Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato "volume VI" (Gennaio 2014-Dicembre 2014)

Stato
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Minimo segnale di recupero dei consumi

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 15 ott - Nel 2013 il Pil
corretto per gli effetti di calendario e' diminuito
dell'1,9%. Istat precisa che il 2013 ha avuto lo stesso
numero di giornate lavorative rispetto al 2012.
Rispetto al trimestre precedente, i consumi finali
nazionali sono cresciuti dello 0,1% (+0,2% tendenziale, con i
consumi delle famiglie a +0,2% e +0,5% e quella della Pa a
+0,1% e -0,5%): "I consumi confermano un minimo di recupero",
commentano all'Istat. Gli investimenti fissi lordi hanno
registrato una flessione dello 0,9% congiunturale.
Le importazioni sono aumentate dello 0,8% e le esportazioni
dell'1,1%. La domanda nazionale al netto delle scorte ha
fornito un contributo nullo alla crescita del Pil (in
particolare, +0,1 punti percentuali i consumi delle famiglie
e delle Isp, -0,2 gli investimenti fissi lordi). La
variazione delle scorte ha contribuito negativamente alla
variazione del Pil (-0,3 punti percentuali), mentre l'apporto
della domanda estera netta e' stato positivo per 0,1 punti
percentuali.
Si registrano andamenti congiunturali negativi per il
valore aggiunto di tutti i settori: industria (-0,5%),
servizi (-0,1%), e agricoltura (-1%). In termini tendenziali,
il valore aggiunto delle costruzioni e' diminuito del 2,3%,
quello dell'industria in senso stretto dello 0,4%, quello
dell'agricoltura dello 0,6% e quello dei servizi dello 0,1%.
bab

(RADIOCOR) 15-10-14 10:26:36 (0232)
 
Quasi raddoppiato a 16,4 mld nei primi 8 mesi dell'anno

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 15 ott - Il disavanzo
commerciale della Spagna e' aumentato nel mese di agosto di
oltre 50% su base annua portandosi a 2,77 miliardi di euro, a
causa del calo delle esportazioni e del lieve aumento delle
importazioni. Nei primi otto mesi dell'anno, il deficit
commerciale e' quasi raddoppiato rispetto allo stesso periodo
del 2013 portandosi a quota 16,4 miliardi di euro. Lo ha
annunciato oggi il ministero dell'Economia. In agosto la
quarta piu' grande economia della zona euro ha registrato un
calo tendenziale delle esportazioni pari al 5,1% e un
incremento delle esportazioni dello 0,5%. La Spagna, molto
dipendente dall'esterno nel settore energetico, ha ridotto
del 9% in agosto il suo deficit di energia su base annua, che
rimane tuttavia molto elevato, a quota a 3,31 miliardi. "Le
vendite al nostro cliente piu' importante, la Francia, sono
diminuite dell'11,2%" in agosto su base annua, cosi' come in
Germania (-3,7%) e in Italia (-3,1 %)", ha precisato il
ministero dell'Economia.
 
"Strategie d'autunno: rendimenti e rischio le parole d'ordine"

https://it.finance.yahoo.com/notizie/strategie-dautunno-rendimenti-rischio-parole-083200731.html

"Ciò che invece sembra essere un punto controverso è l’Europa: debolezza sempre più diffusa e sempre più palpabile anche nella sua ormai ex locomotiva, quella Berlino che sta pagando in prima persona lo scotto di aver ridotto l’Europa, quindi il suo principale cliente, sul lastrico."



...E secondo la mia personalissima opinione, Berlino ha appena iniziato a pagare lo scotto, il bello dovrà ancora venire. Sono almeno 3 anni che aspetto! E lo dico.
 
"Strategie d'autunno: rendimenti e rischio le parole d'ordine"

https://it.finance.yahoo.com/notizie/strategie-dautunno-rendimenti-rischio-parole-083200731.html

"Ciò che invece sembra essere un punto controverso è l’Europa: debolezza sempre più diffusa e sempre più palpabile anche nella sua ormai ex locomotiva, quella Berlino che sta pagando in prima persona lo scotto di aver ridotto l’Europa, quindi il suo principale cliente, sul lastrico."



...E secondo la mia personalissima opinione, Berlino ha appena iniziato a pagare lo scotto, il bello dovrà ancora venire. Sono almeno 3 anni che aspetto! E lo dico.


Ciao Cama e un saluto a tutti.

Quello che non capisco, però, è che in questi ultimi 2 anni era molto chiaro che la Germania (esportatrice in Europa) subisse di conseguenza il forte calo degli acquisti della maggior parte dei Paesi Europei...come si può credere che attenta com'è stata negli ultimi 15 anni alla propria economia tirasse dritto per la propria strada senza considerare una così tangibile realtà sotto gli occhi di tutti...:mmmm: Forse questi in ultimi dati pesano anche le ultime misure restrittive nei confronti della Russia?.. ma naturalmente per la sudditanza nei riguardi degli Usa di questi danni economici che oltre alla Germania toccano la maggior parte dell'area Euro non se ne parla...
 
