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stefanofabb

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Ray Strapazzo

"IL DEBITO BUONO CI SALVERA'" (Mario Draghi)
Buongiorno sagitta e a tutti.

Già...! E il giochino parte da qui:

Dollaro: il canto del cigno prima del tracollo definitivo

Articolo, che giudico molto importante e soprattutto vero, per le implicazioni storiche, volendo fare un parallelismo con la Sterlina, economiche, perchè mette in luce l'importanza dell'oro e il mantenimento del potere a tutti i costi, che comporta il ricorso a tutti i mezzi fra cui, quello di generare il caos. Il caos adesso ce l'abbiamo in Europa, per mezzo dell'Ucraina, delle sanzioni e tutto ciò che può comportare un'ulteriore indebolimento dell'Europa perchè, se si vuole conservare il potere ( quello del $ ), occorre indebolire chi potrebbe minacciarlo e, l'elenco comincia ad essere lungo...Secondo me.


Dall’articolo:

Ora con la fine del QE, il dollaro torna velocemente a salire e negli ultimi
sei mesi la maggioranza delle valute mondiali si è svalutata nei suoi
confronti ed anche le materie prime. Questo comporta una serie di
conseguenze: che il debito in dollari, salendo il dollaro, aumenta e che
quindi diventa più difficile restituirlo…


E’ questo il concetto che si fa fatica a comprendere:
quel debito, come tutti gli altri DP, sono scritti nel ghiaccio.
L’importante è il fattore SOSTENIBILITA’. A ripagarlo
ci penseranno, se lo vorranno e senza alcuna ansia, i posteri e,
non ultima, l’inflazione che ciclicamente riappare per cancellarne
sottotraccia qualche trilione.
 

camaleonte

Forumer storico
"In continuità con la politica di risposta alle sanzioni consistente nel dare spazio a chi, come Salvini e Le Pen, nel Vecchio Continente si sta muovendo per spaccare l’Unione monetaria europea, Mosca - consapevole che una nuova crisi in Ucraina non sparirà e contraria a investire nella rimessa in stato del sistema di trasporto del gas di Kiev (19,5 miliardi di $) - potrebbe valutare l’ipotesi di non rinnovare più il contratto per il transito, dopo la scadenza prevista nel 2019. A quel punto, l’oro blu verrebbe dirottato in Turchia grazie alla nuova pipeline, lasciando interamente all’Ue l’onere infrastrutturale - in precedenza, quasi interamente gravante sulle spalle russe - e normativo (rispetto del Terzo Pacchetto Energia) inerente una parte cospicua dell’approvvigionamento gasiero dell’Europa centro-meridionale.

Secondo Matteo Verda, “Per l’Italia, in particolare, si tratta di uno sviluppo cruciale: a differenza degli altri grandi mercati continentali (Germania, Francia e Polonia), quello italiano è l’unico ancora dipendente interamente dall’Ucraina per l’approvvigionamento di gas russo. Sarà dunque il governo di Roma la controparte più interessata allo sviluppo del gasdotto”.


Le contromosse della Russia nella guerra fredda finanziaria - rivista italiana di geopolitica - Limes
 

camaleonte

Forumer storico
I presidenti di Iran e Venezuela, rispettivamente Hassan Rouhani e Nicolas Maduro, hanno deciso durante un incontro a Teheran di lavorare insieme nell'OPEC (Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio) per sostenere i prezzi mondiali del petrolio.

"Senza dubbio la collaborazione dei membri dell'OPEC potrebbe stabilizzare i prezzi a livelli ragionevoli nel 2015," - ha affermato Rouhani.
Da parte sua anche Maduro ha esortato i Paesi esportatori di petrolio a compiere sforzi per ripristinare la stabilità dei prezzi del petrolio.
Il prezzo del petrolio è sceso bruscamente nel 2014. Gli analisti collegano il crollo delle quotazioni con l'eccesso di offerta sul mercato di oro nero.
Per saperne di più: Iran e Venezuela alzeranno il prezzo del petrolio - Notizie - Economia - La Voce della Russia
 

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