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Pag.18 IL Sole 24 Ore Plus di ieri,buona Domenica.

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Visualizzazione delle 10 maggiori economie del mondo nel 2030

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I mercati emergenti di oggi sono le centrali elettriche di domani, secondo una recente previsione della Standard Chartered, una banca multinazionale con sede a Londra.

La banca vede tutte le economie in via di sviluppo come l'Indonesia, la Turchia, il Brasile e l'Egitto salire di livello - e nel 2030 stima che sette dei 10 maggiori paesi del mondo per PIL (PPP) saranno collocati nei mercati emergenti."

Visualizing The World's Largest 10 Economies In 2030
 
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Rai CGIA:IN ITALIA PEGGIOR
BUROCRAZIA IN EUROPA

L'Italia ha la peggior burocrazia d'Eu-
ropa e solo la Grecia sta peggio. E'
quanto emerge dalla stesura dell'indice
sulla qualità dei servizi offerti dagli
uffici pubblici nei 19 Paesi della zona
euro,riferita al 2017 e realizzata dal-
la Cgia su dati della Commissione Ue.

La situazione è migliore nelle regioni
del Nord. La Calabria è all'ultimo po-
sto. Per quanto riguarda il livello me-
dio complessivo, Finlandia, Paesi Bassi
e Lussemburgo occupano i primi 3 gradi-
ni del podio, mentre Slovacchia, Italia
e Grecia sono in fondo alla graduatoria
 
"Angela Merkel è andata ad Atene. Non ci sono state le grandi contestazioni degli scorsi anni, ma c’è una ragione. Il paese ha perso, durante la crisi economica, quasi 700.000 abitanti: quasi tutti giovani, laureati o diplomati. Un esodo di massa che sta lasciando il paese senza più forze vitali, sia per produrre nuova ricchezza che – eventualmente – innescare un riscatto sociale basato sul conflitto.


Questo articolo, apparso giovedì sul New York Times, pur se scritto nel tono “british” che ci si attende da una testata anglosassone, restituisce un quadro di devastazione che neanche la Seconda guerra mondiale era stata in grado di produrre in quel paese.


Per quanto lo si possa dire in modo freddo e neutro, infatti, la stima della popolazione ellenica – da qui a 30 anni, se si va avanti così, con il “pilota automatico” – è da post attacco nucleare: una riduzione tra 800.000-2,5 milioni. Un mezzo “sterminio” diluito nel tempo, quasi senza spargimento di sangue o campi di concentramento, ma non senza tragedie e dolori, che riguarderà tra il 10 e il 25% della popolazione originaria. Sommando emigrazione e fisiologia umana."

L'Unione Europea ha compiuto in Grecia una vera e propria pulizia etnica
 

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