Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato

Buongiorno amici, volevo porvi alcune domande:
1)La manovra vera' bocciata dall'Ue ci sanzionerà???Ho sentito il 21 novembre le sanzioni
2)Il vertice del 5/6 novembre porterra' conseguenze allo spread?
3)Questo cavolo di spread salirà a 350???
Sto ancora alla finestra???
Orizzonte di investimento 10 anni
 
Buongiorno amici, volevo porvi alcune domande:
1)La manovra vera' bocciata dall'Ue ci sanzionerà???Ho sentito il 21 novembre le sanzioni
2)Il vertice del 5/6 novembre porterra' conseguenze allo spread?
3)Questo cavolo di spread salirà a 350???
Sto ancora alla finestra???
Orizzonte di investimento 10 anni
ROMA (MF-DJ)--Deficit a un passo dal 3%, crescita tagliata di un terzo rispetto alle "generose" previsioni del governo e lancio della procedura Ue per violazione della regola del debito. Che sarà molto più pesante di quanto il gabinetto del premier Giuseppe Conte abbia finora immaginato e terrà il Paese inchiodato per almeno cinque anni a una cura da cavallo per risanare i conti, fino ad azzerare del tutto il deficit.
Lo scrive Repubblica spiegando che novembre sarà un mese caldissimo sull'asse Roma-Bruxelles, al termine del quale Luigi Di Maio e Matteo Salvini dovranno rendere conto all'opinione pubblica del salato conto che il Paese sarà chiamato a pagare per avere calpestato le regole europee, lasciato correre il deficit della terza nazione più indebitata del pianeta e avere gonfiato i numeri della prima manovra tinta di giallo e verde.
Il calendario è impietoso e non a caso il capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha chiesto al governo di sviluppare un dialogo costruttivo con le istituzioni europee". Un monito al quale Conte ha risposto assicurando un confronto proficuo e costante con Bruxelles. Peccato che poi Salvini abbia annunciato per l'8 dicembre la piazza contro il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker.
Ad oggi, spiega il giornale, Bruxelles ritiene che l'Italia chiuderà il 2019 al 2,8%, pericolosamente vicino al limite del 3%. Con la "manovra del popolo" che dunque zavorrerà il Paese di circa 32 miliardi di nuovo indebitamento (fino ad oggi si era parlato di 25). E le cose non andranno meglio negli anni successivi. Il governo aveva promesso di far scendere il deficit al 2,1% nel 2020 e all'1,8% nel 2021, obiettivi che per Bruxelles saranno lontani anni luce: nel biennio infatti per la Ue il disavanzo resterà inchiodato a un passo dal 3%, con il serio rischio di sfondarlo. E così il 13 novembre scadrà l'ultimatum della Commissione Ue senza che l'esecutivo Conte abbia modificato la manovra e con numeri ancora peggiori di quelli pronosticati da Roma.
A quel punto Bruxelles sarà costretta a bocciare definitivamente l'Italia e il 21 novembre lancerà l'iter perla procedura d'infrazione che partirà a inizio 2019. Una procedura durissima, che imbriglierà la politica economica del Paese - a prescindere da chi lo governerà - per almeno 5 anni. A carico dell'Italia non sarà aperta una tradizionale procedura per deficit eccessivo, riservata a chi sfonda il limite del 3% di Maastricht, ma (ed è la prima volta dalla nascita dell'euro) una per mancato rispetto della regola del debito, quella che impone di ridurlo tagliando ogni anno il deficit strutturale. Una procedura dalla quale sarà ancor più difficile uscire rispetto a quella classica, tanto che la Commissione deve scegliere tra due obiettivi da imporre all'Italia. Il primo prevede che Roma possa uscire dalla procedura solo rispettando la regola del debito. Introdotta nel 2011 per salvare l'euro dalle politiche forza-leghiste, impone di tagliare di un ventesimo all'anno l'eccedenza del debito rispetto al tetto del 60% fissato da Maastricht.
Per l'Italia, che viaggia sopra al 130%, sarebbe una sberla da svariate decine di miliardi di tagli all'anno. Un'austerità mai vista prima, politicamente e socialmente insostenibile. Per questo la Commissione alla fine deciderà che per mettere fine alla procedura l'Italia dovrà avere raggiunto il pareggio di bilancio: dovrà avere azzerato il deficit (come la Germania di Schaeuble). Per farlo serviranno almeno 5 anni di nuovi sacrifici (i giallo-verdi hanno vanificato quelli del passato), con Roma che dovrà centrare ogni sei mesi una serie di obiettivi intermedi fissati dalla Ue. Impegni e tagliandi che partiranno già a inizio 2019, dunque con rischio sanzioni già per la prossima estate.

