Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato IV° (Gennaio 2012 - Dicembre 2012) (6 lettori)

Baro

Umile contadino
Usa, chi vince con Romney e chi con Obama


Di Ester Corvi

img138515.jpg


A pochi giorni dalle elezioni presidenziali Usa gli operatori finanziari cercano di capire quale potrebbe essere l’impatto della riconferma di Barack Obama o della vittoria di Mitt Romney. Un report condotto da IG analizza i possibili movimenti di borse, valute e commodity nell’ipotesi della vittoria dell’uno o dell’altro candidato, che i sondaggi indicano come molto vicini.

Se vince Obama la politica monetaria dovrebbe restare espansiva, con il rischio di incrementare una spirale inflattiva nei prossimi 3-6 mesi portando l'indice dei prezzi al consumo nel range 2,5-2,8% annuo (dall’attuale 2%). Nonostante l’eventuale riconferma di Obama possa condurre a una correzione sui mercati azionari, gli esperti di IG si attendono una performance positiva per
il settore tecnologico e in particolare per i titoli Google, Microsoft e Ibm,
il settore energetico (General Electric),
il settore auto (General Motors, Ford e Chrysler).

In Italia la particolare attenzione al settore automobilistico da parte di Obama potrebbe trainare le quotazioni di Fiat. La partecipazione in Chrysler, infatti, potrebbe porla in posizione di vantaggio rispetto ai competitor europei potendo contare su un bacino di utenza importante per un economia che, nonostante il rallentamento globale, cresce ancora del 2%. Occhi puntati anche su Fiat Industrial, che potrebbe beneficiare della fusione con la sua controllata Cnh.

Per quanto riguarda le valute, una politica poco aggressiva da parte della Fed potrebbe mantenere il dollaro debole nei confronti delle principale divise. In particolare, l’euro/dollaro entro fine anno potrebbe attestarsi intorno alla soglia dell’1,35. Nei prossimi sei mesi, se dovesse trovare il sostegno dei mercati azionari e di alcuni fattori esogeni, come la concessione di aiuti alla Spagna, il cross tra la moneta unica e il biglietto verde potrebbe raggiungere il target 1,42.

Fra le commodity, il rallentamento della crescita globale potrebbe pesare sull’intero settore, mentre l’oro potrebbe beneficiare della debolezza del dollaro statunitense.

Se vince Romney le aspettative degli investitori sulle strategie monetarie della Federal Reserve cambieranno. Alla scadenza del mandato del governatore Bernanke (gennaio 2014) si potrebbe vedere l’ascesa di un economista più attento al controllo dell’inflazione e più incline a promuovere una politica monetaria più restrittiva, con un conseguente impatto sull’inflazione (in discesa). Gli specialisti di IG si attendono una performance positiva per
il settore bancario (Bank of America, JPMorgan Chase),
il settore energetico (ConocoPhillips, Halliburton, Baker Hughes, TransOcean, Peabody, Arch Coal e Alpha Natural Resources),
il settore della difesa (Lockheed Martin).

In Italia sarà Finmeccanica il titolo che potrebbe beneficiare di più dalla vittoria del repubblicano. IG stima che il prezzo del titolo possa spingersi, entro fine anno, fino sulla soglia psicologica dei 5 euro. Da segnalare anche un probabile effetto positivo sul settore petrolifero (Eni, Saipem e Tenaris).

Per quanto riguarda le commodity, nel breve periodo una vittoria di Romney potrebbe implicare due effetti diretti, ma di segno opposto, sui prezzi del greggio. La crescita delle tensioni con i Paesi produttori di petrolio potrebbe infatti essere più che compensata da una maggior produzione di greggio negli Usa in seguito degli incentivi previsti per il settore, con il prezzo del Wti previsto in calo fino a 78 dollari al barile.


 

bancor

Forumer storico
La austerità mal si concilia con il non avere una banca centrale garante di ultima istanza di bond europei, ed il fatto di on avere debito europeo. Questa distorsione e questa accozzaglia di stati indipendenti sotto una unica politica monetaria amplifica e di molto le storture di questo sistema che si incarta sempre di piu su se stesso...

