Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato (3 lettori)

stefanofabb

GAIN/Welcome
marketinsight.it - GERMANIA - PMI MARKIT SERVIZI E COMPOSITO SOTTO LE ATTESE A NOVEMBRE (PRELIMINARE)
La lettura preliminare di novembre dell'indice Markit Pmi
Servizi della Germania si attesta a 51,3 punti, al di sotto del
consensus (52 punti) e della rilevazione di ottobre (51,6 punti).
L'indice composito ha riportato un valore preliminare di 49,2
punti, rispetto ai 49,3 punti attesi dal consensus e ai
48,9[...]


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stefanofabb

GAIN/Welcome
marketinsight.it - EUROZONA - A NOVEMBRE PMI MANIFATTURIERO SOPRA LE ATTESE
Dalla lettura preliminare di novembre, il Pmi manifatturiero
dell'Eurozona si è attestato a 46,6 punti, al di sopra della
rilevazione finale di ottobre (45,9 punti). Il consensus stimava
un valore di 46,4 punti.


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paul kersey

Nuovo forumer
Lagarde: la politica monetaria Bce continuerà a sostenere l’economia
«La politica accomodante della Bce è stata un fattore fondamentale di spinta della domanda interna durante la ripresa e questa posizione di politica monetaria rimane in effetto». Lo ha detto il presidente della Bce Christine Lagarde, intervenendo a Francoforte al Congresso bancario europeo
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(REUTERS)
2' di lettura

Nel suo primo intervento come presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde - che ha preso il posto di Mario Draghi - ha sostanzialmente confermato le politiche correnti dell’istituto delineate sotto la gestione Draghi e l’outlook sull’economia europea : una scia di continuità che si estende alla sottolineatura dell’esigenza che venga sostenuta la domanda interna, specialmente alla luce di fattori esterni che tendono a “importare” debolezza, a partire dalle incertezze sullo scenario del commercio internazionale. Lagarde, comunque, ha evitato di dare al suo intervento toni personalizzati o di spiccato messaggio politico-strategico, dimostrando un attenzione a cercare di ricucire le divergenze manifestatesi all'interno del Governing Council della Bce (dove vari membri chiedono uan gestione più collegiale).

«La politica accomodante della Bce è stata un fattore fondamentale di spinta della domanda interna durante la ripresa e questa posizione di politica monetaria rimane in effetto, ha detto la nuova presidente della Bce intervenendo a Francoforte al Congresso bancario europeo nell'ambito dell'Euro Finance Week. «Come indicato nella forward guidance della Bce - ha aggiunto Lagarde - la politica monetaria continuerà a supportare l'economia e a rispondere a rischi futuri in linea con il nostro mandato di stabilità dei prezzi. E monitoreremo costantemente gli effetti collaterali delle nostre politiche». Lagarde ha inoltre aggiunto che la politica monetaria della Bce raggiungerebbe più rapidamente i suoi scopi se altre politiche concorressero al raggiungimento di questi obiettivi.

Un elemento chiave, ha detto, è la politica fiscale dell'eurozona e con questo termine, ha detto Lagarde, non si intende solo la posizione aggregata in termini di spesa pubblica ma anche la sua composizione. «Gli investimenti sono una parte particolarmente importante della risposta alle sfide odierne - ha spiegato - perché hanno a che fare sia con la domanda di oggi che con l'offerta di domani». Se i bisogni di investimento sono diversi per ogni Paese, oggi «vi è un'inequivocabile esigenza di investire in un futuro comune che è più produttivo, più digitale e più verde».

