Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato III° (Gennaio 2010 - Dicembre 2011)

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al minimo sul nostro ftsemib 19021 del 27/06 in armonia oggi anche con la rottura 19006 del 30/11/10, adesso si puo essere certi che questo e il minimo del biennale sul nostro indice, ma i target sono 18500/18400:D
Grazie, ma allora potrebbero essere cavoli amari, solo per le azioni o anche per le obbligazioni?
 
Da Il Sole 24 Ore sulla proposta di regolamentazione del rating:

Una proposta regolamentare, in verità, è in consultazione da tempo. A confermarlo è stato lo stesso Commissario Ue al mercato interno, Michel Barnier, che nei giorni scorsi però ha deciso di stringere i tempi. L'obiettivo è quello di pubblicare la proposta già dopo la pausa estiva.

Ma quali sono i pilastri della riforma? La Commissione starebbe lavorando a una bozza che prevede criteri più stringenti sulla produzione di giudizi relativi ai rating sovrani, maggiormente esposti, negli ultimi tempi, alle speculazioni dei mercati. Su questo fronte, l'idea è di aumentare dalle attuali 12 ore a 3 giorni il preavviso obbligatorio con cui l'agenzia è tenuta a comunicare all'emittente la variazione sul rating. Un'ipotesi di modifica che, se da una parte garantisce agli Stati di non subire a freddo i cambi di giudizio sulla bontà del proprio debito, d'altra parte viene mal vista dagli istituti perchè rischierebbe di minare l'indipendenza e la tempestività dei rating, generando così maggiore incertezza tra gli investitori.

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Riforma pro inside trading :D
 
"E' un attacco all'Italia? Qui devono intervenire le autorità europee per bloccare una speculazione che va regolamentata? E' a rischio la crescita dell'intera Europa".

Il generale ribasso dei mercati internazionali, in una giornata segnata dal dato clamorosamente deludente sull'occupazione in Usa, non maschera la vera realtà di ciò che sta succedendo in Piazza Affari.Mario Spreafico, 46 anni, direttore degli investimenti di Schroder Private Banking, non ha dubbi: i mercati italiani delle azioni e dei bond sono diventati "terreno di scorribande" per la speculazione che ha messo l'Italia nel mirino. Schroder Private Banking gestisce in Italia 1,5 miliardi di euro e altri 8 miliardi sono nei fondi d'investimento del gruppo.

"Il primo chiaro segnale che l'Italia è entrata nel mirino della speculazione lo abbiamo avuto due settimane fa",ricorda Spreafico. Il riferimento è a venerdì 23 giugno, quando improvvisamente a metà seduta, esattamente in concomitanza con l'annuncio ufficiale da Bruxelles della nomina di Mario Draghi a presidente della Bce,in Piazza Affari si era scatenato l'uragano. In 10 minuti l'indice FtseMib era passato da +1,2% a -1,9%. Come ieri e come oggi, anche quel venerdì le vendite erano concentrate su Intesa (ISP.MI) e Unicredit (UCG.MI), quest'ultima era arrivata a perdere in pochi istanti l'8%, per poi chiudere in ribasso del 5,5%.

Nelle altre Borse tutto procedeva tranquillo, mentre a Milano scoppiava il finimondo sia in Borsa che sul mercato dei titoli di Stato, dove il differenziale di rendimento fra il Btp e il Bund tedesco schizzava a 215 punti base, avvicinandosi pericolosamente a quello che allora era il record della storia dell'euro, fissato a 219 punti il 30 novembre 2010.

In 15 giorni l'attacco è proseguito riportando drammatici successi. Unicredit (UCG.MI) ha perso in due settimane il 17%, contro il -3,5% dell'indice milanese FtseMib e contro il -1,4% dell'indice Stoxx delle banche europee. Oggi lo spread Btp/Bund segna il nuovo massimo storico di 245 punti base

Oggi Mario Draghi si è vestito da pompiere e nel tentativo di ripristinare la fiducia ha annunciato che tutte le banche italiane supereranno "con margine significativo" gli stress test in corso in Europa. I risultati ufficiali saranno resi noti dalle autorità europee il 13 luglio, ma vista la giornata Draghi ha pensato di rompere gli indugi.

Già che c'era, si è speso anche per elogiare la manovra varata dal governo nei giorni scorsi, che rende credibile l'obiettivo del pareggio del bilancio pubblico nel 2014. Ma la speculazione non si è fermata.

Che si tratti di attacco speculativo verso l'Italia lo si capisce dal mercato dei titoli di Stato. E' dal fortissimo ampliamento dello spread che nasce tutto, anche il ribasso delle banche. "Attenzione, però, che qui il gioco si fa pericoloso per tanti, troppi soggetti", dice Spreafico. Il mercato dei titoli di Stato italiano è il secondo al mondo per dimensioni e uno dei più liquidi, i nostri Btp riempiono i portafogli non solo delle banche italiane, ma anche delle francesi e delle tedesche.

"Non si può permettere a questi speculatori di mettere in pericolo la ripresa economica dell'Europa, le autorità devono intervenire. Come primo intervento va ripristinato il divieto di vendite allo scoperto". Secondo Spreafico non ci sono dati di fatto oggettivi che giustificano una tale ondata di vendite sugli strumenti finanziari italiani. Troppa incertezza del quadro politico? "E' vero, ma non è una novità. Quanto alle voci di dimissioni del ministro Tremonti per l'utilizzo della casa a Roma, sfido chiunque a ritenerle credibili. Non credo proprio che in questa situazione Tremonti pensi alle dimissioni".

