Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato "volume V" (Gennaio 2013 - Dicembre 2013) (19 lettori)

pxfour

Forumer storico
In effetti hai ragione...
La cosa che mi rattrista e' che la compagna elettorale italiana sembra ruotare sull'IMU che è' solo una tassa.
Mentre vi sono argomenti fondamentali come energia, educazione, politica industriale,lavoro ecc., che ritengo molto più' importanti, ma che vengono solo sfiorati.


Non preoccuparti adesso; presto i mercati ci ricondurranno sulla retta via...
 

ottimista 2011

forza magico torino
Elezioni 2013, Barnard: "Votare? Inutile ha deciso tutto Bruxelles". Nessun governo potrà sottrarsi alle imposizione della Ue? Vie d'uscita?

La data delle elezioni 2013 è sempre più vicina e mentre i candidati fanno a gara per presenziare in tv per esporre i loro programmi ed accaparrarsi i voti degli elettori c'è qualcuno che invece cerca di mettere in guardia l'elettorato. Su Libreidee Paolo Barnard scrive "Votare? Non abbiamo scampo: ha già deciso tutto Bruxelles".

Secondo lui "Nessuno degli uomini o delle donne che oggi si azzuffano nelle liste elettorali, premier o parlamentari, vi potrà governare nei prossimi 5 anni. Inutile votare ‘sti politici, inutile leggerne i programmi, guardare i dibattiti tv. Sono figure virtuali, impotenti al 99,9%" e tutto perchè chiunque andrà al governo "Eseguirà solo ordini impartiti da tecnocrati europei, dai Trattati europei e dai mercati finanziari". Tutti invocano la Costituzione italiana ma nella realtà è dal 1991 che essa è sottomessa alla legge europea e il Trattato di Lisbona stabilisce che la Costituzione europea si pone al di sopra delle Costituzioni nazionali, delegando alla Corte Europea di Giustizia la risoluzione dei conflitti.

Lo stato italiano ha perso ogni forma di sovranità in quanto "Il governo italiano non ha più alcuna sovranità nelle politiche economiche, di bilancio e sociali" ed avendo firmato i trattati europei è sottoposto a vincoli molto rigidi uno su tutti il vincolo del pareggio in bilanco inserito in Costituzione. "Significa che il governo deve spendere 100 e tassarci 100, lasciando a noi cittadini e imprese esattamente zero denaro" come spiega chiaramente Barnard.

Perchè nessun leader spiega chiaramente questa cosa? Perchè in tanti puntano sul taglio della spesa pubblica ma non spiegano quali conseguenze avrebbe ciò per noi? Vincerà dunque l'astensionismo?
 

nestore

Nuovo forumer
Sciagurata vicenda MPS

Buona serata a tutti,
e come non ce ne fosse bisogno incollo qui un articolo che mi ha colpito, ripreso da una intervista televisiva fatta ieri al presidente dei consiglieri della regione Toscana Alberto Monaci (Sienese Doc in quota all'area PD) riguardo alla sciagurata faccenda dell'MPS, essendo stato egli stsso dipendente di questa banca con incarichi dirigenziali per ben 32 anni quindi conoscendo bene la cosa:


"La Fondazione Mps non esisterà più. Con l'intervento su Antonveneta la Fondazione è stata prosciugata e si è messa la corda al collo. Questa è stata la madre di tutti i disastri".

Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale toscano Alberto Monaci, intervenendo in diretta alla trasmissione 'Metropolis' condotta da Daniele Magrini su Toscana Tv. Il peso della Fondazione Mps, ha sottolineato, "da oltre il 50% si ridurrà al 6-7%. Perché la Fondazione non mette in discussione l'acquisizione di Antonveneta? Lo può fare" ma invece "é silente".

Monaci si è detto dubbioso che la Fondazione Mps in futuro resti comunque a Siena. "Invece di fare proclami - ha aggiunto - sul fatto che la Fondazione resterà a Siena, anche il sindaco Ceccuzzi intervenga e metta in discussione il percorso intrapreso.

Anche ai grandi sostenitori che parlano da fuori Siena vorrei dire che non è questo il modo di fare rinnovamento, a cominciare da Massimo D'Alema".

Per Monaci, al momento dell'acquisto di Antonveneta, "la Fondazione Mps era fuori norma rispetto alle legge Ciampi. Questo vuol dire che erano lì illegittimamente e che quindi gli atti compiuti devono essere considerati non validi".

Secondo il presidente del Consiglio toscano quella di Antonveneta non sarebbe comunque l'unica vicenda del genere nella storia di Mps, perché "anche la Banca 121 è stata pagata sei-sette volte" e su questi temi si è detto pronto a fare un confronto in trasmissione anche con Massimo D'Alema.

