Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato IV° (Gennaio 2012 - Dicembre 2012)

Buongiorno.

Posto questo articolo di Cobraf.com non per chi sa ma, per chi non sa.
Lo giudico molto importante per capire in che c...o di sistema siamo entrati:




05 Maggio 2012 02:32argomento: cabale di potere, clan, illuminati, ebrei, massoni, Economia Globale, Globalizzazione
Come fai a leggere notizie economiche tutta la settimana da anni e non capirne ancora il senso ? I tuoi discorsi valgono meno di zero, dico meno perchè creano confusione e distolgono dall'essenziale citando fatti marginali (come quelli del 96% dei media e degli esperti oggi per cui non avresti colpa, salvo che su questo sito ti viene invece spiegata la vera trama). *** , siamo nell'era della Globalizzazione economica e del mercato finanziario, i governi fanno quello che gli dettano da Bruxelles o dai mercati di Londra e New York e tu pensi che la colpa è del sindaco leghista o di ForzaItalia ?

1) L'Italia era governata da politici abbastanza incompetenti, corrotti, ignoranti e incapaci anche negli anni '70 e '80, ma non era in una DEPRESSIONE economica. E' difficile sostenere che la generazione di politici pre-Mani Pulite era migliore di questa, ma l'economia e il reddito medio non si riducevano e non c'era disoccupazione giovanlie cronica. Oggi la produzione industriale italiana è un -20% rispetto al livello del 2007 e questo non è successo nemmeno negli anni '30. Ancora qualche mese di questa situazione e la catena dei fallimenti travolgerà l'industria mezza industria. Non è mai successo prima CHE UNA GENERAZIONE IN MEDIA AVESSE UN REDDITO PIU' BASSO DI QUELLA CHE LA PRECEDEVA, non è mai successo dal 1600 credo. L'Italia ha sofferto una Depressione negli anni '30, ma se guardi i numeri era meno peggio di quella attuale e la situazione si sta avvitando proprio ora

2) La povertà in America è oggi peggiore che in Italia e sicuramente peggiore che nel nord-europa e anche in Francia, sicuramente è peggiore che nel nord-italia. Se esci da Manhattan e guidi verso l'aereporto JFK passando il Ponte di Brooklyn direi che per circa un ora buona vedi solo gente povera, in case sgarrupate come fossero in Calabria, ma meno allegro. In media negli Stati Uniti per i lavoratori dipendenti maschi ad esempio il reddito medi è calato dal 1970 ad oggi del -25%, di un quarto ! Questo non è successo in Italia. E la concentrazione della ricchezza in America è diventata grottesca, le ville da 100 milioni si sprecano, come gli appartamenti da 20 milioni, ci sono ora Club a NY per il relax dei ricchi dove il personale viene addestrato per imparare a servire individualmente ogni cliente memorizzando tutti i suoi gusti in modo da anticipare cosa possa volere nel momento che entra. Nel frattempo la disoccupazione in America è diventata un fatto cronico, dal 12 al 15% della popolazione che vorrebbe lavorare è disoccupata e i sussidi dopo qualche mese finiscono. Gli Stati Uniti oggi assomigliano molto al Brasile o Messico come struttura sociale, solo che partono ancora da una base media più elevata di reddito grazie ai progressi fatti nei due secoli precedenti

Da almeno 20 anni i benefici della tecnologia che continua a creare meraviglie non vanno più alla maggioranza della popolazione occidentale come era invece stato per i due secoli precedenti (con interruzioni dovute alle guerre e alla Depressione degli anni'30)

Si potrebbe andare avanti con esempi dopo esempi scrivendo un libro intero e poi scritto quello un altro e un altro ancora, ma è OVVIO CHE C'è UN MECCANISMO FINANZIARIO GLOBALE che deprime le condizioni della vita della maggioranza delle popolazione occidentali, nonostante la ricchezza creata dalla tecnologia, a beneficio di UN ELITE GLOBALE COSMOPOLITA. Si può discutere se questo deterioramento delle condizioni di vita della maggioranza sia iniziato a fine anni '90 o a fine anni '80, ma bisogna essere ciechi per non vedere che da una generazione almeno è solo un elite molto ristretta che riceve tutti gli incrementi di reddito che la tecnologia permette

Per aiutarti che sei zuccone rimetto una tabella che mostra che a partire dai primi anni '90 il 20-22% della spesa pubblica italiana e un 11-12% del reddito nazionale veniva inghiottita dagli interessi sul debito pubblico. E il peso di questi interessi era diventato il fattore dominante della politica economica. Te lo spiego ancora per la centesima volta che chissà che sia la volta buona e ci arrivi che poi stappiamo una bottiglia. Tu consumi un 10% e rotti del reddito nazionale, ogni anno, a pagare interessi sui bonds che emette lo stato per finanziarsi anche se NON C'E' MOTIVO DI FARLO, PERCHE' LO STATO SI PUO FINANZIARE EMETTENDO MONETA, CHE NON PAGA INTERESSI. Ma negli anni '80 passano una legge che vieta di farlo.

