Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato IV° (Gennaio 2012 - Dicembre 2012) (5 lettori)

stefanofabb

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camaleonte

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A voi le conclusioni...

Da Cobraf


La Lezione di Economia più Importante di Tutte di GZ - 27/10/12
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[hobi] I somari pensano che stampare denaro e darlo allo stato non avvenga a spese di qualcuno. E no, ciò avviene alle spese del settore non statale che è il vero produttore di ricchezza. Mettere la Banca Centrale alle dipendendenze dello Stato è un CRIMINE ECONOMICO ai danni della nazione.IO SONO CONTRO IL SIGNORAGGIO A FAVORE DI CHIUNQUE : STATO COMPRESO. SONO PER UN SIGNORAGGIO NEUTRO. La massimo neutralità si ottiene quando la Banca Centrale,INDIPENDENTE, emette moneta contro ritiro assets dal mercato.
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In una situazione normale se si produce 1,000 di reddito il settore privato ne risparmia 100 per cui 900 vengono spesi e i 100 risparmiati, messi in banca o investiti in bonds o azioni ritornano come investimenti, cioè i soldi risparmiati vengono poi trasferiti dalle banche o dal mercato finanziario a chi li investe, diventano investimenti. Di conseguenza si investe e spende sempre 1,000 (o anche di più) e l'economia cresce.

Questo sarebbe il funzionamento normale e in questa situazione è vero che se lo stato stampa moneta per 100 e la spende tramite deficit pubblici crea inflazione perchè la domanda diventa 1,100 contro una produzione di 1,000. Questo è quello che leggi nei libri di testo e quello che voi immaginate succeda, ma NON E' QUELLO CHE E' SUCCESSO NEGLI ULTIMI 30 ANNI

1) quello che sta succedendo è che il settore "non-statale", composto da famiglie, imprese e banche ha accumulato troppo debito, perchè mentre il reddito nominale cresceva del 5% annuo il debito privato totale cresceva del 9-10% annuo e questo è andato avanti dagli anni '80 anni. Ad un certo punto si è arrivati a un debito totale superiore a 3 volte il PIL (tanto per quantificare 50 mila miliardi di debito totale su un PIL di 15 mila miliardi per l'europa incLuso UK). Cosa succede quando a forza di aumentare il debito ad un ritmo doppio a quello del reddito (nominale!) arrivi ad un debito di 3 o 4 volte il PIL ?

2) Succede che il settore "non-statale", composto da famiglie, imprese e banche, ha troppo debito o passività rispetto ai suoi "asset" o attività le quali che siano immobili e terreni, azioni, bonds cartolarizzati o corporate calano di valore. Ad un certo punto, ad esempio dal 2008 e il crac di Lehman Brothers, le attività diminuiscono di valore, ma le passività (debiti) invece ovviamente rimangono le stesse (in particolare nel settore immobiliare e dei mutui in cui l'accumulazione di debito e la "bolla" si è concentrata). E hai allora che banche, famiglie e imprese vanno sotto, vanno vicine alla bancarotta o sono in bancarotta.

3) a questo punto IL SETTORE NON-STATALE, banche, famiglie e imprese (a seconda dei paesi ed epoche più alcune o più altre) cerca di ridurre il suo debito ripagandolo o ristrutturandolo o dando default e certamente non si indebita più per qualunque motivo. Non importa più che i tassi di interessi vengano abbassati o che le Banche centrali aumentino la liquidità o le riserve delle banche, c'è un punto in cui il peso del debito è tale che il settore privato cerca di ridurlo in tutti i modi.

4) Dato che per decenni l'aumento del debito è stato la fonte principale di moneta, di creazione di mezzi di pagamento nell'economia, questo significa che la moneta si riduce. Dato che la maggioranza cioè della moneta viene creata sotto forma di credito/debito quando questo si riduce l'economia si contrae.