"Oggi si danno 3,9 miliardi dell'Imu a Mps, e io vorrei sapere chi è il garante del fatto che questi soldi non siano un bel premio verso un possibile acquirente, che a costo praticamente zero rilevi questo importante gruppo bancario. Questi sono soldi della comunità e nessuno lo dice" e "oggi con un miliardo di euro uno può presentarsi e può diventare il padrone di Mps". Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale toscano, senese, Alberto Monaci.

Al Ministro Grilli, ha detto ancora, "vorrei chiedere se ci garantisce che questi soldi non vadano in fumo o che non siano appetibili per qualche investitore che magari è già pronto".

Monaci ha poi spiegato ancora che "alla nostra componente politica del Pd vogliono far pagare di aver detto che Profumo non era la persona adatta in questo momento.

Profumo sembrava essere il grande banchiere venuto a chiudere tutte le partite. Però i 4 miliardi glieli ha dati il popolo italiano senza alcuna garanzia. Il rischio - ha concluso - è di chiudere tutte le vicende e che si metta la banca sul mercato. Bisogna rivalersi verso chi ha venduto in questa maniera".

"La vicenda Mps è estremamente complessa, è fatta di tante deviazioni, ma non si vuole arrivare alla verità. Anche i miei compagni senesi e non, compreso Massimo D'Alema, insistono nel dire che tutto va bene, che nessuno sa niente, e che non erano parte integrante di queste vicende. Vicende che non si sono consumate tutte a Siena". Ha proseguito il presidente del Consiglio regionale toscano.

Monaci nei giorni scorsi è stato ascoltato dai magistrati che conducono l'inchiesta su Mps, in qualità di persona informata dei fatti. "Si continua con questo modo di essere, in cui alcuni ruoli dello Stato centrale non fanno giustizia. E non ci fanno arrivare a trovare, non dico i responsabili, ma le dinamiche che hanno portato a questa situazione. Non capisco poi tutta questa acredine verso i senesi".

Monaci ha ricordato di aver lavorato presso il Monte dei Paschi per 32 anni. "Poi - ha spiegato - per 5 anni sono stato espunto perché evidentemente davo noia, e pur di non avermi intorno i miei interlocutori di Siena mi hanno obbligato a fare il parlamentare, cosa che non era nei miei progetti".





Fonte: ANSA
 
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camaleonte

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(ASCA-AFP) - Mosca, 16 feb - La crescita globale ''resta debole'' e permangono ''rischi importanti''. E' quanto si legge nel comunicato finale del G20. Gli impegni sono quelli ''di evitare svalutazioni competitive'' e di non ''fissare i tassi di cambio avendo come fine la competitivita''. I Grandi intendono cosi' ''muoversi verso un sistema di tassi di cambi determinato dal mercato'' che rifletta i fondamentali dell'economia per evitare anche ''movimenti disordinati che hanno un effetto negativo sulla stabilita' finanziaria ed economica''. Infine la promessa di ''resistere a ogni forma di protezionismo e mantenere i mercati aperti''.
Per ulteriori informazioni visita il sito di ASCA
 

blackmac

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Il Papa e la battaglia persa contro i misteri dello Ior | Linkiesta.it

Aggiornamento 13.30. Il nuovo presidente dello Ior è l’avvocato tedesco Ernst von Freyberg. «La Commissione Cardinalizia di Vigilanza dell'Istituto per le Opere di Religione (I.O.R.) - si legge in una nota della Sante Sede - ha provveduto alla nomina, a norma degli Statuti, del nuovo Presidente del Consiglio di Sovrintendenza nella persona dell'Avv. Ernst von Freyberg. Gli altri quattro Membri del
Consiglio di Sovrintendenza mantengono il loro incarico». Von Freyberg è un avvocato d’affari e consulente finanziario ed è cavaliere del Sovrano Militare Ordine di Malta. «Il Santo Padre che ha seguito da vicino l'intero processo di selezione e di scelta del nuovo Presidente del Consiglio di Sovrintendenza dell'I.O.R., ha espresso il Suo pieno consenso alla decisione della Commissione Cardinalizia», conclude la nota. A questo punto è plausibile che ci sarà un avvicendamento anche nella commissione cardinalizia.
 

