follettina
Forumer attivo
ahahah...siamo in due...ci ho provato anche io.Mi sono fatto contagiare... sarà la febbre di Baro...
preso un missilotto di 37 a 86,01
Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato IV° (Gennaio 2012 - Dicembre 2012)
- Creatore Discussione stefanofabb
- Data di Inizio
belindo
Guest
stefanofabb
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Resistenze gia pronte
La resistenza del 41 è eloquente ed oggi ha tenuto 84,4.Una bella performance,tutto sommato!http://www.investireoggi.it/forum/attachment.php?attachmentid=200700&stc=1&d=1354725439
La resistenza del 41 è eloquente ed oggi ha tenuto 84,4.Una bella performance,tutto sommato!http://www.investireoggi.it/forum/attachment.php?attachmentid=200700&stc=1&d=1354725439
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, altrimenti vorra dire che rientrerò dei 60k del 21i venduti oggi ma con calma
stefanofabb
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camaleonte
Forumer storico
05/12/2012 16.37
Francia: il rendimento del decennale aggiorna i minimi storici
Mercati generosi con il debito francese, nonostante la perdita due settimane fa della AAA di Moody's e 11 mesi fa di quella di Standard & Poor's. Il rendimento del decennale Oat della Francia è infatti sceso in giornata sotto la soglia del 2% (all'1,994% per l'esattezza) aggiornando i propri minimi storici e confermando una forte fiducia dei mercati nella solvibilità di Parigi. Adesso lo yield d'Oltralpe si riattesta al 2,01% con uno spread sul corrispondente Bund tedesco di 66 punti base.
(GD)
(FTA Online News)
Quando leggo una cosa del genere io mi in….o ma, solo perché è colpa nostra. Oggi l’Alstom ha vinto una commessa da 422Mln per la fornitura di 70 treni regionali alle ns. ferrovie. La ABB ha vinto un’altra commessa da 220 Mln per la fornitura chiavi in mano di tre impianti di elettricità dal solare al Sud Africa. Questo è solo un esempio. A me sembra che l’impegno del ns. governo verso l’industria sia a dir poco assente. Vorrei dire a Passera che non c’è solo la Fiat, ormai la Fiat è andata e che se ne vada pure per quanto mi riguarda ma, si presti attenzione a tutto il resto, alle decine di migliaia di aziende piccole e grandi che continuano a chiudere, in 4 anni abbiamo perso 460000 posti di lavoro! Lo spread è una conseguenza anche di questo…
"Quando il nome non è giusto, il discorso non è conforme; quando il discorso non è conforme, gli affari non possono essere condotti bene"
Confucio
Francia: il rendimento del decennale aggiorna i minimi storici
Mercati generosi con il debito francese, nonostante la perdita due settimane fa della AAA di Moody's e 11 mesi fa di quella di Standard & Poor's. Il rendimento del decennale Oat della Francia è infatti sceso in giornata sotto la soglia del 2% (all'1,994% per l'esattezza) aggiornando i propri minimi storici e confermando una forte fiducia dei mercati nella solvibilità di Parigi. Adesso lo yield d'Oltralpe si riattesta al 2,01% con uno spread sul corrispondente Bund tedesco di 66 punti base.
(GD)
(FTA Online News)
Quando leggo una cosa del genere io mi in….o ma, solo perché è colpa nostra. Oggi l’Alstom ha vinto una commessa da 422Mln per la fornitura di 70 treni regionali alle ns. ferrovie. La ABB ha vinto un’altra commessa da 220 Mln per la fornitura chiavi in mano di tre impianti di elettricità dal solare al Sud Africa. Questo è solo un esempio. A me sembra che l’impegno del ns. governo verso l’industria sia a dir poco assente. Vorrei dire a Passera che non c’è solo la Fiat, ormai la Fiat è andata e che se ne vada pure per quanto mi riguarda ma, si presti attenzione a tutto il resto, alle decine di migliaia di aziende piccole e grandi che continuano a chiudere, in 4 anni abbiamo perso 460000 posti di lavoro! Lo spread è una conseguenza anche di questo…
"Quando il nome non è giusto, il discorso non è conforme; quando il discorso non è conforme, gli affari non possono essere condotti bene"
Confucio
stefanofabb
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stefanofabb
GAIN/Welcome
Purtroppo è una cosa sistemica il cercare manodopera a basso costo su paesi stranieri camaleonte..ma loro stessi hanno lo stesso problema ed in molti casi ad esempio, i salari molto bassi
! Il problema maggiore da ora sarebbe crescere per l'Italia e confido in questo.Le politiche sterili del governo?Possiamo citare l'ultimo ma non sarebbe molto diverso dagli altri in quanto a prelievi fiscali e tasse immobili!
