Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato "volume V" (Gennaio 2013 - Dicembre 2013)

questa invece è l'ipotesi ribassista di breve sul 60' del FBTP se i prezzi non tornano sopra i 116,5
 

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News
06/05/2013 10.42
La Bce diventa aggressiva contro la crisi, che faranno le borse?
La Bce ha preso il coraggio a due mani ed ha deciso di tagliare i tassi allo 0,50%, al nuovo minimo storico. L'obiettivo dichiarato è quello di aiutare le banche a concedere prestiti a famiglie ed imprese spezzando il circolo vizioso avviatosi con la crisi del debito dell'Eurozona. La politica monetaria della Bce resterà accomodante per tutto il tempo che sarà necessario, già in programma a favore delle banche commerciali tre aste straordinarie di rifinanziamenti ultra agevolati di prestiti a tre mesi. Per il momento i tassi sui depositi sono fermi allo 0% ma Draghi mostra una apertura verso l'opzione di tassi di deposito negativi. Queste decisioni non sono state certo prese liberamente, piuttosto l'Eurotower è stata costretta ad agire in questo senso per evitare che dalla crisi economica ne scaturisca una sociale difficilmente controllabile. Proprio Mario Draghi ha ammesso che la disoccupazione nell'area dell'euro è davvero troppo alta, e questo in un momento in cui la crescita economica è ancora soggetta a rischi al ribasso anche a causa di una domanda che si sta rivelando più debole del previsto e di una insufficiente attuazione delle riforme economiche avviate da parte dei Paesi della zona euro. Da notare che nella riunione di inizio aprile la Bce aveva affermato che un taglio dei tassi non avrebbe aiutato a risollevare le sorti dell'area, il mutamento di orientamento è spiegabile con il peggioramento del panorama congiunturale dell'Eurozona, con la stessa Germania che sta rallentando. Goldman Sachs intende rivedere al ribasso le previsioni di crescita per l'Eurozona nel 2013 portandole a -0,7% dal precedente -0,5%, altri osservatori, come Deutsche Bank, ritengono probabile un secondo di taglio dei tassi entro il 2013, insomma, sono in molti a pensare che la fine della crisi non sia dietro l'angolo. E' essenziale tenere presenti tutti questi elementi quando si studiano in grafici degli indici azionari e dei rispettivi future della zona euro: che le borse possano salire in modo significativo fino a che non verrà sgombrato il campo dall'incertezza sul destino dell'area euro è improbabile. Quello che invece potrebbe accadere è che i prezzi delle azioni riprendano a crescere prima della effettiva comparsa di segnali di miglioramento della congiuntura, ma solo quando le attese per il futuro smetteranno di essere riviste al ribasso. Tutti i rialzi che si potranno verificare fino a quel momento non poggeranno su prospettive di effettiva crescita di valore delle aziende che compongono i panieri e saranno quindi destinati ad essere presto riassorbiti. Un esempio calzante è fornito dall'andamento del future Ftse Mib, che da quasi due anni si muove seguendo un percorso laterale, incapace di sviluppare una tendenza orientata in modo netto al rialzo o al ribasso. All'interno dei limiti di questa fascia, compresa tra i 12300 ed i 18000 punti circa, con valore mediano quindi a 15150 punti, i prezzi potranno oscillare abbastanza liberamente anche in futuro ma per uscire dall'intervallo, in particolare forzandone il lato superiore, saranno necessarie motivazioni molto forti, che al momento il mercato non sembra poter trovare. Da notare come i limiti del trading range non siano valori casuali, ma abbiano solide origini tecniche, con la base, rappresentata dai minimi di luglio 2012, coincidente con i record negativi del marzo 2009, ed il lato superiore collocato in corrispondenza del 50% di ritracciamento del ribasso dal top di inizio 2011. Per quello che riguarda il breve termine è possibile ipotizzare che in caso di rottura di 17000 il future abbia spazio per procedere al test dei 18000 punti e che invece sotto 15750, top dell'11 aprile, si possa verificare il test di area 14900/15000, ma al momento spingersi oltre con le previsioni sarebbe azzardato. Il suggerimento quindi è di operare sul mercato solo in ottica speculativa lasciando invece ancora le risorse che si vogliono dedicare ad un trading di lungo periodo parcheggiate in altri strumenti, come ad esempio i titoli di stato italiani, i cui prezzi, stante il trend intrapreso dai tassi di interesse e dallo spread con i titoli tedeschi, appaiono destinati a salire ancora.
(AM)