Gli investimenti pubblici nell'eurozona rimangono in qualche modo sotto i livelli pre-crisi - ha sottolineato Lagarde - e la quota di spese produttive rispetto al totale delle spese primarie (che in aggiunta alle infrastrutture includono ricerca e sviluppo e istruzione) sono calati in quasi tutti i Paesi dall'inizio della crisi. In questo contesto un ruolo lo possono svolgere sia i programmi nazionali che quelli europei. Ma un'economia forte ha bisogno anche di un maggiori investimenti aziendali e per questo aumentare la produttività è altrettanto importante. «Le aziende - ha concluso - devono avere fiducia nella crescita futura per impegnare capitale a lungo periodo»
 

waltermasoni

Caribbean Trader
ANALISI-Dietro recenti rialzi spread e tassi Btp, la chiusura di un 2019 "spettacolare"
22/11/2019 Ore 11:20


di Sara Rossi
MILANO, 22 novembre (Reuters) - I picchi dei tassi dei Btp e
i balzi dello spread delle ultime due settimane non sono dovuti
a un accresciuto rischio politico sull'Italia ma per lo più
all'aggiustamento delle posizioni degli investitori alla fine di
un anno "spettacolare" per i governativi italiani.
La vicenda dell'ex Ilva, uno dei temi più complessi che
l'attuale coalizione di governo sta affrontando in questa fase
che potrebbe anche mettere a rischio la sua tenuta, ha tuttavia
accelerato le prese di beneficio del mercato.
Nelle sedute del 7, 8 e 14 novembre lo spread Btp-Bund sul
tratto decennale ha messo a segno un rialzo complessivo di quasi
40 punti base, fino a 170 punti IT10DE10=TWEB , con il tasso
del decennale di riferimento che si è spinto fino a 1,34% del 14
novembre dall'1% di una settimana prima IT10YT=TWEB .
I movimenti hanno coinciso con le tensioni in seno al
governo Conte alimentate soprattutto dal caso dell'ex Ilva ma
operatori e strategist sono concordi nel legarli soprattutto
all'avvicinarsi della chiusura d'anno, periodo in cui
tipicamente gli investitori tracciano un bilancio sui
portafogli.
"Il 2019 è stato un anno spettacolare per il fixed income
italiano: non mi stupisce vedere prese di profitto in questo
periodo. Anche il balzo dello spread fino a 170 punti base è
stato facilmente riassorbito", spiega Luca Cazzulani, strategist
di UniCredit.
Da gennaio a oggi i governativi italiani hanno visto un
sensibile incremento dei prezzi, con il rendimento del decennale
di riferimento sceso da 2,70% circa di inizio 2019, quando in
carica c'era ancora l'esecutivo giallo-verde, a 1,20% circa di
oggi con il Conte bis.
Secondo Cazzulani, nemmeno le condizioni tecniche tuttora
piuttosto favorevoli, tra cui il 'funding' del Tesoro pressochè
terminato, sono state sufficienti a prevenire episodi di 'profit
taking'.
"Non vedo al momento un rischio politico Italia. Le elezioni
in Emilia Romagna di gennaio potranno essere un evento 'market
mover' ma mi aspetto che le forze di governo cercheranno di
circoscriverne il valore al solo livello locale, facilitando una
stabilizzazione dello spread", ragiona lo strategist di Mps
Capital Services, Filippo Mormando.

Di seguito i movimenti dello spread Italia-Germania a 10
anni da gennaio a oggi.





LA SPINTA DELL'EX ILVA
Il caso dell'acciaieria franco-indiana, intenzionata a
lasciare l'Italia, con il suo potenziale impatto di oltre l'1%
sul Pil entro il 2024, è però un fattore che ha accelerato le
prese di beneficio, secondo Alessandro Tentori, Chief Investment
Officer di Axa.
"In questa fase ci sta che gli investitori siano un po' più
cauti: non perché ci sia un outlook negativo sui Btp ma perché
si tende a portare a casa il risultato. Il caso dell'ex Ilva ha
accelerato il processo di chiusura delle posizioni", spiega.
Diffuso qualche giorno fa e relativo a settembre -- quando è
entrato in carica il Conte bis --, il dato di Bankitalia sul
portafoglio degli investitori esteri ha mostrato vendite nette
per 7,7 miliardi. urn:newsml:reuters.com:*:nL8N27Z23X
"Settembre è stato un mese positivo per i Btp quindi si è
data la possibilità a tutti di concretizzare i guadagni
accumulati nel 2019 per poi risettare i portafogli in vista
dell'anno prossimo", spiega Mormando sottolineando che l'outflow
non è una segnale di sfiducia nei confronti del Paese.

