ANALISI-Dietro recenti rialzi spread e tassi Btp, la chiusura di un 2019 "spettacolare"
22/11/2019 Ore 11:20
di Sara Rossi
MILANO, 22 novembre (Reuters) - I picchi dei tassi dei Btp e
i balzi dello spread delle ultime due settimane non sono dovuti
a un accresciuto rischio politico sull'Italia ma per lo più
all'aggiustamento delle posizioni degli investitori alla fine di
un anno "spettacolare" per i governativi italiani.
La vicenda dell'ex Ilva, uno dei temi più complessi che
l'attuale coalizione di governo sta affrontando in questa fase
che potrebbe anche mettere a rischio la sua tenuta, ha tuttavia
accelerato le prese di beneficio del mercato.
Nelle sedute del 7, 8 e 14 novembre lo spread Btp-Bund sul
tratto decennale ha messo a segno un rialzo complessivo di quasi
40 punti base, fino a 170 punti IT10DE10=TWEB , con il tasso
del decennale di riferimento che si è spinto fino a 1,34% del 14
novembre dall'1% di una settimana prima IT10YT=TWEB .
I movimenti hanno coinciso con le tensioni in seno al
governo Conte alimentate soprattutto dal caso dell'ex Ilva ma
operatori e strategist sono concordi nel legarli soprattutto
all'avvicinarsi della chiusura d'anno, periodo in cui
tipicamente gli investitori tracciano un bilancio sui
portafogli.
"Il 2019 è stato un anno spettacolare per il fixed income
italiano: non mi stupisce vedere prese di profitto in questo
periodo. Anche il balzo dello spread fino a 170 punti base è
stato facilmente riassorbito", spiega Luca Cazzulani, strategist
di UniCredit.
Da gennaio a oggi i governativi italiani hanno visto un
sensibile incremento dei prezzi, con il rendimento del decennale
di riferimento sceso da 2,70% circa di inizio 2019, quando in
carica c'era ancora l'esecutivo giallo-verde, a 1,20% circa di
oggi con il Conte bis.
Secondo Cazzulani, nemmeno le condizioni tecniche tuttora
piuttosto favorevoli, tra cui il 'funding' del Tesoro pressochè
terminato, sono state sufficienti a prevenire episodi di 'profit
taking'.
"Non vedo al momento un rischio politico Italia. Le elezioni
in Emilia Romagna di gennaio potranno essere un evento 'market
mover' ma mi aspetto che le forze di governo cercheranno di
circoscriverne il valore al solo livello locale, facilitando una
stabilizzazione dello spread", ragiona lo strategist di Mps
Capital Services, Filippo Mormando.
Di seguito i movimenti dello spread Italia-Germania a 10
anni da gennaio a oggi.
LA SPINTA DELL'EX ILVA
Il caso dell'acciaieria franco-indiana, intenzionata a
lasciare l'Italia, con il suo potenziale impatto di oltre l'1%
sul Pil entro il 2024, è però un fattore che ha accelerato le
prese di beneficio, secondo Alessandro Tentori, Chief Investment
Officer di Axa.
"In questa fase ci sta che gli investitori siano un po' più
cauti: non perché ci sia un outlook negativo sui Btp ma perché
si tende a portare a casa il risultato. Il caso dell'ex Ilva ha
accelerato il processo di chiusura delle posizioni", spiega.
Diffuso qualche giorno fa e relativo a settembre -- quando è
entrato in carica il Conte bis --, il dato di Bankitalia sul
portafoglio degli investitori esteri ha mostrato vendite nette
per 7,7 miliardi. urn:newsml:reuters.com:*:nL8N27Z23X
"Settembre è stato un mese positivo per i Btp quindi si è
data la possibilità a tutti di concretizzare i guadagni
accumulati nel 2019 per poi risettare i portafogli in vista
dell'anno prossimo", spiega Mormando sottolineando che l'outflow
non è una segnale di sfiducia nei confronti del Paese.
SPREAD A 100 PB IN 2020?
Secondo gli analisti di Natwest Markets, il mercato
obbligazionario italiano probabilmente resisterà all'incertezza
politica di breve termine e lo spread potrebbe restringersi a
100 punti base il prossimo anno.
"Pensando ai prossimi sei mesi, archiviate alcune questioni
di breve termine che creeranno un po' di volatilità, 100 punti
base di spread Btp-Bund è un target perfettamente realistico",
ha spiegato Giles Gale, capo della strategia europea di Natwest
Markets durante la presentazione dell'outlook 2020. urn:newsml:reuters.com:*:nS8N27N01J
TIERING, MES ED EDIS NON SPAVENTANO
Gli strategist sono concordi inoltre nel definire molto
limitato l'impatto sui tassi dei Btp del 'tiering', il
meccanismo introdotto il 30 ottobre dalla Bce per limitare gli
effetti dei tassi negativi sui margini delle banche.
"Da quando è stato introdotto a oggi ha prodotto 2 punti
base di impatto negativo sul costo di finanziamento per i titoli
di Stato italiani: questo non spiega il balzo dello spread visto
nei giorni scorsi", argomenta Mormando sotolineando che, per
natura, non è un meccanismo che incide molto sulle scadenze
decennali ma più su quelle a breve.
E limitato per ora, a loro dire, anche l'impatto dei
dibattiti che in questi giorni animano la scena politica
italiana e quella europea riguardanti la garanzia unica sui
depositi bancari (Edis) e sulla riforma del Mes, il meccanismo
europeo di stabilità.
Secondo un'analisi Reuters l'allarme dell'Italia sulla
riforma del Mes può essere esagerato. urn:newsml:reuters.com:*:nL8N28060B
Se veramente gli investitori fossero preoccupati per il
dibattito sul Mes e sulla garanzia unica sui depositi "gli
spread si sarebbero spinti molto più in alto, invece i movimenti
sono stati contenuti", osserva Tentori.
"Sono sicuramente temi però da monitorare", conclude.
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(Sara Rossi, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)
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