Sciagurata vicenda MPS
Buona serata a tutti,
e come non ce ne fosse bisogno incollo qui un articolo che mi ha colpito, ripreso da una intervista televisiva fatta ieri al presidente dei consiglieri della regione Toscana Alberto Monaci (Sienese Doc in quota all'area PD) riguardo alla sciagurata faccenda dell'MPS, essendo stato egli stsso dipendente di questa banca con incarichi dirigenziali per ben 32 anni quindi conoscendo bene la cosa:
"La Fondazione Mps non esisterà più. Con l'intervento su Antonveneta la Fondazione è stata prosciugata e si è messa la corda al collo. Questa è stata la madre di tutti i disastri".
Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale toscano Alberto Monaci, intervenendo in diretta alla trasmissione 'Metropolis' condotta da Daniele Magrini su Toscana Tv. Il peso della Fondazione Mps, ha sottolineato, "da oltre il 50% si ridurrà al 6-7%. Perché la Fondazione non mette in discussione l'acquisizione di Antonveneta? Lo può fare" ma invece "é silente".
Monaci si è detto dubbioso che la Fondazione Mps in futuro resti comunque a Siena. "Invece di fare proclami - ha aggiunto - sul fatto che la Fondazione resterà a Siena, anche il sindaco Ceccuzzi intervenga e metta in discussione il percorso intrapreso.
Anche ai grandi sostenitori che parlano da fuori Siena vorrei dire che non è questo il modo di fare rinnovamento, a cominciare da Massimo D'Alema".
Per Monaci, al momento dell'acquisto di Antonveneta, "la Fondazione Mps era fuori norma rispetto alle legge Ciampi. Questo vuol dire che erano lì illegittimamente e che quindi gli atti compiuti devono essere considerati non validi".
Secondo il presidente del Consiglio toscano quella di Antonveneta non sarebbe comunque l'unica vicenda del genere nella storia di Mps, perché "anche la Banca 121 è stata pagata sei-sette volte" e su questi temi si è detto pronto a fare un confronto in trasmissione anche con Massimo D'Alema.
"Oggi si danno 3,9 miliardi dell'Imu a Mps, e io vorrei sapere chi è il garante del fatto che questi soldi non siano un bel premio verso un possibile acquirente, che a costo praticamente zero rilevi questo importante gruppo bancario. Questi sono soldi della comunità e nessuno lo dice" e "oggi con un miliardo di euro uno può presentarsi e può diventare il padrone di Mps". Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale toscano, senese, Alberto Monaci.
Al Ministro Grilli, ha detto ancora, "vorrei chiedere se ci garantisce che questi soldi non vadano in fumo o che non siano appetibili per qualche investitore che magari è già pronto".
Monaci ha poi spiegato ancora che "alla nostra componente politica del Pd vogliono far pagare di aver detto che Profumo non era la persona adatta in questo momento.
Profumo sembrava essere il grande banchiere venuto a chiudere tutte le partite. Però i 4 miliardi glieli ha dati il popolo italiano senza alcuna garanzia. Il rischio - ha concluso - è di chiudere tutte le vicende e che si metta la banca sul mercato. Bisogna rivalersi verso chi ha venduto in questa maniera".
"La vicenda Mps è estremamente complessa, è fatta di tante deviazioni, ma non si vuole arrivare alla verità. Anche i miei compagni senesi e non, compreso Massimo D'Alema, insistono nel dire che tutto va bene, che nessuno sa niente, e che non erano parte integrante di queste vicende. Vicende che non si sono consumate tutte a Siena". Ha proseguito il presidente del Consiglio regionale toscano.
Monaci nei giorni scorsi è stato ascoltato dai magistrati che conducono l'inchiesta su Mps, in qualità di persona informata dei fatti. "Si continua con questo modo di essere, in cui alcuni ruoli dello Stato centrale non fanno giustizia. E non ci fanno arrivare a trovare, non dico i responsabili, ma le dinamiche che hanno portato a questa situazione. Non capisco poi tutta questa acredine verso i senesi".
Monaci ha ricordato di aver lavorato presso il Monte dei Paschi per 32 anni. "Poi - ha spiegato - per 5 anni sono stato espunto perché evidentemente davo noia, e pur di non avermi intorno i miei interlocutori di Siena mi hanno obbligato a fare il parlamentare, cosa che non era nei miei progetti".
Fonte: ANSA