Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato IV° (Gennaio 2012 - Dicembre 2012)

Bello! :D
Chi paga?
hai visto c'è anche la tabella dei metalli preziosi- :) chi paga! visto e considerato che le banche americane "possono":eek: fallire facilmente:wall: con la bolla dei sub- prime,prima pagano i cittadini americani che non hanno più la casa, presa al 25% del prezzo iniziale da agenzie recupero di credito in accordo statale!per quanto riguarda il debito obbligazionario bancario "spazzatura emesso pagano tutti gli altri soggetti europei e dove hanno interesse a piazzare quei bond, facendo un crac di tanto in tanto:clava:ciao
 

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si stanno tirando dietro in neg. il fib con l'aumento cap.di UCG(-9,5%).c'è speculazione,ma credo che migliorerà in mattinata
 
[FONT=courier new,courier,mono]In Italia l'indice Pmi servizi è sceso nel mese di dicembre a 44,5 punti rispetto alla precedente rilevazione pari a 45,8. Il dato è peggiore rispetto alle attese del mercato a 45,3 punti. Milano, Finanza.com [/FONT]
 
Siamo a 495 sul decennale, molto meglio sui tassi fino a 3 anni. Però non mi piace molto la situazione odierna. Immagino che BcE stia comprando con discrezione i periferici e che anche le banche italiane ricevano sollecitazioni a sostenere le aste, specie a breve. Ma con tutto ciò siamo ancora vicini a 500.
In più temo problemi internazionali tipo Turchia e India .. forse serviranno a far riconsiderare l'euro come moneta forte. Per questo vedo ancora instabilità nel brevissimo periodo.

Quanto alle prospettive ritengo che, in fondo, siamo l'area economica più importante al mondo sotto vari profili; pur con tante difficoltà, le misure adottate (equilibri di bilancio statale degli stati membri, politica fiscale comune, rafforzamento dei patrimoni delle banche, rifinanziamenti BCE) migliorano di molto la forza di fondo dell'area Euro.
Bisogna che i mercati se ne accorgano presto!
 
Inflazione di fondo stabile al 2,4%

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 04 gen - L'inflazione di
fondo, calcolata al netto dei beni energetici e degli
alimentari freschi, e' stabile al 2,4%. Al netto dei soli
beni energetici, il tasso di crescita tendenziale
dell'indice dei prezzi al consumo scende al 2,3% dal 2,4% di
novembre. L'Istat osserva che "la stabilizzazione
dell'inflazione deriva dalla lieve riduzione del tasso di
crescita tendenziale dei prezzi dei beni (+3,9% dal +4% di
novembre) compensata dall'aumento di quello dei servizi
(+2,5% dal +2,4%). Come conseguenza di questi andamenti, il
differenziale inflazionistico tra beni e servizi diminuisce
di due decimi di punto rispetto a novembre. Nel mese di
dicembre, illustrano i tecnici dell'Istat, si rilevano tassi
tendenziali di crescita dei prezzi di consumo stabili, o in
lieve rallentamento, per quasi tutte le tipologie di beni e
servizi. Da un punto di vista settoriale, i due piu'
importanti effetti di sostegno di dinamica alla domanda
generale derivano dagli aumenti su base mensile dei Beni
energetici non regolamentati (+2,9%) e dei Servizi relativi
ai trasporti (+1,6%).
 
[FONT=courier new,courier,mono][SIZE=-1]Italia: Istat, nel 2011 inflazione media annua pari al 2,8%[/SIZE][/FONT][FONT=courier new,courier,mono]Nel mese di dicembre, secondo le stime preliminari diffuse dall'Istat, l'indice nazionale dei prezzi al consumo perl'intera collettività, comprensivo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,4% rispetto al mese precedente e del 3,3% neiconfronti dello stesso mese dell'anno precedente, in linea conil valore registrato a novembre. Il tasso di inflazione medio annuo per il 2011, sulla base delle stime preliminari, è pari al 2,8%, in sensibile accelerazione rispetto all'1,5% registrato per il 2010. A dicembre l'inflazione di fondo,calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, è stabile al 2,4%. Al netto dei soli beni energetici,il tasso di crescita tendenziale dell'indice dei prezzi al consumo scende al 2,3% dal 2,4% di novembre. La nota dell'Istat rimarca come la stabilizzazione dell'inflazione ai medesimi livelli del mese precedente deriva dalla lieve riduzione del tasso di crescita tendenziale dei prezzi dei beni(+3,9%, dal +4,0% di novembre), compensata dall'aumento di quello dei servizi (+2,5%, dal +2,4% del mese precedente). Nel mese di dicembre, si rilevano tassi tendenziali di crescita dei prezzi al consumo stabili, o in lieve rallentamento, per quasi tutte le tipologie di beni e servizi. Da un punto di vista settoriale, i due più importanti effetti di sostegno alla dinamica dell'indice generale derivano dagli aumenti su base mensile dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati(+2,9%) e dei Servizi relativi ai trasporti (+1,6%). Milano,Finanza.com [/FONT]
 
Ultima modifica:
[FONT=courier new,courier,mono]Stima a +2,2% la crescita del Pil tedesco nel 2013(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Berlino, 04 gen - La ripresa dell'economia tedesca nel 2012 "si interrompera' solo per breve tempo" e gia' a meta' 2012 l'economia riprendera' a crescere sensibilmente. Cosi' il capo della congiuntura dell'istituto tedesco di ricerca economica Diw, Ferdinand Fichtner, per il quale il Pil tedesco dovrebbe lievemente contrarsi a inizio 2012, mentre nell'intero anno in corso e'atteso un progresso dello 0,6%. "Grazie comunque a una ripresa della crescita che iniziera' in estate prevediamo per il 2013 una crescita del Pil pari al 2,2%", afferma Fichtner, per il quale "questo risultato sara' comunque possibile se la politica riuscira' ad affrontare in modo convincente la crisi di Eurolandia nei prossimi mesi".[/FONT]
 

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