più recenti stime della Commissione europea, il deficit sarà in quell'anno pari al 3,5%.
 
Btp chiudono in calo su downgrade Irlanda, volumi 'natalizi'

venerdì 17 dicembre 2010 17:19




MILANO, 17 dicembre (Reuters) - Btp deboli in chiusura di
una seduta dai volumi molto sottili ma dominata dall'ampio
taglio del rating irlandese - cinque notch in una sola volta -
operato da Moody's.

Il contestuale rimbalzo dei Treasury americani, che si
conferma anche oggi, trascina verso l'alto i Bund, favorendo un
sensibile allargamento degli spread periferici.

"Il downgrade irlandese si è fatto sentire su tutta la
periferia, come dimostra anche il particolare appesantimento
delle borse in Italia e Spagna" commenta il trader di una banca
italiana. "Detto questo la giornata è stata molto tranquilla, i
volumi natalizi, credo che ci avviamo verso giorni di assoluta
calma".

A fine giornata il differenziale di rendimento tra decennale
italiano e tedesco, su piattaforma Tradeweb IT10YT=TWEB
DE10YT=TWEB, si attesta in area 162 punti base, contro i 154
della chiusura di ieri, con oscillazioni contenute in un range
di un manciata di punti lungo tutta la giornata.

"C'è stata un po' di pressione relativa sul tratto 10-30
anni della curva italiana" prosegue il trader.


DOWNGRADE IRLANDA PESA SU PERIFERIA

Rientra parzialmente lo spread irlandese nel pomeriggio
IE10YT=TWEB DE10YT=TWEB: a fine giornata lo troviamo in area
565 punti base, sotto gli oltre 570 pb visti in mattinata ma
sempre 27 in più rispetto ai ieri.

Stamane Moody's ha tagliato il rating del Paese a Baa1 da
Aa2, con 'outlook' negativo, ovvero con la possibilità concreta
di ulteriori declassamenti.

Secondo lo strategist di Ria Capital Nick Stamenkovic "c'è
stata un po' di sorpresa sui tempi, visto che L'Irlanda ha
appena approvato la richiesta di salvataggio. La decisione di
Moody's è decisamente prociclica".

La settimana scorsa era stata Fitch la prima agenzia a
privare Dublino della classe A di rating, portandolo a 'BBB+'.

"Il downgrade irlandese è stato piuttosto pesante ma atteso,
di fatto certifica quello che già era nei prezzi" spiega un
operatore.

NIENTE DI NUOVO

Poco visibile, d'altra parte, l'effetto sul mercato
dell'accordo europeo per la creazione del meccanismo permanente
di salvataggio finanziario a partire dalla metà del 2013.

L'annuncio è arrivato ieri sera al termine della prima
giornata del vertice del Consiglio europeo di Bruxelles. Ma nel
breve termine, il mercato vede pochi elementi concreti capaci di
dare sostegno ai bond dei paesi in difficoltà.

"Per ora c'è l'annuncio ma mancano i dettagli, difficile che
senza questi il quadro possa cambiare" commenta l'operatore. "La
sitazione resta assai delicata, ma almeno fino a fine anno
dubito che qualche operatore si metta a far confusione sul
mercato".
 
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