SPREAD A 100 PB IN 2020?
Secondo gli analisti di Natwest Markets, il mercato
obbligazionario italiano probabilmente resisterà all'incertezza
politica di breve termine e lo spread potrebbe restringersi a
100 punti base il prossimo anno.
"Pensando ai prossimi sei mesi, archiviate alcune questioni
di breve termine che creeranno un po' di volatilità, 100 punti
base di spread Btp-Bund è un target perfettamente realistico",
ha spiegato Giles Gale, capo della strategia europea di Natwest
Markets durante la presentazione dell'outlook 2020. urn:newsml:reuters.com:*:nS8N27N01J

TIERING, MES ED EDIS NON SPAVENTANO
Gli strategist sono concordi inoltre nel definire molto
limitato l'impatto sui tassi dei Btp del 'tiering', il
meccanismo introdotto il 30 ottobre dalla Bce per limitare gli
effetti dei tassi negativi sui margini delle banche.
"Da quando è stato introdotto a oggi ha prodotto 2 punti
base di impatto negativo sul costo di finanziamento per i titoli
di Stato italiani: questo non spiega il balzo dello spread visto
nei giorni scorsi", argomenta Mormando sotolineando che, per
natura, non è un meccanismo che incide molto sulle scadenze
decennali ma più su quelle a breve.
E limitato per ora, a loro dire, anche l'impatto dei
dibattiti che in questi giorni animano la scena politica
italiana e quella europea riguardanti la garanzia unica sui
depositi bancari (Edis) e sulla riforma del Mes, il meccanismo
europeo di stabilità.
Secondo un'analisi Reuters l'allarme dell'Italia sulla
riforma del Mes può essere esagerato. urn:newsml:reuters.com:*:nL8N28060B
Se veramente gli investitori fossero preoccupati per il
dibattito sul Mes e sulla garanzia unica sui depositi "gli
spread si sarebbero spinti molto più in alto, invece i movimenti
sono stati contenuti", osserva Tentori.
"Sono sicuramente temi però da monitorare", conclude.


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Spread2019 https://tmsnrt.rs/2QE5qma
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^>
(Sara Rossi, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)
(([email protected]; +39 02 66129892;))
 

Ray Strapazzo

"IL DEBITO BUONO CI SALVERA'" (Mario Draghi)
CLAUSOLE DI AZIONE COLLETTIVA "SINGLE-LIMB", PERCHÉ SUI BTP LE BANCHE TREMANO

Banche italiane preoccupate sulla riforma del Fondo salva-stati e, in particolare, l'introduzione delle Clausole di Azione Collettiva "single-limb" sui titoli di stato. Con 400 miliardi di euro in BTp a bilancio, rischiano grosso

La riforma del MES, il Fondo salva-stati europeo, continua a dividere non solo il governo Conte al suo interno, bensì pure le banche italiane, con il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, che ha avvertito che se passasse, gli istituti smetterebbero di comprare BTp.
Carlo Messina, amministratore delegato di Banca Intesa-Sanpaolo, ha cercato di gettare acqua sul fuoco, rassicurando che continuerebbe a comprare titoli di stato italiano. Patuelli, che rappresenta la quasi totalità delle banche italiane, ha dichiarato anche di “non saperne niente” delle cosiddette “Clausole di Azione Collettiva” (CAC), la cui revisione sarebbe proprio alla base delle inquietudini in Italia.

Compiamo un passo indietro. Quando il Tesoro emette BTp, s’indebita verso chi detiene i suoi titoli. A differenza del settore privato, però, non esiste una legge fallimentare per regolare le relazioni tra creditori e debitori sovrani nel caso in cui i secondi non riuscissero a onorare gli impegni assunti. Per rendere più flessibili i casi di ristrutturazione dei debiti sovrani, l’Unione Europea introdusse a partire dall’1 gennaio 2013 e per i titoli emessi con durata superiore all’anno le CACs, fissando le condizioni alle quali può avvenire una revisione dei termini del contratto d’indebitamento.