E oggi hai un governo NON eletto che impone un austerità feroce tassando tutto quello che si muove e spingendo l'economia in Depressione con fallimenti a catena, solo per garantire ai creditori che gli si paghino gli interessi sui bonds dello stato. Ma questi creditori sono per metà all'estero e così quelli dei bonds delle banche e tutto il meccanismo gira intorno ai "Mercati Finanziari Globali", cioè è centrato all'estero. Il premier italiano come quello spagnolo o irlandese o francese presenta leggi e decreti per tenere a bada la "spread", difendere il "rating" e convincere i mercati finanziari a non sparare sul debito italiano.

Ovviamente non c'è solo la moneta e il debito, c'è la globalizzazione per cui le merci cinesi rimpiazzano quelle italiane IN ITALIA, la delocalizzazione all'estero delle aziende ed immigrazione indiscriminata... ma il peso del debito e l'austerità che comporta sono ora la spina nel fianco

Ma, lo ripeto perchè sento che ti ho già perso per strada, la moneta per finanziarsi, a differenza di una ditta o di una famiglia, lo stato la crea lui, è un suo monopolio e non gli costa niente emetterla, mentre invece emettere un bond gli costa anche un 6% e c'erano anni che costava un 10% l'anno. E se non ripaghi un debito ad un costo medio come tassi di interesse del 10% annuo in 8 anni il tuo debito raddoppia e al 5% raddoppia in 18 anni. Ma è assurdo che lo Stato prenda a prestito LA SUA MONETA al 5% o 8% di interesse all'anno, LA MONETA CHE LUI STESSO EMETTE e paghi interessi su un debito che a sua volta è costituito (dopo 30 anni circa) solo di interessi cumulati...

(quando imparerai l'inglese senti le stesse cose espresse meglio da Randall Wray l'allievo di Minsky che quando ha pubblicato il suo libro per spiegare cosa fosse veramente la moneta moderna e il suo mentore universitario gli ha detto "il tuo libro tratta della moneta, il soggetto più terribile che esista e spaventerà chi lo legge, non posso scrivere una prefazione"

Clicca sull'immagine per ingrandirla
Qui c'è la tabella:Cobraf.com

Certo che Camaleonte stiamo entrando in UE in una spirale di populismo che fa paura :-?
In Francia il prossimo presidente si dovrà ricordare del 20% della Le Pen, in Grecia addirittura i neo Nazisti potrebbero entrare in Parlamento, ci sono i Pirati in Germania (di cui non conosco molto e sarebbe bello capire chi sono e che peso hanno), i Grillini in Italia..................

Situazioni un pò da paura non credi ?
 
Certo che Camaleonte stiamo entrando in UE in una spirale di populismo che fa paura :-?
In Francia il prossimo presidente si dovrà ricordare del 20% della Le Pen, in Grecia addirittura i neo Nazisti potrebbero entrare in Parlamento, ci sono i Pirati in Germania (di cui non conosco molto e sarebbe bello capire chi sono e che peso hanno), i Grillini in Italia..................

Situazioni un pò da paura non credi ?

ogni sessantanni si faceva una guerra penso che siamo molto in ritardo.
 
Certo che Camaleonte stiamo entrando in UE in una spirale di populismo che fa paura :-?
In Francia il prossimo presidente si dovrà ricordare del 20% della Le Pen, in Grecia addirittura i neo Nazisti potrebbero entrare in Parlamento, ci sono i Pirati in Germania (di cui non conosco molto e sarebbe bello capire chi sono e che peso hanno), i Grillini in Italia..................