=== attenzione!!!! Leggere il passaggio che segue almeno due volte ! =====

Se ad es. si produce 1,000 di reddito e se ne risparmia 1/10 ma questi 100 vengono usati per ridurre il debito non vengono reimpiegati nell'economia, per cui l'anno dopo si spenderà solo 900. Di conseguenza si produce poi solo 900, la produzione quindi cala del -10%. Se anche l'anno dopo si risparmia 1/10 del reddito si spende 810 e si risparmia 90, ma questi 90 non vengono poi in qualche modo prestati a chi li investe, ma usati per ripagare debiti. E quindi spendendo solo 810 la produzione si riduce ancora, si produce ora solo 810. Se questo processo dura per 4-5 anni anni la produzione può crollare del -40% e il reddito nazionale può calare del -25%. Questo è esattamente quello che è successo in molti paesi negli anni '30.

=== attenzione!!!! RiLeggere questo passaggio un altra volta ! =====

5) a questo punto del ciclo economico, che è stato raggiunto nel 1929-1931 in tutto il mondo, nel 1990 circa in Giappone e di nuovo nel 2008-2009 in occidente, hai quindi una Depressione. Non una Recessione, che capita quando la Banca Centrale per raffreddare l'inflazione ha ridotto i tassi e quindi poi basta che li riduca e la recessione finisce. La Depressione avviene quando ANCHE SE LA BANCA CENTRALE RIDUCE I TASSI A ZERO IL CREDITO E DEBITO SI RIDUCE LO STESSO. Ma mentre in una singola famiglia o azienda se si risparmia per ripagare i debiti è un bene, SE TUTTA L'ECONOMIA PRIVATA DEVE RIDURRE I DEBITI E SPENDERE MENO E' UN GUAIO!!! Quasi tutti si confondono perchè pensano che quello va bene per una singola famiglia e impresa vada bene per il totale delle famiglie e imprese.

6) purtroppo in un economia in cui la maggioranza dei mezzi di pagamento (moneta se vuoi) li creano le banche sotto forma di debito, UNA RIDUZIONE DEL DEBITO TOTALE CHE SI PROTRAE PER ANNI RIDUCE LA DOMANDA PER ANNI e la produzione industriale crolla, come succede ora in Italia, dove è crollata del -25%. Il reddito nazionale si riduce più lentamente, ma man mano che le imprese falliscono perchè producono e vendono 1/4 di meno di prima poi anche lui si riduce. Riducendosi però il reddito calano ulteriormente i valori degli immobili, delle azioni e anche di molte obbligazioni corporate perchè ci sono più fallimenti e meno reddito spendibile. E questo fa sì che gli asset, le attività si riducano di valore ulteriormente e quindi che rispetto al debito continuino a calare anche se si comincia a ripagarlo. Questo spinge aziende e famiglie a risparmiare ancora di più, solo per ripagare i debiti e non farsi travolgere dal calo dei loro asset (immobili, terreni, bonds, azioni, quote di società...). Questo processo può continuare fino a far dimezzare le produzione di beni e servizi e ridurre reddito di un paese del -30 o -40% come è successo in Stati Uniti e Germania negli anni '30

Qual'è allora l'unico modo per evitare questa Depressione che può arrivare a ridurre il reddito naziona di un terzo o della metà e portare la disoccupazione al 30% della popolazione come ora in Grecia, Spagna e come negli anni '30 in Germania e Stati Uniti ? Che lo stato emetta moneta e la spenda in misura sufficiente a compensare la contrazione del debito .....
Cioè se il reddito si è contratto da 1,000 a 900 e il settore privato ne risparmia 1/10 cioè 90, MA LI USA PER RIDURRE DEBITI PER CUI NON TORNANO IN CIRCOLO, occorre che qualcun altro rimetta in circolo i 90 di moneta e quindi domanda mancanti. E ovviamente dato che tutto il settore privato è impegnato a ridurre i suoi debiti solo lo stato può emettere mezzi di pagamento e immetterli nell'economia per 90 compensando il buco di domanda e impedendo che la produzione e poi il reddito crolli

Morale: nella situazione attuale, a causa della montagna di debito accumulato da banche e famiglie in particolare, occorre che lo stato compensi la riduzione di debito privato emettendo moneta in misura corrispondente, altrimenti hai una depressione che può durare anni e anni. Nel caso dell'Italia, poi siamo alla follia totale perchè in aggiunta con il prestesto del debito pubblico si sono aumentate le tasse per 100 miliardi in due anni!

