Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato

marketinsight.it - APPUNTAMENTI MACRO DI OGGI (17/12/2018)
Ore 10:00, Italia: Bilancia commerciale, ottobre Ore 11:00,
Eurozona: Bilancia commerciale, ottobre, e indice dei prezzi al
consumo, novembre Ore 14:30, Usa: Indice Empire State manifattura
Stato di New York, dicembre
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Buon giorno
 
Eurozona: inflazione scende all'1,9% a novembre
Rallenta più del previsto l'inflazione dell'area euro. Su
base annua a novembre l'indice dei prezzi al consumo segna un
+1,9, in calo rispetto al 2,2% di ottobre e inferiore rispetto
al +2% indicato dalla lettura flash. Su base mensile l'indice
cpi segna una contrazione dello 0,3%. Milano, Finanza.com
 
Manovra: Messina, indispensabile punto di incontro con Ue
Grafico Azioni Intesa Sanpaolo (BIT:ISP)
Intraday

Oggi : Lunedì 17 Dicembre 2018




"E' indispensabile che venga trovato un punto di incontro con la Commissione Europea perché la pressione alla quale siamo stati sottoposti da parte degli investitori internazionali sui nostri titoli" di Stato "penso che abbia raggiunto un livello non sopportabile".

Lo ha affermato Carlo Messina, Ceo di Intesa Sanpaolo, parlando della Legge di Bilancio a margine di un evento promosso da Fondazione Cariplo per contrastare la povertà minorile a Milano.

"E' indispensabile non tanto nei confronti della Commissione europea ma nei confronti dei grandi investitori internazionali, che sono poi detentori della gran parte del nostro debito, che venga trovato un punto di incontro. Che lo Spread stia scendendo è un chiaro segnale e più ci si muove in questa direzione tanto più si fa il bene del Paese".

cce


(END) Dow Jones Newswires

December 17, 2018 06:10 ET (11:10 GMT)
 
ROMA (Reuters) - Il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, punta a chiudere stasera la trattativa con Bruxelles sui saldi della manovra 2019, dopo aver ridotto il target di deficit a 2,04% del Pil nel tentativo di scongiurare una procedura di infrazione.

Lo riferisce la portavoce del ministro.

L'Italia, riferiscono fonti governative e della Commissione ha anche tagliato la stima di crescita del Pil per il prossimo anno a 1% da 1,5%.

In attesa di un via libera sul deficit dalla Ue, i lavori in Senato sulla manovra stanno rallentando. Il governo presenterà un maxiemendamento con i nuovi saldi e le conseguenti modifiche agli stanziamenti su reddito di cittadinanza e quota 100 sul quale ci sarà il voto al testo. Poi sarà necessaria una terza lettura.

La legge di bilancio deve essere approvata entro fine anno per evitare l'esercizio provvisorio.
 
Usa: indice Nahb sotto le attese a dicembre
In calo oltre le attese a dicembre l’indice Nahb sulla fiducia
dei costruttori immobiliari che tocca i 56 punti dai 60 del
mese precedente. Il consensus aveva previsto un aumento a 61
punti. Milano, Finanza.com
 
Milano (AWE/LaPresse) – Donald Trump alza la temperatura in vista della riunione di mercoledì del Federal Open Market Committee, il braccio monetario della Federal Reserve dal quale il mercato si attende un nuovo rialzo dei tassi d’interesse statunitensi, il quarto del 2018. Che la stretta non sia gradita al presidente era già cosa nota, visto che lui stesso ha avuto modo di sottolinearlo più di una volta negli scorsi mesi.

Ma se a qualcuno fosse sfuggito, oggi è arrivata una nuova conferma della contrarietà dell’inquilino della Casa Bianca. Come spesso accade, la tribuna scelta da Trump per le sue esternazioni è stata quella di Twitter. “E’ incredibile che con un dollaro forte e virtualmente nessuna inflazione, col mondo esterno che esplode intorno a noi, con Parigi che sta bruciando e la Cina in declino, la Fed stia anche solo prendendo in considerazione un altro rialzo dei tassi”, ha cinguettato sul social network, concludendo con un esplicito “godetevi la vittoria!”.