Italian manufactoring shrinks by most in almost 4 years (Bloomberg)
 
Se Draghi, con le sue parole continua ad avere il credito di questi anni, non possiamo escludere la possibilità che possa esserci un "compromesso" tra il ns. Governo e l'UE per quanto concerne la manovra. I media sappiamo bene che spesso ci vanno giù pesante e non è certo oro colato quello che scrivono. Cosa ha detto Draghi:

Sulla manovra, Draghi invita tutti ad abbassare i toni
In conferenza stampa a Bali, le domande rivolte al presidente della Bce riguardano quasi tutte l'Italia. Il numero uno dell'Eurotower crede in un compromesso ed esorta a "non drammatizzare". E l'aumento dello spread? "La fine del Qe non c'entra"

Sulla manovra, Draghi invita tutti ad abbassare i toni

Intanto i ns. TDS salgono ed è ciò che conta e il 67 viaggia a 81,2 dopo aver sfiorato i 77...


13 ottobre 2018,22:10
 
Usa - Non farm payrolls sopra attese a ottobre, disoccupazione e salari in linea 02/11/2018 13:39 - MKI


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A ottobre negli Usa sono stati creati 250 mila nuovi posti di lavoro nel settore non agricolo (Non-Farm payrolls), mentre il tasso di disoccupazione, calcolato su diversa base statistica, e' rimasto sui minimi di 48 anni al 3,7 per cento. A renderlo noto e' il Dipartimento del lavoro degli Stati Uniti.
Il dato sui nuovi impieghi e' superiore alle aspettative (200 mila unita') mentre la rilevazione di settembre e' stata rivista al ribasso da 134 mila a 118 mila.
Sempre a ottobre, la variazione mensile del salario medio orario e' stata del +0,2% su base mensile, in linea con il consensus e lievemente inferiore alla rilevazione del mese precedente (+0,3%).
Anno su anno il salario medio orario e' aumentato del 3,1%, come atteso dagli analisti, al di sopra della rilevazione di settembre (+2,8%).
 
Usa - A settembre deficit bilancia commerciale in aumento a $ 54 miliardi 02/11/2018 13:44 - MKI


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A settembre la bilancia commerciale degli Stati Uniti ha registrato un deficit di 54 miliardi di dollari, superiore al disavanzo di 53,3 miliardi del mese di agosto (rivisto da 53,2 miliardi). Gli analisti si aspettavano un deficit di 53,6 miliardi.
Lo rende noto il dipartimento del commercio degli Stati Uniti.
 
"In pratica, a quanto si ricostruisce si chiede che prima dell'attivazione di un prestito dal fondo di emergenza europeo si facciano partecipare alle perdite sulle obbligazioni i risparmiatori che le hanno sottoscritte, ristrutturando di fatto il debito. Secondo un diplomatico il messaggio è che "gli investitori in titoli di Stato italiani potrebbero perdere i loro soldi". I dieci ministri chiedono che un eventuale prestito dal fondo di emergenza europeo di emergenza sia garantito prima che un Paese dell'euro abbia grandi problemi finanziari ed economici, in primo luogo se il debito nazionale è in fase di ristrutturazione. Ciò significa che i possessori privati di titoli di Stato dovrebbero subire le perdite prima del fondo. Gli attuali criteri per un prestito di emergenza rendono comunque già possibile uno sforzo da parte di investitori privati"

Ue, i Paesi del Nord vogliono una stretta sul fondo salva-Stati: avvertimento all'Italia
 
marketinsight.it - USA - ORDINATIVI INDUSTRIALI IN CRESCITA OLTRE LE ATTESE A SETTEMBRE
A settembre gli ordinativi industriali degli Stati Uniti hanno
fatto segnare un aumento dello 0,7%, superando le aspettative
pari al +0,5 per cento. Ad agosto erano aumentati del 2,6%, dato
rivisto al rialzo dal +2,3% precedentemente comunicato. A
renderlo noto è il Dipartimento del Commercio (Bureau of the
Census) a stelle e strisce.
Leggi la notizia sul sito marketinsight.it Buona sera
 
condoni, regalie all'imprenditoria, capitalismo assistenzialistico di stato, ecc....tornati indietro di una decina di anni, anche più, siamo in piena epoca berlusconiana senza il cappello di berlusconi, ciao governodelcambiamento hegel aveva torto o forse parlava di progresso "per gli altri" x noi la storia è sempre un eterno ritorno al peggio
 

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