stefanofabb
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UNC: Italia in recessione, dunque rapporti deficit e debito sballati. Rischio manovra correttiva
"L'Italia è in recessione tecnica. E' ufficiale! Il dato è
ben peggiore del -0,1% preventivato da alcuni. Ora il rischio
di una manovra correttiva è dietro l'angolo". Così
Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale
Consumatori (UNC). "Anche se ieri sia Conte che Tria hanno
cercato di minimizzare l'effetto sui conti pubblici, è
evidente che, anche se la colpa del risultato fosse della Cina
e della Germania, come sostenuto dal Premier, le stime vanno
comunque rifatte. Anche prendendo per buono l'impatto sul Pil
dovuto alle misure contenute nella Legge di Bilancio, pari a
0,4 punti percentuali, è chiaro che, partendo da un dato
inferiore per il 2018, il risultato cambia anche per il 2019.
Forse le stime di crescita del Fmi e di Bankitalia, per
entrambi +0,6%, sono pessimistiche, ma certo a fine anno il Pil
non potrà salire dell'1 per cento". "Di conseguenza vanno
rivisti i rapporti tra deficit e Pil e tra debito e Pil che,
alla luce dei dati di oggi, risultano sballati. Prima il
Governo corregge il tiro, quindi, meglio è, altrimenti a fine
anno la stangata sarà maggiore". Milano, Finanza.com
"L'Italia è in recessione tecnica. E' ufficiale! Il dato è
ben peggiore del -0,1% preventivato da alcuni. Ora il rischio
di una manovra correttiva è dietro l'angolo". Così
Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale
Consumatori (UNC). "Anche se ieri sia Conte che Tria hanno
cercato di minimizzare l'effetto sui conti pubblici, è
evidente che, anche se la colpa del risultato fosse della Cina
e della Germania, come sostenuto dal Premier, le stime vanno
comunque rifatte. Anche prendendo per buono l'impatto sul Pil
dovuto alle misure contenute nella Legge di Bilancio, pari a
0,4 punti percentuali, è chiaro che, partendo da un dato
inferiore per il 2018, il risultato cambia anche per il 2019.
Forse le stime di crescita del Fmi e di Bankitalia, per
entrambi +0,6%, sono pessimistiche, ma certo a fine anno il Pil
non potrà salire dell'1 per cento". "Di conseguenza vanno
rivisti i rapporti tra deficit e Pil e tra debito e Pil che,
alla luce dei dati di oggi, risultano sballati. Prima il
Governo corregge il tiro, quindi, meglio è, altrimenti a fine
anno la stangata sarà maggiore". Milano, Finanza.com