Spreafico non ha dubbi: alcune azioni sono concertate e per questi speculatori il declassamento del Portogallo da parte di Moody's è stato come uno squillo di tromba che dava il segnale dell'attacco. Ma chi sono, in carne ossa questi feroci speculatori. La Consob, che ha un'indagine aperta su quanto è successo venerdì 23 giugno, oggi annunciadi avere avviato un "monitoraggio strettissimo" sui titoli più colpiti dal ribasso di oggi, come Unicredit.

Se non lo sa la Consob chi sono gli speculatori, figuriamoci se possiamo saperlo noi, però abbiamo un po' di memoria e ci torna in mente il racconto fatto dal Wall Street Journal di una cena nel febbraio 2010 fra i gestori di alcuni colossi americani degli hedge fund per mettere a punto un piano di attacco all'euro, "un'offensiva su larga a scala a colpi di vendite allo scoperto con livelli di leva da vertigine". I commensali, fra cui Gorge Soros (Soros Fund Management), Aaron Cowen (Sac Capital Advisor) e Donald Morgan (Brigade Capital Management), si erano trovati d'accordo sul fatto che la crisi della Grecia avrebbe avuto un effetto domino contagiando gli Stati, le municipalità e via via tutte le emissioni legate al debito sovrano. Per ora hanno avuto ragione, e probabilmente la loro ragione si è trasformata anche in grandi guadagni. Per chi volesse rinfrescarsi la memoria, questo è il link per rileggere l'articolo che a suo tempo dedicammo alla vicenda: WSART_WS_JOURN|getArticolo|idDoc=2010.02.26.13.20.00 (news)
 
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Torno dal 1° giorno di ferie e guarda che devo vedere...
Condivido i tuoi target.
Eran quelli che mi ero prefissato anch'io, ma poi quel rialzo m'ha ingannato.

A sto giro son stati proprio bravi e mi han fregato.

Son dentro i btp 37 e 41i e pure sulla borsa da 19500.
E' la prima volta che riescono a farmi il culo in questo modo :-R

Ormai tengo, ma non potendo controllare per tutta la prox settimana non son tanto tranquillo.
Mi sa che dal 18 tiro fuori i soldi da sotto il materasso e medio :benedizione:
 
a 75 anni senza prostata ed operato al cuore?
Comunque ho quasi solo CCT. E pensare che ieri mi ero buttato sul 26 a 84,70 .. pareva un affare .. Mahhh!!

Io stavo per comprare ieri ma poi ho preferito tenermi un po' di liquidità.
Entrato oggi con tutto quello (poco) che avevo disponibile sul 41 :up:
 
Ha ragione Stefano ...oggi tanta gente qui...bello!
Io chiudo
Ci si massacra la prossima ...


Belindo ...visti che mi capisci...stasera porto a cena in collina (e vai di fiorentina e tagliata...) 4 ex colleghe :up: 34,39,43 e 47 altro che quinquennali e decennali ...che dici "Doc" del Future? un uomo fra 4 dame farà anche la figura del salame :rolleyes: ... ma dopo una giornata cosi fra 4 mini e camiciette al vento ...va la che il Future si impenna :p:p
 
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Aspetta un po' spesso testa il minimo giusto per far partire qualche stop loss...
 
Speriamo lunedi' che............

Moody's si pente in corner e promuove flessibilità Italia


Di Francesca Gerosa

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A mercati chiusi, rispettando le ultime disposizioni Consob, contrariamente alle ultime bordate sparate sull'Italia a Borse aperte, Moody's promuove a scoppio ritardato la flessibilità dell'Italia. "La manovra sui conti pubblici italiani contiene misure interessanti che confermano che l'Italia ha delle opzioni per risparmiare", ha detto all'agenzia Ansa, Alexander Kockerbeck, vice-president di Moody's che si occupa anche del rating sovrano dell'Italia.

Ora Moody's attende l'approvazione parlamentare e gli emendamenti alla manovra, sulla cui realizzazione pratica c'è però "un punto interrogativo", ha aggiunto Kockerbeck che osserva con attenzione la situazione politica italiana: "bisogna vedere se continuerà a esserci un ambiente in cui si possono davvero realizzare le misure annunciate o se ci sono ostacoli".

Comunque, ha ammesso solo ora il vice-president di Moody's, il mercato del debito pubblico italiano è "più flessibile" rispetto ad altri mercati europei e ciò gli conferisce maggiore resistenza all'attuale fase caratterizzata da un elevato nervosismo. Non solo.

Per il "redento" Kockerbeck il mercato italiano è molto liquido, sofisticato e diversificato e questo per un certo periodo di tempo lo mette in grado di gestire prezzi più sconvenienti. L'Italia ha il secondo maggior mercato dei titoli di Stato in Europa dopo la Germania.

Dichiarazioni che arrivano, guarda caso, nel giorno in cui la Consob ha ascoltato in audizione proprio Moody's, chiedendo chiarimenti su metodologia e criteri adottati per la revisione sull'outlook sulle banche italiane diffusa il 23 giugno. A differenza di quanto avvenuto in altri casi, come per il giudizio di Standard & Poor's sulla manovra, Moody's ha diffuso i propri report a Borsa chiusa, accogliendo la richiesta avanzata da Consob dopo la pubblicazione a borsa aperta, il 6 maggio 2010, di un rapporto in cui sottolineava "il rischio di un contagio della crisi greca per il sistema bancario europeo" e in particolare per Portogallo, Spagna, Irlanda, Italia e Gran Bretagna.
 
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