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Bruxelles mette già le mani avanti, mentre gli analisti di Rabobank sentenziano: “Dimenticate lo spread: l’Italia è già sul precipizio della spirale del debito“.

Nelle stesse ore in cui il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker sembra anticipare la bocciatura della legge di bilancio sfornata dal governo M5S-Lega, Bloomberg pubblica un articolo citando quanto Richard McGuire, responsabile della strategia dei tassi presso la divisione di ricerca di Rabobank, ha detto ad alcuni gestori di fondi incontrati a Madrid.

“Dimenticate gli schiaffi che arrivano dai funzionari europei e il balzo del premio sul rischio rispetto a Berlino (appunto, lo spread). Quanto dovrebbe tenere svegli di notte i populisti di Roma è che i tassi dei bond sono già balzati al punto in cui la zavorra dei debiti dell’Italia, pari a $2,7 trilioni, crescerà più velocemente di quanto è attesa la crescita dell’economia”.

Punto di non ritorno? Per McGuire la risposta è sì, visto che, “il rendimento medio ponderato dovrebbe scendere dal 3,21% al 2,63% per permettere all’Italia di uscire dalla zona pericolo”.
Finanza on line
 
16:48 16.10.2018(aggiornato 17:57 16.10.2018)URL abbreviato
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Il dollaro si svaluterà di circa il 40% rispetto all'euro entro il 2024. Questa previsione è stata fatta da Ulf Lindal, CEO A.G. Bisset Associates LLC, riferisce Bloomberg.

Secondo Lindal, dal 1970, il dollaro ha visto un ciclo di declino e crescita di 15 anni. Questo schema verrà ripetuto di nuovo. Ci si aspetta che la valuta statunitense scenda a $2 per euro e a 75 yen per dollaro entro il 2024, avendo perso rispettivamente il 41% e il 33% da settembre. Questo è molto diverso dalla previsione mediana degli analisti intervistati da Bloomberg, che si aspettano che l'euro valga $1,28 entro il 2022.

Il calo del 9% del dollaro dell'anno scorso ha dato ragione a Lindal e le previsioni di settembre di Ray Dalio della Bridgewater Associates parlano di un forte deprezzamento.

La svalutazione potrebbe portare alla vendita di azioni e all'aumento dei prezzi delle materie prime, afferma Lindal. Il fatto è che molti attori del mercato non riescono a capire la logica delle fluttuazioni del dollaro, cosa che crea il "clima di investimento più rischioso in 45 anni" per gli investitori non americani che non sono sufficientemente coperti dal cambio di valuta.

A settembre, il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker, in un appello al Parlamento Europeo, ha invitato il governo europeo ad adottare ulteriori misure per aumentare il valore dell'euro come valuta globale.

Previsto imminente collasso del dollaro
2 dollari per un euro? questo vorrebbe dire che il pil europeo dovrebbe salire ALMENO del 3-4% annuo...chimera.. senza contare cosa succederebbe con hard brexit..
 
Sotto il 3% del Pil, ha detto ieri sera il ministro dell’Economia Giovanni Tria, “non c’è eccesso di deficit”. “L’idea che con questa manovra si voglia far saltare l’Europa” è insensata, secondo il professore. La Commissione Ue ha 15 giorni di tempo per esprimere il primo parere ufficiale.

“Puntiamo sulla crescita nella stabilità”, dice il presidente del Consiglio Giuseppe Conte per sintetizzare. Il vice premier Luigi Di Maio ha assicurato che il problema dello spread “sparirà” e che la situazione dei rendimenti dei Btp è temporanea e che non è destinata a rimanere tale.
Wall Street Italia
 
2 dollari per un euro? questo vorrebbe dire che il pil europeo dovrebbe salire ALMENO del 3-4% annuo...chimera.. senza contare cosa succederebbe con hard brexit..

Se l'America continua a sanzionare 3/4 di mondo e ad attuare politiche protezionistiche, non è necessario anche se augurabile, che l'Europa cresca del 3-4%, crolla da sola. Poi chissà! Tutto può succedere. Dipende molto dalla politica europea che al momento non c'è. Solo regole...!
 
