Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato "volume VI" (Gennaio 2014-Dicembre 2014)

Stato
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 06 ott - Forniamo di
seguito, in collaborazione con Intesa Sanpaolo il
calendario dei principali eventi in Europa e in Asia della
giornata (dati macroeconomici e appuntamenti istituzionali)


GER - Ordini all'industria, agosto, h. 8,00
Precedente: 4,6% / consenso: -2,5%

POR - Discorso di Costa (Bce), h. 10,00

EUR - Euro-zone economic outlook (Istat-Ifo-Insee), h. 12,00
 
La Banca mondiale (World Bank) ha rivisto le stime di crescita sulla Cina. Secondo le sue proiezioni, l'economia del dragone registrerà un +7,4% quest'anno, contro il +7,6% previsto in precedenza e il +7,5% stimato dal governo di Pechino. Per il 2015, l'espansione della Cina sarà del 7,2% e non più del 7,5% come previsto in precedenza. L'anno scorso il Pil cinese aveva registrato un progresso del 7,7%. A rallentare la corsa cinese, secondo la Banca mondiale, sono le mancate riforme strutturali. "Le misure per contenere il debito pubblico, controllare le cosiddette banche ombra e contrastare l'eccesso di domanda di energia e di inquinamento ridurranno gli investimenti e l'attività manifatturiera", si legge nel rapporto odierno della Banca mondiale.
Per ulteriori informazioni visita il sito di Finanza.com
 
L'indice Sentix che misura la fiducia degli investitori nell'Eurozona ha registrato a ottobre un'ulteriore contrazione, scivolando a -13,7 punti dai -9,8 punti del mese precedente. Il dato è peggiore rispetto alle aspettative degli analisti che indicavano un dato pari a -11 punti.
Per ulteriori informazioni visita il sito di Finanza.com
 
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 06 ott - L'indice Pmi
relativo al settore retail in Eurozona e' sceso al 44,8 a
settembre dal 45,8 di agosto, il terzo calo consecutivo delle
vendite al dettaglio e il peggiore da aprile 2013. I dato
sono stati diffusi da Markit. L'indicatore segnala un
profondo peggioramento delle vendite al dettaglio in Francia
e Germania ad agosto, mentre continuano a deteriorarsi anche
in Italia.
 
""Le aspettative di inflazione negli Stati Uniti hanno appena seguito la zona euro da precipitare in basso. Fino a poco tempo, la Fed e la BCE hanno avuto un discreto successo a mantenere le aspettative di inflazione nel loro range di normalità - questo nonostante la loro evidente incapacità di controllare l'inflazione vera e propria, che ha aspettative sempre prognata. Gli investitori stanno cominciando a rendersi conto che, contrariamente alle loro azioni fiduciose e assicurazioni, la Fed e la BCE non sono riusciti a evitare un replay temuto di template deflazionistica del Giappone un decennio prima in Occidente. "




"Ora la domanda è se il dollaro forte farà negli Stati Uniti ciò che lo yen forte e l'euro hanno fatto in Giappone e in Europa. Cioè, sarà l'America nel 2015 sia un'isola di stabilità in un mare di caos o sarà un altro caso disperato ancora deflazione?"

Martin Armstrong: Capital Herding Into the U.S., Likely to Push Dollar, Stocks Higher Into Next Year | FS Staff | FINANCIAL SENSE
 
Ultima modifica:
Deficit: aumenta rischio bocciatura Ue per i bilanci di Italia e Francia

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Bruxelles, 06 ott - Il portavoce
di Katainen ha indicato oggi che "e' prematuro speculare"
sull'opinione della Commissione sul progetto di bilancio
francese, peraltro non ancora stato trasmesso a Bruxelles. Lo
stesso vale per il caso italiano (anche se il portavoce non
l'ha citato). La cosa certa e' che negli ultimi giorni lo
stesso portavoce continua a ripetere la stessa cosa: entro
due settimane dal giorno in cui ricevera' i progetti di
'finanziaria', se la Commissione ritiene che non rispettino
in misura particolarmente "seria" gli obblighi della politica
di bilancio previsti dal patto di stabilita', "in caso
eccezionali" puo' chiedere di correggerli entro tre
settimane. Rifarsi alla norma non significa che la decisione
e' stata presa. Comunque , negli ultimi giorni la pressione
di Bruxelles sia su Parigi che Roma c'e' stata: in sostanza,
e' stata ventilata, minacciata la 'bocciatura', cioe' il
rischio che la Commissione chieda delle modifiche ai progetti
di bilancio a causa del rinvio al 2017 della riduzione del
deficit/pil nel caso francese e del rinvio del pareggio di
bilancio strutturale al 2017 con la sospensione per un anno
dell'aggiustamento nel caso italiano.
A oggi la situazione appare sostanzialmente bloccata. A
quanto risulta a Il Sole 24 Ore Radiocor, puo' essere
descritta come un gioco a incastro nel quale una serie di
manovre tattiche giustificate ma sostanzialmente sbagliate
hanno costruito una specie di trappola dalla quale e'
difficile uscire a meno di una decisione coraggiosa e,
probabilmente, al limite delle regole. La Commissione europea
si e' trovata in un 'cul di sacco' che qualche misura ha lei
stessa costruito. Da mesi sono state poste alla discussione
politica varie possibili soluzioni, compresa la riduzione
dell'obiettivo di aggiustamento annuale in termini
strutturali del bilancio (dallo 0,5% del pil a un quarto di
punto percentuale) date le condizioni dell'economia. E
compreso anche il ricorso alla 'clausola' della crisi
generalizzata: e' previsto che possa essere concesso piu'
tempo per raggiungere gli obiettivi di bilancio in caso di
"severa recessione economica nell'eurozona o nella Ue" a
patto che "non danneggi la sostenibilita' del bilancio nel
medio termine".
Si tratta, spiega la Commissione, di "una rinuncia
all'obbligo di prendere azioni effettive", una clausola
"eccezionale da usare solo nella piu' insolita delle
circostanze". Tale quella sulla quale si fondano le recenti
misure anti-deflazione della Bce. Si tratta di una strada
sulla quale la coppia Katainen-Barroso non ha voluto
procedere e che adesso, nel momento in cui si assiste a una
"escalation" del confronto fra la coppia Parigi-Roma e
Bruxelles, potrebbe forse rappresentare una via di uscita.
Perche' tali 'piste' non abbiano avuto seguito e' chiaro: i
vertici politici della Commissione non hanno spinto in tale
direzione: la prima soluzione (quella dello 0,25%) e' stata
probabilmente ritenuta insufficiente dalle capitali, la
seconda e' stata ritenuta da Katainen e Barroso un azzardo in
contrasto con le regole con l'argomento che, in effetti, nel
2015 non si prevede recessione nell'Eurozona.


Antonio Pollio Salimbeni

(RADIOCOR) 06-10-14 13:02:11
 
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