(FTA Online News)
 
06/05/2013 10.40
FT: poco cambierà in Italia con il governo Letta
Financial Times scettico sul governo Letta. Il quotidiano economico scrive oggi che le promesse di riforma del mercato economico annunciate dal nuovo governo italiano con grande probabilità non si trasformeranno in fatti concreti per via delle resistenze dei partiti che sostengono la maggioranza. Poco quindi cambierà a livello economico. Per FT il premier Letta rappresenta il nuovo eroe di chi è contrario all'austerità, ma il suo impegno di rispettare con la Ue il limite di deficit del 2,9% per il 2013 non è compatibile con l'ipotesi di alleggerire il fisco. Secondo il giornale britannico, l'Italia dovrebbe ridurre in modo consistente la spesa corrente, mentre l'Unione europea potrebbe acconsentire ad un moderato aumento del deficit fiscale per finanziare investimenti in assetti produttivi, compresa la spesa per l'istruzione scolastica e l'università. In cambio però il Bel Paese dovrebbe modificare le riforme strutturali, condizione di difficile realizzazione per via della resistenza dei partiti. Il centrosinistra infatti stopperà la riforma del lavoro, mentre il Pdl ostacolerà i tentativi di aprire il mercato delle professioni. Ieri sera intanto il neo premier Enrico letta durante un'intervista a "Che tempo che fa", ha dichiarato che l'Imu va superata e che l'Esecutivo farà di tutto per allontanare il previsto aumento dell'Iva, minacciando le dimissioni qualora dovesse ricorre a tagli sulla cultura, la ricerca e l'università.
(EP)

(FTA Online News)
 
41i. ricordo che avevo scritto un 98,95 come target in alto. ho scovato questo shs-reverse che giustificherebbe al millimetro quel target. notate che la spalla destra è incompleta e la neckline è stata saltata in gap. i volumi dopo la rottura giustificherebbero la figura. ora si tratta di capire se vogliono fare il test della neckline stessa.
 

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41i. ricordo che avevo scritto un 98,95 come target in alto. ho scovato questo shs-reverse che giustificherebbe al millimetro quel target. notate che la spalla destra è incompleta e la neckline è stata saltata in gap. i volumi dopo la rottura giustificherebbero la figura. ora si tratta di capire se vogliono fare il test della neckline stessa.
che poi allargando allargando... giuro che non non l'ho fatto apposta. :D
 

