Confindustria, Boccia cita Spagna e Francia come modelli per spread e crescita. Presenta proposta a governo
Il numero uno di Confindustria Vincenzo Boccia prende come
modelli di spread e di crescita rispettivamente la Spagna e la
Francia. Così, nel discorso proferito in occasione
dell'assemblea annuale. "Se il rendimento dei titoli di
Stato italiani si abbassasse al livello spagnolo (che oscilla a
un valore inferiore di 150 punti base in meno) "già il
prossimo anno si potrebbero risparmiare 5 miliardi di euro in
spesa per interessi". Allo stesso tempo, se la crescita del
Pil raggiungesse il livello francese "il debito pubblico
scenderebbe automaticamente. Tassi spagnoli e crescita francese
sono obiettivi a portata di mano per la prossima manovra".
Boccia ha proposto al governo e alle opposizioni di lanciare
"insieme un piano triennale, credibile e ambizioso allo stesso
tempo, che ci permetta di trattare con i partner europei un
aggiustamento graduale, serio e strutturale, affiancato a
misure per sostenere la difficile fase congiunturale.
Affrontiamo in modo non ideologico il nodo risorse, mettiamo il
debito pubblico su un sentiero discendente e la crescita su un
sentiero ascendente". Il numero uno di Confindustria ha
proposto, per l'esattezza, un patto per la crescita, con
governo e opposizione, che possa scongiurare il rischio di un
autunno freddissimo per l'economia italiana. "Oggi
Confindustria propone al governo del Paese e alle opposizioni
di collaborare tutti insieme per impostare una politica
economica basata su realismo e pragmatismo, guidata dalla
visione. Pragmatismo nelle scelte, non ideologiche, ma di buon
senso e visione prospettica. Possiamo evitare un autunno
freddissimo per la nostra economia se costruiamo un programma
serrato che faccia radicalmente mutare la percezione
sull'immobilità dell'Italia e che ci permetta di affrontare
il confronto con i partner europei sul bilancio e sul debito da
pari a pari, forti di un progetto credibile e concreto". Un
progetto che "sia un vero e proprio atto di generosità da
dedicare ai ragazzi che vogliono e hanno diritto di vivere e
lavorare in Italia per il futuro di tutti noi". Perchè "in
una società complessa, nè governo, nè imprese sono
autosufficienti. Da soli possiamo fare tanto, ma da soli non ce
la faremo". Milano, Finanza.com