Avessimo avuto una Fed o una banca centrale inglese in Europa saremmo fuori da ogni pantano da tempo..

Ma ci rendiamo conto che in Europa per are un qe abbiamo dovuto inventarci il ltro ma ci rendiamo conto o no... La moneta e' unica, le regole le voglio far diventare uniche, ma il debito rimane frazionato.

Non dico che questo non avviene anche negli usa dove ogi stato ha il proprio debito, ma la struttura sovranazionale e il debito federale coprono le esigenze e le storture particolari.

Fintanto che questo non verra realizzato e i vari stati quando si siedono tutti insieme ad un unico tavolo sembrano nemici e non amici comuni per il raggiungimento di un unico obbiettivo, saremo in una situazione precaria ed appesi a singolo iniziative indipendenti ed estreme del buon draghi. Finche se no potrà inventare di nuove.l finche dura.

Saluti
tu pensi che la situazione del debito Usa sia migliore? Guarda i dati del deficit, del debito pubblico e del debito estero americani e forse le tue certezze vacilleranno. Anche l'inghilterra ha una situazione i crisi grave. La veritá è che tutti siamo nella stessa barca e quella europea è la barca migliore. Se aggreghiamo i dati dell'area euro e li confrontiamo con USA, Inghilterra e Giappone; se valutiamo i dati di debito, deficit, debito estero, industria, competitività e quant'altro si voglia prendere in esame; a qualunque confronto, l'economia dell'area euro è la migliore. Purtroppo l'aggregazione dei dati è per ora soloun esercizio teorico .. Per questo serve più europa e nn meno europa
 

Baro

Umile contadino





obama-romney-epa-258x258.jpg


New York - Barack Obama e Mitt Romney arrivano all'ultimo fine settimana prima del voto presidenziale di martedi' sostanzialmete appaiati nei sondaggi, ma con Obama in recupero. La media delle indagini d'opinione vede il leader democratico tornato il lieve vantaggio sullo sfidante repubblicano. Stando alla media delle "polls" calcolata da Real Clear Politics, Obama e' avanti di 0,3 punti percentuali, con il 47,5% contro il 47,2% di Romney. Piu' rilevante del minimo distacco e' il fatto che si tratta del primo vantaggio in questa media dai dibattiti presidenziali, quando Romney lo sorpasso' di quasi un punto percentuale.
Obama puo' inoltre contare su un vantaggio nei collegi elettorali: con le elezioni del presidente che dipendono dal numero di grandi elettori conquistati da ciascun candidato - un numero proporzionale alle dimensioni dei singoli stati - Obama e' in testa in cruciali stati incerti quali Iowa, Wisconsin, Nevada e soprattutto Ohio. Con questi stati, se non ci saranno sorprese altrove, il presidente potrebbe aggiudicarsi 277 grandi elettori, varcando la soglia minima di 270 necessaria a aggiudicarsi un secondo mandato alla Casa Bianca.