Sale la tensione in vista della riunione di mercoledì
Gli ultimi dati in arrivo dagli Usa hanno visto le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione calare più del previsto nella settimana terminata l’8 dicembre. Superando le attese degli analisti e portandosi sul livello più basso da quasi tre mesi. La produzione industriale è intanto tornata a salire a novembre, registrando un +0,6% a sua volta migliore delle aspettative. Mentre l’inflazione nello stesso mese è scivolata al 2,2% a novembre su base annua, dal 2,5% del mese precedente, con una variazione nulla nei confronti di ottobre.

Questo mente l’altra superpotenza mondiale, la Cina – con la quale Washington ha avviato da mesi un braccio di ferro a tema commerciale che nell’ultima settimana è sembrato comunque alleggerirsi – mostra segni di difficoltà. Le cifre diffuse da Pechino nei giorni scorsi, sempre con riferimento a novembre, vedono la produzione industriale muoversi col tasso di crescita più basso in tre anni, sul +5,4% annuo. Mentre le vendite al dettaglio hanno messo a segno un +8,1% che rappresenta l’espansione più lenta addirittura dal 2003.
 
Grafici cambi:

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Milano (AWE/LaPresse) – Donald Trump alza la temperatura in vista della riunione di mercoledì del Federal Open Market Committee, il braccio monetario della Federal Reserve dal quale il mercato si attende un nuovo rialzo dei tassi d’interesse statunitensi, il quarto del 2018. Che la stretta non sia gradita al presidente era già cosa nota, visto che lui stesso ha avuto modo di sottolinearlo più di una volta negli scorsi mesi.

Ma se a qualcuno fosse sfuggito, oggi è arrivata una nuova conferma della contrarietà dell’inquilino della Casa Bianca. Come spesso accade, la tribuna scelta da Trump per le sue esternazioni è stata quella di Twitter. “E’ incredibile che con un dollaro forte e virtualmente nessuna inflazione, col mondo esterno che esplode intorno a noi, con Parigi che sta bruciando e la Cina in declino, la Fed stia anche solo prendendo in considerazione un altro rialzo dei tassi”, ha cinguettato sul social network, concludendo con un esplicito “godetevi la vittoria!”.

Sale la tensione in vista della riunione di mercoledì
Gli ultimi dati in arrivo dagli Usa hanno visto le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione calare più del previsto nella settimana terminata l’8 dicembre. Superando le attese degli analisti e portandosi sul livello più basso da quasi tre mesi. La produzione industriale è intanto tornata a salire a novembre, registrando un +0,6% a sua volta migliore delle aspettative. Mentre l’inflazione nello stesso mese è scivolata al 2,2% a novembre su base annua, dal 2,5% del mese precedente, con una variazione nulla nei confronti di ottobre.

Questo mente l’altra superpotenza mondiale, la Cina – con la quale Washington ha avviato da mesi un braccio di ferro a tema commerciale che nell’ultima settimana è sembrato comunque alleggerirsi – mostra segni di difficoltà. Le cifre diffuse da Pechino nei giorni scorsi, sempre con riferimento a novembre, vedono la produzione industriale muoversi col tasso di crescita più basso in tre anni, sul +5,4% annuo. Mentre le vendite al dettaglio hanno messo a segno un +8,1% che rappresenta l’espansione più lenta addirittura dal 2003.
Be ..direi che in parte oggi ha contribuito a far stornare ,anche per quelle società sul segmento a bassa capitalizzazione(Small Cap e Mid Cap) che con un manipolo di azioni hanno perso 4 figure;ne prendo atto e direi che l'ottusaggine del mercato è viva più che mai ma diamogli ragione! :eek: Domani opto per una RIpartenza incolore poi su ,senza eccessi.Il FIB a questi livelli sarebbe da acquistare per me ..se fossi un derivato dipendente! Al gabinetto voglio andare tranquillo ; lo seguo solamente sul book e non mi addentro nei meandri..mi basta cosi,buona sera.:)
 

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