[FONT=courier new,courier,mono](Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 14 apr - La situazione attuale nei Paesi emergenti non e' "neanche lontanamente simile a quella emersa negli anni '90", nondimeno la Riserva Federale dovrebbe comunicare chiaramente i suoi piani per il futuro cosi' "da minimizzare eventuali ondate di contagio che potrebbero ostacolare gli sforzi di aggiustamento dei mercati emergenti". E' quanto si legge nell'intervento che Ewald Nowotny, Governatore della Banca centrale austriaca e consigliere della Bce, fara' di fronte al Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite. La raccomandazione ai Paesi emergenti e' di sfruttare il tempo che resta prima che la Fed cominci a stringere le redini monetarie negli Stati Uniti per risolvere gli squilibri presenti nelle proprie economie. Dopo l'annuncio, nel maggio 2013, da parte della Riserva Federale americana dell'avvio di un graduale ritiro della liquidita' straordinaria immessa durante la crisi finanziaria ('tapering'), i mercati emergenti "si sono trovati - ha ricordato Nowotny - a dover gestire consistenti deflussi di capitale e deprezzamento delle valute", un fenomeno quest'ultimo che ha colpito, in particolare, quei Paesi emergenti che presentavano "gli squilibri interni ed esterni piu' pesanti". Anche le tensioni geopolitiche, come quelle scoppiate di recente tra Russia e Ucraina, non fanno che intensificare il trend negativo per i mercati emergenti: "un'ulteriore escalation del conflitto - ha ammonito Nowotny - ivi compresa la possibilita' di sanzioni europee verso la Russia, potrebbe danneggiare seriamente la situazione economica di tutta l'area" dell'Europa centrale e sudorientale. 14-04-14 17:13:25[/FONT]