In pratica, serve il via libera di una maggioranza qualificata di creditori (vedi il link sotto), i quali vengono convocati assemblea per assemblea sulla base della serie di emissione detenuta. Lo stato emette titoli secondo termini tra loro differenti per scadenza, entità e tipologia di cedola e ciascuna di queste serie ha un codice ISIN che la contraddistingue. In caso di ristrutturazione, le CACs prevedono che i creditori votino suddivisi secondo la serie di detenzione. Ciò complica i processi di rinegoziazione del debito, perché potrebbe accadere che lo stato riceva il via libera di un’assemblea e non di un’altra, per cui l’operazione rischia di risultare parzialmente inefficace.

Debito pubblico: ristrutturazione possibile con le CACs, ecco cosa rischia l’investitore in BTp

Clausole Azione Collettiva “single-limb”
Da tempo, pertanto, i capi di stato e di governo dell’Eurozona vengono chiamati ad esprimersi sull’opportunità di modificare le CACs, introducendo il principio del “single-limb”, cioè nel caso di richiesta ristrutturazione del debito, a votare sarebbe un’unica assemblea, in rappresentanza di tutti i creditori sovrani e possessori dei titoli di stato di tutte le serie. Perché questo spaventa le banche italiane? Evidentemente, ciò rende più facile rinegoziare il debito pubblico italiano, nel caso in futuro se ne presentasse l’esigenza, ad oggi evento da considerarsi assai remoto. Esse posseggono poco meno di un quinto di tutto il debito negoziabile, cioè emesso in forma di obbligazioni, per cui risulterebbero le più colpite.

Vero è che, servendo un’ampia maggioranza dei presenti, le banche italiane deterrebbero una quota elevatissima e in grado di bloccare qualsiasi processo di ristrutturazione, ma il solo fatto che lo stato si senta nelle condizioni di richiedere una revisione dei termini contrattuali segnerebbe una svolta assai negativa per gli obbligazionisti. Ad oggi, infatti, tenuto conto delle difficoltà operative che incontrerebbe, il Tesoro nemmeno si sognerebbe di convocare decine di assemblee per farsi approvare una ristrutturazione delle corrispondenti emissioni di debito. Tutto cambierebbe con il “single-limb”, che è l’obiettivo dichiarato del MES e messo nero su bianco sul suo sito internet, dove spiega che l’intento consiste proprio nel ridurre i rischi di “holdouts”, cioè che una minoranza di blocco metta sotto scacco i governi dell’area.

La ristrutturazione del debito pubblico italiano farebbe saltare l’euro

....e quindi stiamo sereni
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camaleonte

Forumer storico
https://www.ilsole24ore.com/art/l-e...ovo-sito-i-risparmiatori-ACXmyk0?refresh_ce=1

L’economia per tutti, Bankitalia apre un nuovo sito per i risparmiatori
Come si sceglie un conto corrente? Come funzionano i prodotti bancari più diffusi? Qual è il significato di sigle come ABF, TAEG, ISC e tante altre? Via Nazionale apre un nuovo sito di educazione finanziaria"

Cominciare dalla scuola sembrerebbe impresa impossibile in questo paese...!
 

Switchphysical

Forumer attivo
Buonasera a :invasion:.
Oramai l'hanno capito anche i piu' distratti :tristezza::oops: non ci sono dati macro sia positivi :up: che negativi :( che tengano :D i due percorsi sono ermeticamente blindati :clava: :ordine: le aree di attesa quelle sono :ola: e quelle devono rimanere :clap::clapclap: si sta dando la possibilita' a tutti :invasion: di entrare in sintonia con la forza di algo Powell 1 :bow: e algo Lagarde 2.0 :bow: non solo ai MEGA :squalo::squalo: ,fondi di ogni tipo,grossi gruppi assicurativi,mega private bankers devono fare i conti con tutto questo scenario :ola: ,pensare che il mercato venga lasciato a stesso e' nella mente solo dei piu vecchi tiralinee :bow: che non si rassegnano ancora alla gestione :maestro: coordinata :fonzie: di questa immensa liquidita' che deve essere obbligatoriamente impiegata :banana: le prese di profitto non consolidano i bilanci se non nel breve termine :(,i piu' prudenti :brr: saliranno sul treno in corsa :car: non importa :( insignificanti erano :sbava: e insignificanti resteranno :( .
:vado::bye:
Paolo, di nuovo grazie per il post.
 

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