Su le uscite: consumi intermedi, interessi e investimenti
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 09 gen - Il dato
comunicato da Istat incorpora revisioni al ribasso del
rapporto deficit/Pil di 0,3 punti percentuali per il primo
trimestre e 0,4 punti per il secondo.
Nel terzo trimestre, il saldo primario e' risultato positivo
e pari a 11,548 miliardi. Il saldo corrente e' stato pari a
3,542 miliardi (-289 milioni nel corrispondente trimestre
2011), con un'incidenza positiva sul Pil dello 0,9%.
Nel terzo trimestre, le uscite totali sono aumentate,
dell'1,5% tendenziale, la loro incidenza sul Pil e' del 47,5%
(46,1% nel corrispondente trimestre 2011). Le uscite
correnti sono aumentate dell'1,3% e quelle in conto capitale
del 4,9%. Al netto della spesa per interessi (+8,2%) le
uscite sono cresciute dello 0,5%. Nei nove mesi, le uscite
totali sono aumentate dell'1,4%, risultando pari al 48,5%
del Pil (47,4% nel 2011). L'aumento delle uscite correnti si
deve a una riduzione dell'1,6% dei redditi da lavoro
dipendente (per il blocco delle procedure contrattuali) e da
aumenti del 2,2% dei consumi intermedi, del 2,3% delle
prestazioni sociali in denaro e dell'8,2% degli interessi
passivi; le altre uscite correnti sono diminuite del 3,1%.
Tra le uscite in conto capitale, gli investimenti fissi
lordi aumentano dell'11,8% dopo la flessione dei primi due
trimestri; le altre uscite in conto capitale diminuiscono
del 6,9%.