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Draghi: BCE e tassi di interesse. Cosa aspettarsi dal meeting di domani?
Pubblicato il
05 12 2012 alle
14:28 da
Federica Agostini
Domani sarà di nuovo il giorno della Banca Centrale Europea e di Mario Draghi:
la BCE apporterà un taglio di 25 punti base sui tassi di interesse oppure terrà duro sull’attuale 0.75%?
E’ questa la domanda ricorrente:
cosa bisogna aspettarsi dal meeting di domani?
Nonostante alcune possibili pressioni sul taglio, è opinione pressoché condivisa degli analisti che per questo meeting del
6 dicembre 2012, la Banca Centrale Europea decida di non intervenire sul proprio riferimento, lasciandolo invariato allo 0.75%.
BCE: perché non intervenire?
Secondo gli analisti del Wall Street Journal, la
BCE lascerà i tassi invariati per il quinto mese di seguito, scegliendo di non allentare la propria politica monetaria a fronte del supporto necessario per la ripresa economica di molti paesi della zona Euro.
Le decisioni di
Draghi e della Board BCE saranno in parte dettate dai rapporti economici che prevedono possibilità di
ripresa nel 2013, sebbene sia quasi certo che durante il suo discorso di domani, Mario Draghi lasci aperta la porta per un possibile taglio ai tassi di interesse all’inizio del prossimo anno, nel caso in cui le economie del blocco dei 17 dovessero continuare a peggiorare.
Zona Euro: la ripresa tra i dati poco piacevoli
Bisogna notare come nella zona Euro, la
disoccupazione abbia raggiunto l’11.7% durante il mese di ottobre, mentre, secondo i dati Markit relativi al mese di novembre, l’attività del settore
manifatturiero ha vissuto il nono mese di contrazione, e il settore dei
servizi permane in zona di contrazione da ben dieci mesi.
Secondo Marco Valli della
UniCredit, nei paesi dell’Euro stanno cominciando a materializzarsi i primi segni di miglioramento ciclico dell’economia e, sebbene qualche membro del Consiglio possa spingere per un taglio di 25 punti base, è inverosimile che la BCE porti avanti questo punto adesso.
Si aggiunga che lo stesso Vice-presidente,
Victor Constancio ha affermato che al momento la
politica moentaria della BCE è "veramente accomodante", come a dire, è difficile immaginare di fare di più.
BCE: tassi di interesse e accesso al credito
Con un tasso di rifinanziamento al
minimo storico dello 0.75%, lo scenario preferibile da parte della
Banca Centrale Europea dovrebbe essere quello in cui siano i mercati a continuare a far scendere i tassi di interesse sui paesi oppressi dal debito.
In altre parole, dal lancio del programma
OMT (codizionale, ma teoricamente illimitato) i
tassi sui titoli di Stato sono scesi soprattutto nelle zone periferiche dell’Euro, raggiungendo anche in Italia un minimo di due anni.
Ma i mercati non sono ancora del tutto sicuri, i dati rilasciati questa settimana mostrano chiaramente come l
’accesso al credito da parte delle aziende sia ancora piuttosto sconveniente: i prestiti scendono in Spagna, Italia e Grecia, mentre aumentano nelle zone "core" dell’Euro.
Come lo stesso Draghi ha sottolineato durante la
conferenza stampa del 9 ottobre, il problema del taglio ai tassi di interesse è che non contribuisce ad uniformare il
mercato dell’Eurozona, ma anzi tende ad acuirne la
frammentazione che determina il prezzo e la disponibilità del credito non sulla forza intrinseca delle imprese, ma sulla loro locazione geografica.
Conferenza Stampa BCE: cosa non perdere
Ma la conferenza stampa di domani attirerà l’attenzione anche per le
previsioni trimestrali ed il primo
outlook per le economie della zona Euro nel
2014.
Le ultime
previsioni stimavano che all’inizio del prossimo anno l’
inflazione avrebbe raggiunto l’1.9%, se le previsioni di domani dovessero scendere al di sotto (dunque, allontanarsi dal riferimento al 2%), allora potrebbe essere un suggerimento riguardo alla
possibilità di nuovi tagli all’inizio dell’anno.
La
conferenza stampa di domani, presieduta dal presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi e dal suo Vice, Victor Constancio, inizierà alle
14:30 e sarà trasmessa in diretta
streaming (disponibile su Forexinfo), bisogna dunque ricordare che, come sempre accade durante gli interventi di Mario Draghi, in quei momenti i mercati sperimenteranno fasi di elevata
volatilità.