Situazioni un pò da paura non credi ?

caro amico ancora non hai visto niente il bello deve venire , tutti dicono ripresa a meta' del 2012 solo barzellette
ci sono banche in italia che il loro capitale si e' ridotto un lumicino , pronte a saltare perche ogni azienda che chiude e' un pacco alla banca denaro che la banca non avra' mai indietro , ci sono in italia almeno 3 istituti bancari alla frutta default se draghi non stampa al piu' presto e' la bce non diventa banca centrale e' la fine, non mi giudicate se dico questo ma e' la purissima verita' .
ti ricordo che domenica su report se sei sano di cuore ne diranno delle belle
ciao e buona domenica
ha dimenticavo io lavoro in banca e' non mi sono mai sentito precario, oggi si!!! se continua cosi la situazione le banche ci manderanno tutti a casa.
voglio vedere con tre figli a carico e' una moglie come devo fare , comunque mi prendo il presente perche il futuro non da certezze
 
Ultima modifica:
Beppe Grillo a Palermo "Cosa nostra non strangola le vittime, la politica sì". Le vedove di mafia si infuriano. Parla come un mafioso?

Beppe Grillo la politica strangola, Cosa nostra no. Parla come un mafioso?
La mafia non ha mai strangolato il proprio cliente, qui siamo in una mafia che ha preso un'altra dimenzione, strangola la vittima.
Le vedove di mafia si infuriano
 

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Beppe Grillo a Palermo "Cosa nostra non strangola le vittime, la politica sì". Le vedove di mafia si infuriano. Parla come un mafioso?

Beppe Grillo la politica strangola, Cosa nostra no. Parla come un mafioso?
La mafia non ha mai strangolato il proprio cliente, qui siamo in una mafia che ha preso un'altra dimenzione, strangola la vittima.
Le vedove di mafia si infuriano

Grillo per l'Italia oggi, è al momento giusto nel posto giusto, ma per me resta la persona sbagliata.
E' facile sparare sulla nostra situazione, ma oggi chi se la passa bene??:-?
Socialmente non credo che siano molti gli Stati in cui si viva bene, tutti hanno i loro problemi e ognuno ha la propria cassa di risonanza all'interno del proprio territorio.
La politica per me è una conquista democratica, la pessima politica (quella che abbiamo noi oggi) è una evoluzione causata dalla coscienza della gente; non mi piace nascondermi dietro un filo d'erba, la situazione Italiana è ciò che ci siamo creati negli anni, la corruzione gli scontrini fiscali non emessi, gli statali inetti sono un nostro modo di essere di vivere all'Italiana, i nodi sono venuti al pettine e adesso giù a piangere:sad:
Patetici e mai patriottici, questo siamo e non so se mai cambieremo.
Purtroppo...........................:rolleyes:
 
Non è facile fare trading!

:ciao: Tratto da qui: Trading e tradership | IntermarketAndMore.

Un articolo che mi è sembrato interessante per una tranquilla lettura di fine settimana:

""Innanzitutto inutile pensare di far soldi col trading con un approccio casuale e istintivo. Occorre invece metodo, strategie, tecnica, obiettivi e una condizione psicologica idonea. Un buon trader non è colui che fa il colpaccio azzeccando un trend importante ma è colui che guadagna sempre e con regolarità.
Metodo e non improvvisazione
Non ci si improvvisa trader e nemmeno si nasce trader: invece lo si diventa, con lo studio, la passione, l’esperienza, il continuo aggiornamento, e soprattutto con la definizione e rispetto di proprie regole operative e comportamentali che il trader deve assolutamente darsi. Il trading è fortemente condizionato dalla psicologia individuale per cui il controllo dell’emotività e l’autodisciplina sono fondamentali per essere un buon trader.
Chi svolge un lavoro continuativo di altra natura non potrà mai diventare un buon trader perché occorre dedicare del tempo, tanto tempo… Sicuramente si può fare trading anche con poco tempo a disposizione e con poca applicazione, ma non si potrà guadagnare sempre e con regolarità. Il trading non è pura scommessa; al tavolo della roulette ci si può sedere senza aver studiato, il trading invece non può essere preso così alla leggera. Trading significa speculare ma senza danneggiare il prossimo, si può danneggiare solo se stessi, il trader non è un malfattore.
Il trading è a tutti gli effetti un’attività intellettuale, è un lavoro vero impegnativo e stressante; consiste nell’individuare quegli strumenti finanziari che in un dato momento è meglio comprare o vendere al fine di ottenere un profitto lucrando sulla differenza fra prezzo di acquisto e vendita. Il lucrare sulla differenza non è un atto ignobile come non sono ignobili le transazioni commerciali.