ma è un un problema che viene da molto più in alto ed ora più che mai il mercato lo fanno i paesi "grossi".Noi siamo tra quelli(2 manifatturiero in Europa) e che prima o poi ci sarà una ripresa e comunque qualche cosa ci ha preso di mezzo a livello finanziario in Italia (cali generalizzati dei bond e mercato immobiliare,ma qui la questione va spiegata bene ed è molto varia).Confido in una speculazione meno invasiva dei mercati e che comunque i grossi gestori (fondi) che hanno messo a posto i loro derivati ,in questi ultimi due anni ed hanno fatto man bassa di declassamenti,visto che sono anche i padroni delle agenzie rating più importanti (Standard&Poor's,Fitch,Moody's),comincino a comprare periferico sovrano.Questi processi nelli ultimi 25 anni sono avvenuti almeno 4 volte e comunque i mercati si sono sempre ripresi abbondantemente anche perchè come si dice ..a maggior ribassi seguiranno maggiori rialzi!Interpretando ..purtroppo siamo noi che in gergo psicologico non saremmo preparati ad accollarci una possibile perdita momentanea in portafoglio..e perchè?..non vendere è la cosa più difficile che ci sia gergo finanziario e vendere sono capaci in molti.Buona sera
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blackmac
Forumer storico
Linker » Chi boicotta riforme e crescita
Il governo ha proposto riforme su riforme, ha varato provvedimenti in quantità ma di queste decisioni una percentuale inferiore al 20% sono diventate effettive, come ha puntualmente verificato il Sole 24 Ore in un suo articolo del 14/11 Perché? Un solo vero motivo: i provvedimenti votati in Parlamento vengono sistematicamente affossati, modificati, alterati dai burocrati che il governo tecnico non ha potuto cambiare secondo quello che in altri paesi va sotto l’etichetta di ‘spoil system’. Personaggi oscuri che rispondono forse a lobby politiche, forse solo a se stessi e alla strenua difesa dei loro privilegi di casta.
Ma la proposta, pur auspicata dal presidente del Consiglio, non è neppure arrivata in Parlamento: da mesi la burocrazia la blocca. Perché? Semplice: eliminare questo o quel sussidio significa chiudere l’ufficio ministeriale che lo amministra e assegnare il dirigente che lo guida a un diverso incarico. Ciò per lui significa perdere il potere che deriva dall’amministrare ingenti risorse pubbliche. È così che i dirigenti si oppongono sempre e comunque a riduzioni della spesa che amministrano, indipendentemente dal fatto che serva, o meno, a qualcosa. Ma basta questo per bloccare una riforma che anche i partiti in Parlamento auspicano? Perché la burocrazia ha questo potere? Fino a qualche anno fa i funzionari erano di fatto inamovibili: i ministri andavano e venivano, ma i dirigenti dei ministeri rimanevano. Non è più così. Oggi gli alti funzionari si possono sostituire, e tuttavia nulla è cambiato.
Il motivo del loro potere è più sottile e ha a che fare con il monopolio delle informazioni. La gestione di un ministero è una questione complessa, che richiede dimestichezza con il bilancio dello Stato e il diritto amministrativo, e soprattutto buoni rapporti con la burocrazia degli altri ministeri. I dirigenti hanno il monopolio di questa informazione e di questi rapporti, e hanno tutto l’interesse a mantenerlo. Hanno anche l’interesse a rendere il funzionamento dei loro uffici il più opaco e complicato possibile, in modo da essere i soli a poterli far funzionare. E così quando arriva un nuovo ministro, animato dalle migliori intenzioni (soprattutto se estraneo alla politica e per questo più propenso al cambiamento), a ogni sua proposta la burocrazia oppone ostacoli che appaiono incomprensibili, ma che i dirigenti affermano essere insormontabili.