Obama, per risalire la china, ha potuto far leva su piu' sviluppi politici favorevoli: anzitutto la sua risposta alla superbufera Sandy, dove ha mobilitato con rapidita' le risorse federali nei soccorsi alle vittime sulla costa orientale devastata. Tanto da ricevere gli elogi di Cjris Christie, governatore repubblicano del New Jersey e sostenitore di Romney. Obama ha intascato anche l'appoggio formale del sindaco-imprenditore di New York, Michael Bloomberg, che ha citato l'impegno nella lotta al cambiamento climatico tra le ragioni della sua scelta.
Il presidente ha poi potuto mettere in evidenza le schiarite sull'economia, la principale preoccupazione degli americani: in ottobre sono stati creati 171.000 posti di lavoro, piu' delle attese. Obama non ha tardato a rivendicare "progressi reali" nel risanamento economico parlando ieri in Ohio.
Proprio in Ohio, grande stato industriale, Romney ha compiuto una rischiosa scommessa politica - o una pericolosa gaffe stando ai critici. Ha attaccato in pubblicita' finite sotto gli occhi di tutti il salvataggio governativo dell'auto, affermando che la General Motors e la Chrysler "venduta agli italiani" (alla Fiat) vogliono spostare produzione in Cina a scapito dei lavoratori americani. Obama, che volera' in Ohio ogni giorno fino a martedi' per comizi elettorali, ha definito l'attacco una menzogna e le stesse aziende sono intervenute, un caso raro alla vigilia di elezioni, per smentire direttamente il candidato.
Romney rimane pero' vicino a Obama nei sondaggi, nazionali come locali. La partita si gioca tuttora su pochi punti percentuali di distacco in stati come la Virginia e l'Ohio (tre punti, 50% a 47%, stando alla Cnn). E il portabandiera repubblicano conta entro martedi' di poter effettuare un nuovo sorpasso sul presidente. E' cosciente che nessun repubblicano ha mai vinto la presidenza senza riuscire a conquistare l'Ohio. Romney ha inoltre lanciato nuove offensive in stati tradizionalmente democratici quali il Minnesota, il Michigan e la Pennsylvania, dove spera di mettere a segno una sorpresa puntando sulla debolezza di Obama nell'elettorato popolare maschile. Nelle ultime ore ha continuato a denunciare il fallimento delle politiche economiche di Obama: ha parlato di una crescita "in stallo" e sottolineato l'esistenza ancora oggi di 23 milioni di disccupati e sottoccupati.

Clicca per Condividere



 

belindo

Guest
tu pensi che la situazione del debito Usa sia migliore? Guarda i dati del deficit, del debito pubblico e del debito estero americani e forse le tue certezze vacilleranno. Anche l'inghilterra ha una situazione i crisi grave. La veritá è che tutti siamo nella stessa barca e quella europea è la barca migliore. Se aggreghiamo i dati dell'area euro e li confrontiamo con USA, Inghilterra e Giappone; se valutiamo i dati di debito, deficit, debito estero, industria, competitività e quant'altro si voglia prendere in esame; a qualunque confronto, l'economia dell'area euro è la migliore. Purtroppo l'aggregazione dei dati è per ora soloun esercizio teorico .. Per questo serve più europa e nn meno europa

Porca la miseriaccia siamo daccordo Banchy :up:

Anche per me la strada è giusta e la nostra è la barca migliore!
Il problema che non capisco in pieno è che stanno costringendo i paesi periferici a riformare il sistema per "standardizzarsi" e IMHO un domani unire il debito e creare questi fantastici stati uniti d'Europa, ma allora perchè non si prende uno standard e lo si impone a tutti gli stati che non sono nei parametri??
Intendo non lasciare nulla alle politiche di governo ma preparare un pacchetto per ogni settore chiave, lavoro pensioni per esempio e dal momento che chiedi aiuto lo devi applicare e la BCE stampa tanto stai seguendo lo "standard".
Troppo rivoluzionario???
 

locco68

violaforever
tu pensi che la situazione del debito Usa sia migliore? Guarda i dati del deficit, del debito pubblico e del debito estero americani e forse le tue certezze vacilleranno. Anche l'inghilterra ha una situazione i crisi grave. La veritá è che tutti siamo nella stessa barca e quella europea è la barca migliore. Se aggreghiamo i dati dell'area euro e li confrontiamo con USA, Inghilterra e Giappone; se valutiamo i dati di debito, deficit, debito estero, industria, competitività e quant'altro si voglia prendere in esame; a qualunque confronto, l'economia dell'area euro è la migliore. Purtroppo l'aggregazione dei dati è per ora soloun esercizio teorico .. Per questo serve più europa e nn meno europa

tutto vero, a parte il piccolo particolare che i paesi da te citati hanno sovranità monetaria , con la loro banca centrale indipendente, e noi Europei no........
 

Users who are viewing this thread

Alto