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06/05/2013 10.42
La Bce diventa aggressiva contro la crisi, che faranno le borse?
La Bce ha preso il coraggio a due mani ed ha deciso di tagliare i tassi allo 0,50%, al nuovo minimo storico. L'obiettivo dichiarato è quello di aiutare le banche a concedere prestiti a famiglie ed imprese spezzando il circolo vizioso avviatosi con la crisi del debito dell'Eurozona. La politica monetaria della Bce resterà accomodante per tutto il tempo che sarà necessario, già in programma a favore delle banche commerciali tre aste straordinarie di rifinanziamenti ultra agevolati di prestiti a tre mesi. Per il momento i tassi sui depositi sono fermi allo 0% ma Draghi mostra una apertura verso l'opzione di tassi di deposito negativi. Queste decisioni non sono state certo prese liberamente, piuttosto l'Eurotower è stata costretta ad agire in questo senso per evitare che dalla crisi economica ne scaturisca una sociale difficilmente controllabile. Proprio Mario Draghi ha ammesso che la disoccupazione nell'area dell'euro è davvero troppo alta, e questo in un momento in cui la crescita economica è ancora soggetta a rischi al ribasso anche a causa di una domanda che si sta rivelando più debole del previsto e di una insufficiente attuazione delle riforme economiche avviate da parte dei Paesi della zona euro. Da notare che nella riunione di inizio aprile la Bce aveva affermato che un taglio dei tassi non avrebbe aiutato a risollevare le sorti dell'area, il mutamento di orientamento è spiegabile con il peggioramento del panorama congiunturale dell'Eurozona, con la stessa Germania che sta rallentando. Goldman Sachs intende rivedere al ribasso le previsioni di crescita per l'Eurozona nel 2013 portandole a -0,7% dal precedente -0,5%, altri osservatori, come Deutsche Bank, ritengono probabile un secondo di taglio dei tassi entro il 2013, insomma, sono in molti a pensare che la fine della crisi non sia dietro l'angolo. E' essenziale tenere presenti tutti questi elementi quando si studiano in grafici degli indici azionari e dei rispettivi future della zona euro: che le borse possano salire in modo significativo fino a che non verrà sgombrato il campo dall'incertezza sul destino dell'area euro è improbabile. Quello che invece potrebbe accadere è che i prezzi delle azioni riprendano a crescere prima della effettiva comparsa di segnali di miglioramento della congiuntura, ma solo quando le attese per il futuro smetteranno di essere riviste al ribasso. Tutti i rialzi che si potranno verificare fino a quel momento non poggeranno su prospettive di effettiva crescita di valore delle aziende che compongono i panieri e saranno quindi destinati ad essere presto riassorbiti. Un esempio calzante è fornito dall'andamento del future Ftse Mib, che da quasi due anni si muove seguendo un percorso laterale, incapace di sviluppare una tendenza orientata in modo netto al rialzo o al ribasso. All'interno dei limiti di questa fascia, compresa tra i 12300 ed i 18000 punti circa, con valore mediano quindi a 15150 punti, i prezzi potranno oscillare abbastanza liberamente anche in futuro ma per uscire dall'intervallo, in particolare forzandone il lato superiore, saranno necessarie motivazioni molto forti, che al momento il mercato non sembra poter trovare. Da notare come i limiti del trading range non siano valori casuali, ma abbiano solide origini tecniche, con la base, rappresentata dai minimi di luglio 2012, coincidente con i record negativi del marzo 2009, ed il lato superiore collocato in corrispondenza del 50% di ritracciamento del ribasso dal top di inizio 2011. Per quello che riguarda il breve termine è possibile ipotizzare che in caso di rottura di 17000 il future abbia spazio per procedere al test dei 18000 punti e che invece sotto 15750, top dell'11 aprile, si possa verificare il test di area 14900/15000, ma al momento spingersi oltre con le previsioni sarebbe azzardato. Il suggerimento quindi è di operare sul mercato solo in ottica speculativa lasciando invece ancora le risorse che si vogliono dedicare ad un trading di lungo periodo parcheggiate in altri strumenti, come ad esempio i titoli di stato italiani, i cui prezzi, stante il trend intrapreso dai tassi di interesse e dallo spread con i titoli tedeschi, appaiono destinati a salire ancora.
(AM)

(FTA Online News)

06/05/2013 10.40
FT: poco cambierà in Italia con il governo Letta
Financial Times scettico sul governo Letta. Il quotidiano economico scrive oggi che le promesse di riforma del mercato economico annunciate dal nuovo governo italiano con grande probabilità non si trasformeranno in fatti concreti per via delle resistenze dei partiti che sostengono la maggioranza. Poco quindi cambierà a livello economico. Per FT il premier Letta rappresenta il nuovo eroe di chi è contrario all'austerità, ma il suo impegno di rispettare con la Ue il limite di deficit del 2,9% per il 2013 non è compatibile con l'ipotesi di alleggerire il fisco. Secondo il giornale britannico, l'Italia dovrebbe ridurre in modo consistente la spesa corrente, mentre l'Unione europea potrebbe acconsentire ad un moderato aumento del deficit fiscale per finanziare investimenti in assetti produttivi, compresa la spesa per l'istruzione scolastica e l'università. In cambio però il Bel Paese dovrebbe modificare le riforme strutturali, condizione di difficile realizzazione per via della resistenza dei partiti. Il centrosinistra infatti stopperà la riforma del lavoro, mentre il Pdl ostacolerà i tentativi di aprire il mercato delle professioni. Ieri sera intanto il neo premier Enrico letta durante un'intervista a "Che tempo che fa", ha dichiarato che l'Imu va superata e che l'Esecutivo farà di tutto per allontanare il previsto aumento dell'Iva, minacciando le dimissioni qualora dovesse ricorre a tagli sulla cultura, la ricerca e l'università.
(EP)