Ciao Cama e un saluto a tutti.

Quello che non capisco, però, è che in questi ultimi 2 anni era molto chiaro che la Germania (esportatrice in Europa) subisse di conseguenza il forte calo degli acquisti della maggior parte dei Paesi Europei...come si può credere che attenta com'è stata negli ultimi 15 anni alla propria economia tirasse dritto per la propria strada senza considerare una così tangibile realtà sotto gli occhi di tutti...:mmmm: Forse questi in ultimi dati pesano anche le ultime misure restrittive nei confronti della Russia?.. ma naturalmente per la sudditanza nei riguardi degli Usa di questi danni economici che oltre alla Germania toccano la maggior parte dell'area Euro non se ne parla...


Ciao Sagitta.

Secondo me le ragioni potrebbero essere diverse: dalla paura di perdere consensi elettorali, alle aspirazioni egemoniche che ha origini antiche e alla mancanza di flessibilità che è nel DNA dei tedeschi, che definisco testardaggine. Il colpo di grazia è giunto sicuramente con le sanzioni alla Russia per le quali, forse non hanno ( e non abbiamo ), considerato ciò che ha dichiarato oggi Medvedev:

"Secondo il premier russo, tutte le nicchie di mercato lasciate libere, in caso di uscita dei produttori europei dal mercato russo, in ogni caso saranno occupate da altri Paesi.
Per saperne di più: http://italian.ruvr.ru/news/2014_10_15/Sanzioni-Medvedev-avverte-Bruxelles-mercato-russo-aperto-ad-altri-partner-9940/"

Sanzioni, Medvedev avverte Bruxelles: mercato russo aperto ad altri partner - Notizie - Politica - La Voce della Russia
 
...E a proposito di Russia:

"Il ministro dello Sviluppo Economico della Russia Aleksej Ulukayev ritiene che le agenzie di rating internazionali non hanno ragioni per abbassare il rating sovrano della Russia, nonostante "le voci che girano su di esso". Il ministro crede che se tali azioni avranno luogo, "indicherebbero o l’incompetenza o la politicizzazione".

Ulukayev ha riferito che oggi il debito estero della Russia è inferiore al 3% del PIL, e l'intero debito pubblico è l’11% del PIL. "Questo debito può essere rimborsato in un anno", ha detto il ministro. Secondo le sue parole, non ci sono rischi di mancato rimborso del debito.
Per saperne di più: Ulukayev ha criticato le agenzie di rating - Notizie - Attualita' - La Voce della Russia

Ulukayev ha criticato le agenzie di rating - Notizie - Attualita' - La Voce della Russia
 
"In poco più di un mese i rendimenti del decennale greco sono balzati da poco più del 5,5% ad oltre il 7%, che ricordiamo essere considerata dagli esperti come soglia di allerta al di sopra della quale la situazione è finanziariamente insostenibile per un tempo prolungato.
Se le parole di Samaras si riveleranno una semplice propaganda l'allarme sarà destinato a rientrare, ma nel caso in cui dovessero avere un seguito, il rischio di diffondere sfiducia e quindi contagiare i Paesi meridionali dell'Area Euro sarebbe concreto."


https://it.finance.yahoo.com/notizie/grecia-rendimenti-oltre-7-091500749.html
 
La propensione al risparmio delle famiglie consumatrici, misurata al netto della stagionalità, è stata pari all’8,3% nel secondo trimestre del 2014, in diminuzione di 1,4 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e di 1,8 punti percentuali rispetto al secondo trimestre del 2013. Lo rivela l'Istat in una nota stampa. Nel trimestre in esame il reddito disponibile delle famiglie consumatrici in valori correnti è sceso dell’1,4% rispetto al trimestre precedente e dell’1,1% rispetto al corrispondente periodo del 2013.
Per ulteriori informazioni visita il sito di Finanza.com
 
"In poco più di un mese i rendimenti del decennale greco sono balzati da poco più del 5,5% ad oltre il 7%, che ricordiamo essere considerata dagli esperti come soglia di allerta al di sopra della quale la situazione è finanziariamente insostenibile per un tempo prolungato.
Se le parole di Samaras si riveleranno una semplice propaganda l'allarme sarà destinato a rientrare, ma nel caso in cui dovessero avere un seguito, il rischio di diffondere sfiducia e quindi contagiare i Paesi meridionali dell'Area Euro sarebbe concreto."


https://it.finance.yahoo.com/notizie/grecia-rendimenti-oltre-7-091500749.html

Non a caso la Grecia non era per nulla contenta di interrompere i rapporti con la Russia ed in agosto si era fortemente espressa in quel senso, contraria alla politica di diversificazione delle forniture di gas della Commissione Europea e per preservare le proprie esportazioni ortofrutticole ... naturalmente quale miglior modo per farla rientrare nei ranghi.
 
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