22/05/2013 11.46
Cina, l'espansione economica segna il passo
L'andamento dell'economia della Cina può condizionare, nel bene e nel male quello dei corsi di azioni, bond e materie prime. Suscita quindi una certa preoccupazione il fatto che siano stati molti i dati macro che di recente hanno fatto dubitare sulla possibilità di proseguimento indisturbato del boom economico del gigante asiatico. Nonostante la massiccia iniezione di liquidità nel mercato interno, nel primo trimestre di quest'anno il Pil è cresciuto del 7,7 % evidenziando un calo rispetto al quarto trimestre del 2012 ed alle attese del mercato, che prevedeva una espansione dell'8 %. Inoltre la produzione industriale è cresciuta dell'8,9 % a marzo, molto meno dell'atteso +10 %. Le esportazioni cinesi sono in difficoltà sia per una diminuzione della domanda estera conseguente alla crisi dell'area euro, sia per la rinnovata concorrenza del Giappone, che sta svalutando aggressivamente lo yen per competere con maggiore successo in quei comparti dove stava perdendo terreno, sia per la decisione di molti produttori di spostare le attività in Vietnam e Cambogia, paesi nei quali il costo del lavoro non aumenta così velocemente come in Cina, dove in 10 anni gli stipendi sono saliti del 20% circa. Gli economisti si interrogano da qualche tempo anche sulla reale portata del fenomeno Cina, da quando il premier Li Keqiang avrebbe rivelato che per misurare la crescita Pechino utilizza, oltre ai cargo che transitano nelle ferrovie ed ai prestiti bancari, anche il livello di consumi dell'elettricità, un dato che le società di pubblica utilità potrebbero gonfiare o manipolare. Lo stesso Li Keqiang vorrebbe rallentare l'aumento del Pil, così come calcolato ora, al 7% per l'anno prossimo, per evitare che l'eccessiva velocità di crescita provochi lo scoppio di una bolla. Il Conference Board statunitense ipotizza un tasso di crescita per la Cina del 3,7% nel periodo tra il 2019 e il 2025, dato condiviso anche da Michael Pettis, dell'Università di Pechino, secondo il quale nel prossimo decennio il prodotto interno lordo cinese rallenterà fino a raggiungere un valore compreso tra il 3% ed il 4%.
(AM)
(FTA Online News)