Se l'America continua a sanzionare 3/4 di mondo e ad attuare politiche protezionistiche, non è necessario anche se augurabile, che l'Europa cresca del 3-4%, crolla da sola. Poi chissà! Tutto può succedere. Dipende molto dalla politica europea che al momento non c'è. Solo regole...!
si ma c'è un problema. quale paese vuole la sua moneta più forte? non l'ho ancora capito. la cina no, l'italia nemmeno, la germania forse.. chi dovrebbe prendersi sulle spalle questa responsabilità?
 
si ma c'è un problema. quale paese vuole la sua moneta più forte? non l'ho ancora capito. la cina no, l'italia nemmeno, la germania forse.. chi dovrebbe prendersi sulle spalle questa responsabilità?

Se la FED non avesse aumentato i tassi il $ non si sarebbe rafforzato col QE della BCE ancora in essere. Nessun paese gradisce una moneta forte ma stabile si. Se la zona € dovesse rimettersi in moto e guadagnare qualche punto di PIL in + che non è fantascienza con l'Eurasia confinante che sembra destinata a crescere, anche l'€ per forza di cose potrebbe salire e non sarebbe un male se le materie prime con un $ debole aumentassero di prezzo: l'inflazione importata sarebbe più sotto controllo.
 
Se la FED non avesse aumentato i tassi il $ non si sarebbe rafforzato col QE della BCE ancora in essere. Nessun paese gradisce una moneta forte ma stabile si. Se la zona € dovesse rimettersi in moto e guadagnare qualche punto di PIL in + che non è fantascienza con l'Eurasia confinante che sembra destinata a crescere, anche l'€ per forza di cose potrebbe salire e non sarebbe un male se le materie prime con un $ debole aumentassero di prezzo: l'inflazione importata sarebbe più sotto controllo.
si, il ragionamento è corretto. Ma a me sembra che il progetto europeo sia "in gestazione" e che il rafforzamento dell'euro non farebbe che far andare in recessione paesi che hanno bisogno di una moneta debole (vedasi italia)
 
Non c'è e non c'è mai stato qualcuno che con una certa disinvoltura e sicurezza, sia stato ottimista sui mercati: sono anni che leggo di collassi, catastrofi imminenti ecc. ma le borse, almeno quella americana fino ad ora è continuata a salire. Sembra che i lettori siano catturati solo se c'è pessimismo nero. Sono curioso di vedere fino a maggio 2019, se l'andamento dei ns. titoli anche azionari, nei fatti, saranno sincronizzati con quanto predicato dalle cassandre e soloni vari o se questi, saranno smentiti.
 
si, il ragionamento è corretto. Ma a me sembra che il progetto europeo sia "in gestazione" e che il rafforzamento dell'euro non farebbe che far andare in recessione paesi che hanno bisogno di una moneta debole (vedasi italia)

Se una valuta è forte, per continuare ad essere competitivi o abbassi i salari, o le materie prime mantengono i prezzi bassi oppure abbassi le tasse. I paesi vanno in recessione in assenza della domanda interna ed esterna. per stimolare quella interna le misure debbono essere espansive ed agire sugli investimenti pubblici. Per quanto riguarda la domanda esterna, devi tenere aperte le porte e non chiuderle con le sanzioni che diventano nostre anche se le mettono gli altri. Se metti delle barriere ai commerci si rischia la depressione che è peggio...!
 
Se una valuta è forte, per continuare ad essere competitivi o abbassi i salari, o le materie prime mantengono i prezzi bassi oppure abbassi le tasse. I paesi vanno in recessione in assenza della domanda interna ed esterna. per stimolare quella interna le misure debbono essere espansive ed agire sugli investimenti pubblici. Per quanto riguarda la domanda esterna, devi tenere aperte le porte e non chiuderle con le sanzioni che diventano nostre anche se le mettono gli altri. Se metti delle barriere ai commerci si rischia la depressione che è peggio...!
volevo intendere...che se noi proiettiamo l'oggi tra 6 anni, dobbiamo mettere in conto di non alterare i principi su cui si basano le proiezioni. Brexit, rielezione di trump(?) e elezioni europee mi sembrano fattori che possono modificare molto delle basi attuali..
 

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