Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato III° (Gennaio 2010 - Dicembre 2011)

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
:ciao: altro giro di giostra per me.
Dimezzato le posizioni e pronto a prendere altri cippetti se scende.
Se sale, invece, ho ancora la mia metà da vendere.
Tra le 2 ipotesi considero + probabile la salita, mai btp ballano la rumba per cui cerco di mantenere il mio pmc basso...

Al solito la parola al mercato.
Intanto penso che inizierò a prendere un po' di valuta straniera.

Ciao, ciao,
 
5° eseguito.
Devo scappare e oggi (e probabilmente domani) non seguo per cui ho preferito chiudere ad inizio discesa i lotti presi in questi giorni di 16 (70tick), 21 (120tick) e 29 (185 tick) ...tengo il 34

recuperati un 70k di liquidità che vedremo cosa farci..

Buon gain a tutti
 
:):):) 40k, un bel cippotto, ad un buon prezzo! :up:
Ciao, ciao, Giuseppe

si può dire che questa è un ottima strategia di timing e tenuta;brava:up: ciao ,stefano

ho notato che la strategia precedente funzionava poco ..(4 lotti)..
per cui ora " one shot one kill "

5° eseguito.
Devo scappare e oggi (e probabilmente domani) non seguo per cui ho preferito chiudere ad inizio discesa i lotti presi in questi giorni di 16 (70tick), 21 (120tick) e 29 (185 tick) ...tengo il 34

recuperati un 70k di liquidità che vedremo cosa farci..

Buon gain a tutti

..un bel regalo alla tua amata..:D
 
Italia, Fitch: per debito basta limitato aggiustamento conti

mercoledì 2 febbraio 2011 11:45

MILANO (Reuters) - Per l'Italia è necessario portare avanti un 'limitato' consolidamento dei conti pubblici per arrivare alla sostenibilità dei sosti del debito.
Lo dice Douglas Renwick, direttore per i rating sovrani a Fitch, durante una presentazione.
 
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 02 feb - "La
significativa diminuzione del reddito disponibile registrata
dal Nord-ovest nel 2009 - osserva ancora l'Istat - e' da
imputarsi alla cattiva performance di Piemonte e Lombardia,
che da sole rappresentano il 90% del reddito disponibile
della circoscrizione. In Piemonte, infatti, si e' verificata
una forte contrazione dell'input di lavoro dipendente e, di
conseguenza, dei relativi redditi da lavoro. La Lombardia
sconta, invece, la battuta d'arresto degli utili distribuiti
dalle imprese a seguito della diminuzione del valore
aggiunto". L'Istituto sottolinea inoltre che "le famiglie
residenti nelle regioni meridionali sembrano aver subito in
misura minore l'impatto della crisi. Calabria e Sicilia sono
le sole due regioni italiane in cui il reddito disponibile
delle famiglie ha mostrato tassi di crescita lievemente
positivi. In tali regioni, peraltro, anche la dinamica del
Pil e' stata migliore che altrove. Le regioni meridionali
hanno anche beneficiato di una tenuta degli interessi netti
ricevuti dalle famiglie, spiegata in parte dalla minore
propensione delle famiglie meridionali agli investimenti
rischiosi. Questo comportamento, che negli anni passati
aveva frenato la crescita degli interessi netti, nel 2009 ha
messo al riparo le famiglie dalla diminuzione degli
interessi attivi conseguente alla crisi (sono stati proprio
i tassi di interesse delle attivita' finanziarie meno
rischiose, come ad esempio i depositi postali, a tenere di
piu'). Inoltre, la difficolta' per le famiglie meridionali ad
accedere ai finanziamenti bancari ha contenuto l'impatto
negativo sul risultato lordo di gestione della crescita dei
costi intermedi per Sifim (servizi di intermediazione
finanziaria indirettamente misurati, indotta dall'aumento
degli spread sugli interessi passivi".
 
Debito banche 170% Pil. Rischi da disoccupazione su mutui
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 02 feb - "Stimiamo che
il debito esterno del settore bancario domestico
dell'Irlanda (escluso il comparto dei servizi finanziari
internazionali) ammonti a oltre il 170% del Pil e le banche
irlandesi dipendono quasi interamente dalla Bce per il
rifinanziamento del debito in scadenza", sottolinea Standard
and Poor's. Se il mercato del lavoro dovesse peggiorare
ulteriormente, provocando un aumento delle sofferenze sui
mutui questo potrebbe portare a necessita' di capitale
superiori alle stime attuali, spiegano gli analisti
dell'agenzia. D'altro canto, "se emergesse un framework
europeo di ristrutturazione del debito sovrano, questo
potrebbe ridurre i costi finanziari e politici di una
ristrutturazione del debito sovrano irlandese" e quindi
portare S&P a riconsiderare il merito di credito
dell'Irlanda. In ogni caso le decisioni prese al termine del
periodo di Creditwatch, atteso entro aprile, probabilmente
lasceranno il rating sovrano dell'Irlanda nella categoria
'investment'.
:rolleyes:
 
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