Ma proprio per questo la soluzione sarebbe semplice ora in Italia: dato che la pressione fiscale sulle imprese e lavoro autonomo è superiore al 60% effettivo e sul lavoro dipendente al 50%, occorre semplicemente emettere moneta per finanziare una riduzione massiccia delle tasse. Ridurre Irpef, contributi in busta paga, IRAP, tasse locali, ridurre tutte le tasse per almeno 100 miliardi di euro, finanziandolo semplicemente con moneta emessa dallo stato.

Questo non provoca nessuna inflazione, solo dei bambini lo dicono, perchè la produzione industriale è crollata del -27%... quello che farebbe sarebbe solo di rimettere in carreggiata un economia in cui mancano ora almeno 100 miliardi per poter funzionare
 

stefanofabb

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COEFFICIENTI di INDICIZZAZIONE
CON BASE 15/09/2009 PER BTP€i

15/09/2009 - 15/09/2041 (cedola reale 2,55% annuo)


November-12

DATA COEFFICIENTE DI INDICIZZAZIONE
1-Nov-12 1.06658
2-Nov-12 1.06685
3-Nov-12 1.06711
4-Nov-12 1.06738
5-Nov-12 1.06765
6-Nov-12 1.06792
7-Nov-12 1.06819
8-Nov-12 1.06846
9-Nov-12 1.06873
10-Nov-12 1.06900
11-Nov-12 1.06926
12-Nov-12 1.06953
13-Nov-12 1.06980
14-Nov-12 1.07007
15-Nov-12 1.07034
16-Nov-12 1.07061
17-Nov-12 1.07088
18-Nov-12 1.07115
19-Nov-12 1.07141
20-Nov-12 1.07168
21-Nov-12 1.07195
22-Nov-12 1.07222
23-Nov-12 1.07249
24-Nov-12 1.07276
25-Nov-12 1.07303
26-Nov-12 1.07330
27-Nov-12 1.07356
28-Nov-12 1.07383
29-Nov-12 1.07410
30-Nov-12 1.07437


I coefficienti riportati in tabella, moltiplicati per il valore nominale sottoscritto, individuano il
valore del capitale indicizzato alla data corrispondente.
Il valore dell’Inflazione di Riferimento al tempo base (15 settembre 2009) é pari a 107,91533.
 

stefanofabb

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COEFFICIENTI di INDICIZZAZIONE
CON BASE 15/03/2010 PER BTP€i

15/03/2010 - 15/09/2021 (cedola reale 2,10% annuo)


November-12

DATA COEFFICIENTE DI INDICIZZAZIONE
1-Nov-12 1.06356
2-Nov-12 1.06383
3-Nov-12 1.06409
4-Nov-12 1.06436
5-Nov-12 1.06463
6-Nov-12 1.06490
7-Nov-12 1.06517
8-Nov-12 1.06543
9-Nov-12 1.06570
10-Nov-12 1.06597
11-Nov-12 1.06624
12-Nov-12 1.06651
13-Nov-12 1.06677
14-Nov-12 1.06704
15-Nov-12 1.06731
16-Nov-12 1.06758
17-Nov-12 1.06785
18-Nov-12 1.06811
19-Nov-12 1.06838
20-Nov-12 1.06865
21-Nov-12 1.06892
22-Nov-12 1.06919
23-Nov-12 1.06945
24-Nov-12 1.06972
25-Nov-12 1.06999
26-Nov-12 1.07026
27-Nov-12 1.07053
28-Nov-12 1.07079
29-Nov-12 1.07106
30-Nov-12 1.07133


I coefficienti riportati in tabella, moltiplicati per il valore nominale sottoscritto, individuano il
valore del capitale indicizzato alla data corrispondente.
Il valore dell’Inflazione di Riferimento al tempo base (15 marzo 2010) é pari a 108,22161.
 

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