Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato "volume VI" (Gennaio 2014-Dicembre 2014)

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Grazie! Ce l'ho da poche ore la novità e avevo già subodorato qualcosa del genere :down:.
Comunque per quel che riguarda i prezzi diversi non mi riferivo ai Tds ma ad altre obbligazioni.

Ci sarebbe un alternativa però:Attivare la piatta professionale di Bloomberg che ..(l'ultimo canone che ricordo)costava circa 25 k dollari annui.Un mio conoscente banchiere ci lavora e mi vendette le Lehman al tempo record in un pomeriggio(Settembre 2010) ;size non rilevante come si pensava e chiedevano ordini da 500 k alla volta(ad un prezzo che sembrava impossibile e trovò subito la controparte realizzando 21,5 -100) ; la presenza di tutti i mercati internazionali con un solo prezzo BID-ASK..li si vedono le diversita dei prezzi anche di decine di tick: a seconda delle piazze internazionali..sarebbe un bel rompicapo per me..non sono un grande arbitraggista:D
 
Ultima modifica:
Discesa sotto quota 1.200 dollari l'oncia per l'oro in scia
al balzo delle non farm payrolls di settembre negli Stati Uniti
che hanno alimentato ulteriormente le attese per una futura
stretta sui tassi da parte della Federal Reserve. Il metallo
giallo è sceso fino a un minimo a 1.191,60 dollari l'oncia.
"L'oro conferma la sua impostazione ribassista, che potrebbe
andare a cercare i minimi battuti in area 1,180.00", rimarca
Matteo Paganini, Chief analyst di FXCM.
Milano, Finanza.com
 

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Importante

Buongiorno a tutti.

"...Eccoci quindi arrivati ai giorni nostri, dove le banche centrali in tempi diversi hanno risposto alla crisi cercando di ridurre a zero i tassi in quella che è comunemente chiamata “financial repression”, repressione finanziaria, come abbiamo appena visto al punto nove.
Nonostante l’evidenza storica, in Europa soprattutto, si stanno ripetendo gli stessi errori commessi in Giappone, dove la stagnazione dura da ben 24 anni. Banche, imprese e privati hanno contemporaneamente risposto alla crisi inaugurando un processo graduale di rientro dal debito (deleveraging), rifiutandosi di assumere ulteriore debito per investimenti o consumi, pur in presenza di condizioni ottimali, ovvero tassi prossimi allo zero.
Un ulteriore paradosso è che mentre le banche centrali cercano di ricostruire un ambiente favorevole alla concessione del credito fornendo liquidità alle banche, la contestuale introduzione di nuove regole per il rafforzamento dei requisiti patrimoniali per un sistema finanziario in gran parte tecnicamente fallito ne frena l’erogazione in parallelo alla carenza di richieste di prestiti come abbiamo già visto.
E’ importante non dimenticare che questa è essenzialmente una crisi di debito privato e non pubblico, i debiti pubblici sono esplosi per riparare le perdite delle banche e come nel caso dell’Italia ad opera di misure economiche demenziali come la ricerca deliberata della contrazione della domanda interna e una riduzione dei salari per recuperare competitività.
Il fallimento della politica monetaria è un’evidenza empirica come potete osservare nel primo grafico che molto probabilmente si ripeterà in questa crisi…"

DEFLAZIONE DA DEBITI: COSA POTREBBE ACCADERE. | icebergfinanza
 
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