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Carburanti: in Italia il diesel costa il 19% in più che in Germania
In Italia si paga il diesel tra i più cari d'Europa. Secondo
una ricerca dell'Unione europea delle cooperative Uecoop sui
prezzi alla pompa, la differenza tra il prezzo del diesel in
Italia e quello della Germania è del 18,9%, con i tedeschi che
pagano in media fino a 13 euro in meno per un pieno. Se poi si
prende in considerazione la benzina il differenziale con le
stazioni di servizio in Germania raggiunge il 12,4%. Nella
Ue, dopo la Svezia con 1,52 euro al litro, è l’Italia a pagare
il diesel più caro d’Europa con 1,51 euro al litro, mentre il
record del prezzo per la benzina è dei Paesi Bassi con un
valore medio di 1,69 al litro, seguita dalla Grecia con 1,66
mentre l’Italia segue a ruota con 1,63 euro al litro. I
prezzi del pieno al dettaglio da nord a sud della Penisola
possono variare anche di diversi centesimi al litro a seconda
che si vada in una stazione servita o self service, che ci si
trovi dentro la rete autostradale oppure che si faccia
rifornimento in una cosiddetta pompa bianca, ossia fuori dalla
rete delle grandi aziende petrolifere. Milano, Finanza.com
 
Corretto, le masse seguono quello che viene "suggerito".
Ma affinché la propaganda abbia effetto massimo bisogna che tutti agiscano in coro.
Tra i consiglieri economi della Lega non si può avere allo stesso tempo uno che lavora per convincere gli Italiani ad acquistare BTP ed un altro (Borghi) che proclama di aver venduto tutto e di non comprare nulla di italiano per il rischio di uscita dall'euro, per lui certa.

E chi ti dice che fa o ha fatto ciò che proclama...!
 
Giorgetti non esclude sforamento tetto 3% deficit dopo crollo Genova 20/08/2018 15:40 - RSF
ROMA, 20 agosto (Reuters) - Il governo non esclude che nella prossima legge di Bilancio si sfori il tetto del 3% nel rapporto deficit/Pil, per portare avanti investimenti nella manutenzione delle infrastrutture divenuti urgenti in seguito al crollo del ponte Morandi a Genova.

Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti a Skytg24, precisando che l'esecutivo è pronto su questo tema a un negoziato serrato con l'Europa.

A una domanda sulla possibilità di superare la soglia di deficit/Pil del 3% consentita dalle regole europee, il sottosegretario ha risposto: "Io non escludo niente", perché il collasso del viadotto sulla A10 di martedì scorso "ha dato una scossa a tutta la classe politica italiana oltre che all'opinione pubblica rispetto al fatto che abbiamo patrimonio infrastrutturale in grave deficit manutenzione".

"Inizierà una negoziazione difficile [con l'Europa], lo sappiamo, però è una negoziazione che noi intendiamo fare perché pensiamo di essereel giusto", ha detto Giorgetti.

Secondo l'esponente leghista "è necessario grande piano di investimenti in opere pubbliche", che riguardi anche le scuole, gli acquedotti e che limiti il dissesto idrogeologico.

"Si tratta di spese in conto capitale che speriamo vengano giudicate dalla Commissione Ue in modo diverso rispetto al passato, e si comprenda che questo Paese ha bisogno di questa operazione diciamo così, di rimessa in sesto", ha concluso.


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Banalmente la sua dichiarazione dei redditi, che come parlamentare è pubblica e di cui lui ne ha parlato e mostrato più volte, a modi vanto.

Ma è una costatazione, non una critica.
E' coerente con quanto dice.

Abbi pazienza ma ho il difetto di essere come San Tommaso. Non escludo che certe dichiarazioni, particolarmente sensibili soprattutto quando si appartiene alla coalizione di Governo, siano state fatte con un fine prettamente politico indirizzate all'UE perchè l'Italia non è la Grecia...!
 

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