[FONT=courier new,courier,mono](Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 18 mar - La diminuzione   congiunturale dell'export, prosegue l'Istat, riflette la   contrazione delle vendite sia verso i mercati Ue (-1,7%) sia   verso quelli extra Ue (-1,2%) e interessa soprattutto i   prodotti energetici (-20,2%) e i beni di consumo non durevoli   (-1,9%). In crescita, invece, le vendite di prodotti   intermedi (+0,6%). La diminuzione congiunturale dell'import,   invece, e' la sintesi di andamento fortemente differenziato   tra le due principali aree di sbocco: forte contrazione degli   acquisti dai Paesi extra-Ue (-5,3%) e aumento di quelli dai   Paesi Ue (+1,4%). Rilevanti, aggiunge l'Istat, e' la   contrazione degli acquisti di prodotti energetici (-5,8%) e   dei beni strumentali (-3,3%).     Per quanto riguarda le diverse aree geografiche i Paesi Eda   (+14,8%), Cina (+11,4%) e Belgio (+10,1%) sono i mercati piu'   dinamici per l'export, con un aumento del 17,3% per le   vendite di autoveicoli. Gli acquisti dai Paesi Opec sono   diminuiti del 42% mentre quelli dalla Svizzera sono scesi del   23,9%. In rilevante calo anche l'import di gas naturale   (-26,4%) e dei prodotti petroliferi raffinati (-24,3%). La   contenuta crescita tendenziale dell'export, aggiunge l'Istat,   e' frenata dal calo di vendite di metalli di base e prodotti   in metallo in Svizzera (-1,2 punti percentuali). A sostenere   le vendite all'estero e' anche l'export di autoveicoli verso   gli Usa e i Paesi Eda.   [/FONT]