Controllo del rischio
Un buon trader valuta il mercato, costruisce una strategia e prima di operare vuole aver individuato una condizione di mercato che gli offre il massimo delle probabilità per ottenere un guadagno (cioè azzeccare il trend).
Il buon trader sa che deve valutare il rischio che si prende, quindi lo definisce, lo quantifica e mette in atto le tecniche per gestirlo quando serve. Ecco perchè tutti i trade che vengono qui proposti sono accompagnati da un razionale, da una stima del rischio e da un piano per proteggere le posizioni aperte.
Un buon trader sa che una previsione di borsa è solo una stima o meglio un’ipotesi e quindi non è una certezza. Nessuno conosce il futuro, tanto meno un trader. E’ per questo che bisogna imparare tante cose e la più importante in assoluto è la gestione del rischio. Comprare un titolo azionario o un etf o un future è molto facile, il difficile viene quando si dovrebbe venderlo in perdita. E perchè si dovrebbe venderlo in perdita?

Psicologia della perdita e regole
Ci sono due ottime ragioni per chiudere una posizione in perdita:
- primo, perchè se andiamo in perdita è evidente che siamo dalla parte sbagliata del trend (e allora è meglio chiedersi quali sono le basi logico-razionali che ci inducono a mantenere una posizione in perdita prolungata e/o progressiva)
- secondo, per impedire che una perdita piccola diventi grossa (money management, cioè gestione del rischio)
Queste sono due semplici regole ma basilari – riconoscere che si è dalla parte sbagliata e tagliare le perdite – che però vengono quasi sempre disattese da chi si improvvisa trader o investitore. E chi non conosce o non sa rispettare queste regole non sta facendo trading ma scommessa d’azzardo: lui, l’improvvisato, spera che il mercato sia benevolo e ritorni a correre nella direzione “giusta”. Questo è il “trading della speranza” e noi facciamo di tutto per contrastarlo.
Purtroppo la psicologia individuale gioca un ruolo determinante nelle scelte operative e quindi condiziona i risultati. Non si vende in perdita perchè si spera che la fortuna torni a favorirci ma soprattutto non si vende perchè sarebbe come ammettere di aver sbagliato e non si saprebbe nemmeno reagire per recuperare la perdita.
Questa mentalità è assolutamente deleteria, il trading non lo si approccia così. Il trading della speranza lo si sconfigge con regole e comportamenti disciplinati, ci vuole “
tradership”.
Per fare un buon trading occorre rimuovere timori e insicurezze; prima ancora di capire cosa è una divergenza negativa sul MACD occorre accertarsi che non ci siano divergenze psico-attitudinali in noi stessi. Prima di conoscere le previsioni degli esperti occorre conoscere se stessi.
Vivere con frustrazione la chiusura in perdita di una posizione significa non aver capito che la gestione del rischio è fattore di sopravvivenza e che per sopravvivere occorre tagliare le perdite. Raggiunta questa consapevolezza allora ci si può anche dedicare alla scoperta delle tecniche di gestione del rischio partendo dalla dibattutissima questione sul dove mettere lo stop loss.

Guadagni e perdite, guerra e battaglie
Un sano approccio al trading deve contemplare che la chiusura in perdita del 60% delle posizioni è un ottimo risultato; quindi è meglio darsi un obiettivo più realistico: 80% all‘inizio e 70% quando si è capito come funziona lo stop loss. Non è un controsenso se ragioniamo con la metafora che ciò conta è vincere la guerra e quindi è possibile perdere qualche battaglia.
Occorre capire che quello che conta è il risultato finale: i guadagni dei trade positivi devono superare le perdite degli altri trade, quindi 8 trade perdenti per un totale di mille euro ben vengano se con gli altri due trade guadagno duemila euro: questa è la mentalità che bisogna acquisire e lo spirito con cui si deve affrontare il trading.
E’ così fondamentale questo comportamento che lo ripetiamo: il buon trader sa limitare le perdite; non si fa travolgere dal mercato, stoppa la posizione perdente per tempo.
E se non si ha tempo per intervenire o tempo per monitorare le posizioni o tempo per studiare se stessi e la materia, allora meglio non fare trading.
Noi internauti della finanza siamo bombardati da banner che ci prospettano il trading part-time è facile e bello, che la signora Maria guadagna un sacco col forex, eccetera. Vi prego e vi scongiuro, non ascoltate le sirene del naufragio.""


Ciao, ciao, Giuseppe
 

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