Il governo ha proposto riforme su riforme, ha varato provvedimenti in quantità ma di queste decisioni una percentuale inferiore al 20% sono diventate effettive, come ha puntualmente verificato il Sole 24 Ore in un suo articolo del 14/11 Perché? Un solo vero motivo: i provvedimenti votati in Parlamento vengono sistematicamente affossati, modificati, alterati dai burocrati che il governo tecnico non ha potuto cambiare secondo quello che in altri paesi va sotto l’etichetta di ‘spoil system’. Personaggi oscuri che rispondono forse a lobby politiche, forse solo a se stessi e alla strenua difesa dei loro privilegi di casta.
Ma la proposta, pur auspicata dal presidente del Consiglio, non è neppure arrivata in Parlamento: da mesi la burocrazia la blocca. Perché? Semplice: eliminare questo o quel sussidio significa chiudere l’ufficio ministeriale che lo amministra e assegnare il dirigente che lo guida a un diverso incarico. Ciò per lui significa perdere il potere che deriva dall’amministrare ingenti risorse pubbliche. È così che i dirigenti si oppongono sempre e comunque a riduzioni della spesa che amministrano, indipendentemente dal fatto che serva, o meno, a qualcosa. Ma basta questo per bloccare una riforma che anche i partiti in Parlamento auspicano? Perché la burocrazia ha questo potere? Fino a qualche anno fa i funzionari erano di fatto inamovibili: i ministri andavano e venivano, ma i dirigenti dei ministeri rimanevano. Non è più così. Oggi gli alti funzionari si possono sostituire, e tuttavia nulla è cambiato.
Il motivo del loro potere è più sottile e ha a che fare con il monopolio delle informazioni. La gestione di un ministero è una questione complessa, che richiede dimestichezza con il bilancio dello Stato e il diritto amministrativo, e soprattutto buoni rapporti con la burocrazia degli altri ministeri. I dirigenti hanno il monopolio di questa informazione e di questi rapporti, e hanno tutto l’interesse a mantenerlo. Hanno anche l’interesse a rendere il funzionamento dei loro uffici il più opaco e complicato possibile, in modo da essere i soli a poterli far funzionare. E così quando arriva un nuovo ministro, animato dalle migliori intenzioni (soprattutto se estraneo alla politica e per questo più propenso al cambiamento), a ogni sua proposta la burocrazia oppone ostacoli che appaiono incomprensibili, ma che i dirigenti affermano essere insormontabili.
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stefanofabb
GAIN/Welcome
indici MTS
(RFT) MTS: indici
MTS Italia Var. % Var. % Var. % Var. %
Indice 05/12/2012 1 g 1 m 1 a 31/12/97
Generale 203.438 -0.229 2.918 19.145 103.438
Breve 169.313 -0.037 0.586 8.276 69.313
Medio 204.590 -0.064 1.853 16.669 104.590
Lungo 237.818 -0.365 4.178 24.629 137.818
Monetario 150.699 0.005 0.047 1.533 50.699
Variabile 161.688 -0.160 1.406 14.510 61.688
STIR 168.097 -0.028 0.507 7.367 68.097
MTS Italia Ex-Banca d'Italia
BOT 314.277 -0.005 0.192 3.811 56.966
CTZ 227.618 -0.018 0.505 7.274 68.108
CCT 357.920 -0.160 1.406 13.142 59.260
BTP 545.993 -0.220 2.815 18.569 107.342
Aggregato 452.261 -0.183 2.318 15.981 89.938
Composite 200.506 -0.185 2.399 16.267 100.506
BTPi 142.983 -0.091 5.025 26.911 0.000
(RFT) MTS: indici
MTS Italia Var. % Var. % Var. % Var. %
Indice 05/12/2012 1 g 1 m 1 a 31/12/97
Generale 203.438 -0.229 2.918 19.145 103.438
Breve 169.313 -0.037 0.586 8.276 69.313
Medio 204.590 -0.064 1.853 16.669 104.590
Lungo 237.818 -0.365 4.178 24.629 137.818
Monetario 150.699 0.005 0.047 1.533 50.699
Variabile 161.688 -0.160 1.406 14.510 61.688
STIR 168.097 -0.028 0.507 7.367 68.097
MTS Italia Ex-Banca d'Italia
BOT 314.277 -0.005 0.192 3.811 56.966
CTZ 227.618 -0.018 0.505 7.274 68.108
CCT 357.920 -0.160 1.406 13.142 59.260
BTP 545.993 -0.220 2.815 18.569 107.342
Aggregato 452.261 -0.183 2.318 15.981 89.938
Composite 200.506 -0.185 2.399 16.267 100.506
BTPi 142.983 -0.091 5.025 26.911 0.000
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