Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato "volume V" (Gennaio 2013 - Dicembre 2013)

Che non sia il caso di passare sia pure molto gradualmente al variabile tipo Cct?


Non credo a un Euribor al 4% nel breve periodo, come non credo che il Bot possa rendere il 4% sempre nel breve o anche medio periodo. Resto fermo dove sono col 37 e che si divertano pure a speculare i somministratori di panico. Fino a quando in Europa la disoccupazione è al 12% non credo a un rialzo repentino dei tassi.
 
Buongiorno.
112.42 è una resisitenza molto importante e 112.08 è un supporto importante.
Da qui si potra capire meglio la direzione, secondo me.
 
Capitale privato sta tornando nell'economia (Il Sole 24 Ore
Radiocor) - Milano, 23 ago - I piu' recenti dati macroeconomici
sembrano supportare lo scenario di un cambio di direzione per
l'economia italiana e dunque avvicinare il momento dell'uscita
dalla recessione. E' quanto scrivono gli analisti di Credit
Suisse in un rapporto sulle economie "periferiche"
dell'Eurozona diffuso oggi. "Il pil italiano - si legge nel
Monitor - e' calato nel secondo trimestre dello 0,2% rispetto
ai tre mesi prima contro il ribasso dello 0,6% calcolato nei
primi tre mesi dell'anno. Questo sostiene la nostra convinzione
che il trend di fondo dell'economia in Italia sta cambiando ed
e' corroborato sia dai dati che dal miglior ambiente macro a
livello europeo". Credit Suisse cita in particolare il Pmi
manifatturiero, salito per la prima volta sopra quota 50
(quindi in territorio di crescita) dal luglio 2011 e la ripresa
della fiducia dei consumatori sebbene questo indicatore "debba
essere interpretato alla luce delle modifiche nella
metodologia. Nel complesso crediamo tuttavia che testimoni di
un miglioramento reale". Secondo l'istituto elvetico sono in
miglioramento anche gli squilibri esterni come testimoniato dal
fatto che sia il saldo destagionalizzato delle partite correnti
che il saldo commerciale sono ora in surplus. "In aggiunta le
passivita' nette Target 2 si stanno riducendo a un ritmo di
circa 10 miliardi di euro al mese, a indicare che il capitale
privato sta tornando nell'economia". Credit Suisse ritiene
infine che le finanze pubbliche siano "ampiamente in linea con
le previsioni" sebbene sia possibile un leggero sforamento
rispetto agli obiettivi. "Quando si escludono i fattori
straordinari, e in particolare i pagamenti effettuati a favore
dell'Esm e dell'Efsf, i dati fino a luglio puntano secondo le
nostre stime a "un lieve sforamento del deficit. Mentre le
stime ufficiali sono per un deficit al 2,9% quest'anno contro
il 3% del 2012, riteniamo che un lieve sforamento sia ancora
possibile".
 

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