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MILANO (Reuters) - Chiusura poco mossa per il mercato obbligazionario italiano, in attesa delle aste a medio-lungo termine di domani, quando il Tesoro metterà a disposizione fino a 6,5 miliardi di euro in Btp a 3, 7 e 30 anni.

** L'ammontare totale dell'emissione, si legge in una nota di Mps (MI:BMPS) Capital Services, è più alto rispetto a quello delle aste degli ultimi mesi del 2018.

** L'appuntamento delle aste, scrive lo strategist Filippo Mormando, si inserisce in una fase di mercato ancora attendista sul Btp, come dimostrano i volumi più bassi rispetto all’attività delle prime sedute degli scorsi anni.

** Dopo il sollievo sulla scampata procedura d'infrazione sui conti pubblici seguito all'accordo raggiunto tra il governo italiano e l'Unione europea sulla manovra di bilancio, che ha spinto lo spread a rompere al ribasso la soglia dei 250 punti base a ridosso di Natale, il differenziale si è riallargato in area 270 pb, livello attorno al quale si è mantenuto nei primi giorni dell'anno.

** Il tasso del decennale italiano nelle prime sedute del 2019 ha oscillato tra 2,70% (minimo da fine luglio) e 2,96%, per assestarsi nelle ultime sedute in area 2,90%.

** Le aste di domani daranno l'opportunità di verificare l'appetito per la carta italiana da parte degli investitori, in vista di un anno che si presenta particolarmente impegnativo per il Tesoro sul fronte del funding.

** Al rifinanziamento di circa 200 miliardi di emissioni in scadenza, si aggingeranno infatti circa 50 miliardi di nuovo debito da raccogliere sul mercato, per finanziare parte delle misure contenute nelle legge di bilancio, che incorpora un target deficit/Pil del 2%.

** Secondo un dealer, l'andamento del mercato secondario non lascia presagire particolari timori dal punto di vista della domanda.

** Nel corso della seduta odierna, la pubblicazione dei resoconti dell'ultimo consiglio di politica monetaria della Banca centrale europea ha offerto sostegno all'intero comparto obbligazionario, orfano del quantitative easing archiviato da Francoforte a fine 2018.

** Dai verbali è emersa una crescente consapevolezza degli aumentati rischi sull'economia, che potrebbero portare Francoforte a rimettere in campo lo strumento delle operazioni di rifinanziamento a lungo termine (Tltro), ovvero di fondi a 4 anni a basso costo a disposizione delle banche per garantire un orientamento monetario accomodante.

** Un'ipotesi di cui diversi esponenti Bce avevano parlato apertamente nelle ultime settimane del 2018 e che ha dato sostegno alla parte breve della curva italiana.



** A fine seduta sul secondario, il rendimento del Btp 3 anni ottobre 2021, in offerta domani, dà un rendimento di 1,15% che, se confermato in asta, rappresenterebbe il minimo da luglio. A inizio dicembre, il Tesoro aveva offerto il titolo in un'operazione di concambio, assegnandolo al rendimento di 1,528%.


Scritto da: Reuters
 
Incrementato ancora il 67 a 83,25

Ed ora che Dio me e ce la mandi buona...!

Ho approfittato del forte rialzo dell'utility in portafoglio, per venderne una parte e crearmi liquidità.
 
Asta Btp: rendimento titolo triennale scende all'1,07% da 1,98% di novembre
Asta Btp: rendimento titolo triennale scende all'1,07% da
1,98% di novembre Milano, Finanza.com
 

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