(FTA Online News)


11:05:00 Vegas: da Tobin tax rischio \"spiazzamento\" irreversibile mercati RCOR

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Per delocalizzazione e perdita operativita' su derivati
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 6 maggio - "Pur non
disponendosi ancora di dati inequivocabili in materia, permane
il rischio di spiazzamento, forse anche irreversibile, sui
mercati, in termini di delocalizzazione di importanti comparti
dell'industria finanziaria nazionale e di penalizzazione per
l'operativita' in strumenti derivati"
. Cosi' Giuseppe Vegas,
presidente della Consob, nel suo discorso annuale al mercato
commenta l'introduzione in Italia della Tobin Tax, la tassa
sulle transazioni finanziarie, su cui e' stata attivata una
procedura di cooperazione rafforzata che al momento "coinvolge
solo undici paesi dell'Unione europea". "Tra questi sono emersi
contrasti, soprattutto in merito alla sua applicazione ai
titoli del debito pubblico, ipotesi questa che vede il nostro
paese assolutamente contrario". In Italia, uno dei pochi paesi
ad aver gia' adottato la Tobin Tax, imposta "tuttora all'esame
del consiglio" europeo, "il prelievo e' stato attuato cercando
di circoscriverne l'applicazione per contrastare fenomeni
elusivi e neutralizzarne l'impatto sulle imprese di minori
dimensioni".
Liz-Ggz (RADIOCOR) 06-05-13 11:05:57
(0096)NEWS 3


-------------------------------------------------------------------------- L'antitrust dovrebbe occuparsi più delle persone a mio avviso..ma cercano di contrastare .. e sono istituzionalmente inattaccabili ,anche giuridicamente:boxe:
 
Lo spread dipende da noi? O da loro!!!

11:11:00 Consob: Vegas, spread ora dipende da noi, nemico oggi è chiusura imprese FIN

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Lo spread italiano ora dipende da noi e dalla stagnazione
dell'economia e non più all'effetto contagio. Lo ha detto
Giuseppe Vegas, presidente della Consob, durante la
presentazione della relazione annuale a Palazzo Mezzanotte,
sottolineando come il nemico ora non sia "più fuori di noi e
dentro gli inafferrabili mercati, ma nelle imprese che chiudono
e nel lavoro che manca". Milano, Finanza.com
Fonte: FIN


--------------------------------------------------------------------------:no:
 
11:20:00 Consob: Vegas contrario ad austerità senza speranza, tregua su mercati è fragile FIN

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Un'austerità senza speranza può diventare il detonatore di una
crisi generalizzata. A dirlo, Giuseppe Vegas, presidente della
Consob, nel corso della presentazione della Relazione annuale a
Palazzo Mezzanotte. Vegas punta il dito sull'eccessivo ricorso
a misure di austerità sui conti pubblici a scapito della
crescita economica e spiega come il rilancio della crescita del
Pil costituisca la condizione indispensabile per migliorare i
parametri di finanza pubblica sui quali vengono costruite le
manovre. Inoltre, il risanamento non può che avvenire
attraverso un approccio più graduale rispetto a quanto ad oggi
previsto dal fiscal compact. Il numero uno della Commissione
è poi convinto che la tregua sui mercati finanziari sia fragile
e come questi continuino a essere esposti a comportamenti
emulativi da parte degli investitori e a fenomeni di contagio
che allontanano i corsi azionari dai valori delle imprese. Per
quanto riguarda l'Italia, i valori di borsa restano
sensibilmente inferiori a quelli registrati prima della crisi
Lehman e molto distanti rispetto ai risultati assai più
brillanti dei principali Paesi europei e degli Stati Uniti.
Milano, Finanza.com
Fonte: FIN
 
10:55:00 Ue market mover: indice Sentix risale a -15,6 punti a maggio FIN

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A maggio l'indice Sentix sulla fiducia degli investitori
dell'area euro è passato da -17,3 punti a 15,6. L'indicatore
era atteso a a -15,2 punti. Milano, Finanza.com
Fonte: FIN


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