Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato

Roma, 11 gen. (askanews) - Domanda discreta e tassi di interesse in moderazione ad una nuova asta di titoli di Stato. Il Tesoro ha collocato 3 miliardi di Btp a 3 anni, su cui la domanda ha raggiunto 4,48 miliardi per un apporto di copertura che ha sfiorato l'1,5. Il rendimento lordo, all'1,07 per cento si è attestato a 91 punti base al di sotto del livello dell'asta analoga precedente, risalente al 13 novembre.

Altri 2,25 miliardi assegnati erano Btp a 7 anni, con una domanda per 3,69 miliardi e un rapporto di copertura a 1,64. I tassi, al 2,35 per cento sono calati di 77 punti base dall'asta precedente. Infine sono stati assegnati 1,25 miliardi di Btp a 30 anni con tassi al 3,68 oper cento e un rapporto di copertura di 1,35.
 
Spread scende sotto 260 pb dopo asta Btp, rendimento al 2,83%
Ancora una seduta in ribasso per Salvatore Ferragamo in Borsa.
Il titolo della maison fiorentina si posiziona tra i peggiori
del Ftse Mib, mostrando un ribasso di quasi il 2% a 17,48 euro
dopo la bocciatura incassata da Credit Suisse. Gli analisti
della banca svizzera hanno tagliato la raccomandazione su
Ferragamo a underperform dal precedente neutral, con un target
price che scivola a 14 da 21 euro. Secondo il broker svizzero
il 2019 potrebbe essere un altro anno di transizione per il big
del lusso italiano. "Nonostante un taglio delle previsioni
del consenso sugli utili del 35% nel 2018, pensiamo che le
stime siano ancora a rischio", affermano gli esperti di Credit
Suisse che danno una sforbiciata anche alle loro previsioni
sull'utile per azione (Eps) del 10% nel 2019 e del 15% nel
2020, posizionandosi così il 10% e l'11% sotto consenso. "In
un contesto incerto per la domanda di lusso, riteniamo che il
percorso per il recupero della crescita sarà lento e i margini
scenderanno", aggiungono gli esperti, secondo i quali
"un'operazione di M&A è al momento improbabile". Milano,
Finanza.com
Flash Milano, Finanza.com
 
Siamo già in recessione!!
Italia: per Barclays entrerà in recessione tecnica dopo crollo produzione industriale
L'Italia dovrebbe entrare in recessione tecnica. ne sono
sempre più convinti gli analisti di Barclays dopo che la
produzione industriale a novembre è crollata sia su base
mensile (-1,6%) sia su base annua (-2,6%). "I dati sulla
produzione industriale molto più deboli del previsto confermano
il nostro punto di vista secondo cui l'Italia entrerà in
recessione tecnica nel quarto trimestre del 2018", ribadiscono
da Barclays, stimando un Pil tricolore in calo dello 0,1%
nell'ultimo quarto del 2018, dopo il ribasso già registrato
nel terzo trimestre. Per l'anno penna iniziato invece,
Barclays prevede una crescita del Pil italiano dello 0,7%
soltanto: "L'indebolimento della dinamica della domanda
all'interno e all'esterno dell'area dell'euro, l'aumento
dell'incertezza sui tempi e sull'attuazione
dell'allentamento fiscale annunciato dal governo e
l'instabilità politica in atto gettano un'ombra lunga sulle
nostre prospettive", spiegano. Milano, Finanza.com
 

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