Baro

Umile contadino
Che il Sole fosse alle soglie per diventare un giornalaccio dopo questo articolo non ho più dubbi...questo Fabbrini chissà chi è e cosa fa...è un articolo a dir poco ambiguo con un'alea di sufficienza che mi fa a dir poco sobbalzare.
Ma cosa vuol dire che il populismo porta con sè l'ignoranza dei problemi e l'incapacità di risolverli? Se non va bene la tecnocrazia, non vanno bene i politici di professione, non va bene il populismo...chi va bene? Non si può sparare così nel mucchio tanto per vendere qualche copia in più. E poi cosa significa che il 40% del popolo sarebbe su posizioni antieuropee? Dubito sia vero, ma anche se lo fosse noi rimaniamo un popolo molto europeista e se una fetta di popolazione è diventata critica verso l'unione europea non è per ciecità o ignoranza o populismo ma è perchè la gente si informa e verifica le porcate fatte in Europa...Se l'Europa è far comandare la Germania perchè è il Paese con l'economia più forte allora io sono antieuropeo, se l'europa significa depredare bondholders di titoli greci facendo dell'insider trading e calpestando i basilari principi di uguaglianza allora io sono antieuropeo, se l'europa è applicare la tobintax anche alle transazioni di titoli di stato allora io sono antieuropeo, se l'europa non capisce che una ricetta unica per rimettere a posto i conti non funziona in tutti i Paesi in modo uguale allora io sono antieuropeo, se l'europa paga i propri parlamentari in maniera differente con disparità fino a quindici volte allora io sono antieuropeo, se l'europa si lascia condizionare in maniera prona dalle agenzie di rating senza muoversi a farne una propria allora io sono antieuropeo, se la Bce gli si vieta di fare veramente da banca centrale stile Fed per far comodo ai crucchi allora io sono antieuropeo, se non si picchiano i pugni sul tavolo per controbilanciare lo strapotere tedesco in maniera vigorosa allora io sono antieuropeo...ecc ecc
In parole povere non esiste una governance meglio di un'altra o una categoria di classe dirigente meglio di un'altra...esiste il modo di fare politica solo per risolvere problemi e per cercare di dare benessere alle persone, non abbiamo bisogno di eroi, non abbiamo bisogno di gente con 5 lauree e 10 master, non abbiamo bisogno di ricette altisonanti. Reagan insegna...da attore di medio/basso calibro è diventato un Presidente Usa che ha saputo accompagnare e indirizzare un periodo degli States di grande espansione, sviluppo e benessere .
 

blackmac

Forumer storico
La passione americana di Napolitano - Formiche


Significati e obiettivi della visita del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, negli Stati Uniti analizzata e spiegata da Paolo Magri, direttore dell'Istituto per gli studi di politica internazionale (Ispi)
Dopo anni di presunto raffreddamento, le porte della Blair House, la storica ‘dependance’ dei presidenti americani sulla centralissima Pennsylvania Avenue, si aprono di nuovo. Questa volta per ospitare il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in visita ufficiale di commiato a Washington da ieri sera fino a sabato mattina. Un caso inusuale, vista la vicinanza della fine del mandato del capo di Stato italiano, ma anche una prova del rispetto del quale gode all’estero Napolitano, il primo dirigente del partito comunista ad avere ricevuto il visto nel 1978.
In un’intervista con Formiche.net, Paolo Magri, direttore dell’Istituto per gli studi di politica internazionale (Ispi), spiega il perché di questa stima e come l’Italia è tornata al centro dell’interesse (nel bene e nel male) degli Stati Uniti.
Siamo quasi alla fine del mandato del presidente Giorgio Napolitano, com’è il bilancio generale e qual è stato il suo ruolo in un momento di particolare difficoltà per l’immagine dell’Italia all’estero?
Napolitano gode negli Usa, come in altri Paesi, di un’alta stima. Questa è la terza visita negli Stati Uniti. Ed è molto significativo perché Napolitano è stato il primo dirigente del Pci ad ottenere un visto per gli Stati Uniti e, come aveva ricordato proprio il presidente, Kissinger lo aveva nominato ‘il suo comunista preferito’. Questa visita ha un forte valore simbolico e non è usuale visto che Napolitano è in uscita. Ma c’è grande stima e rispetto nei suoi confronti.
Come sono le relazioni tra i due Paesi in questo momento?
I rapporti tra gli Stati Uniti e l’Italia sono privi di tensioni significative. In ambito economico non esprimono però tutte le possibili potenzialità. Come sottolineano da tempo gli ambasciatori americani succedutisi in Italia, i tempi lunghi della nostra giustizia civile e del settore pubblico scoraggiano infatti gli investitori americani.
Quali sono le prospettive dei rapporti dopo le elezioni italiane?
Negli ultimi anni l’Italia è tornata al centro dell’attenzione negli Stati Uniti. C’era una particolare attenzione per l’Europa perché il presidente Obama temeva una crisi europea durante la sua difficile campagna elettorale. Ora Obama è stato rieletto ma ha ancora bisogno – oltre all’Asia – dell’Europa. L’Italia ritorna al centro, assieme alla Germania che voterà in autunno. Le elezioni nei duePpaesi influenzeranno le politiche economiche dell’eurozona ed è pensabile che Obama auspichi un indebolimento della linea del rigore sinora prevalsa. I segnali sono evidenti: la nomina di John Kerry al Dipartimento di Stato, che ha ottimi rapporti con l’Europa, e il discorso sullo stato dell’Unione in cui ha annunciato l’accelerazione per l’accordo di libero scambio tra l’Europa e gli Stati Uniti. L’Italia torna ad essere importante. Gli Usa vogliono che l’Italia torni ad essere autorevole in Europa e che abbia una visione più espansiva, più vicina a quella americana, con l’economia come motore per la crescita.
 

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