Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato (4 lettori)

stefanofabb

GAIN/Welcome
16:41:36 marketinsight.it - USA - A MARZO ATTIVITÀ MANIFATTURIERA FED DALLAS CROLLA A -70 PUNTI (-10 PUNTI CONSENSUS)


A marzo l'indice manifatturiero elaborato dalla Federal
Reserve di Dallas è crollato a -70,0 punti, rispetto a +1,2 punti
rilevati a febbraio. Il dato risultato nettamente inferiore anche
alle attese degli analisti che si attendevano un valore pari a
-10,0 punti.

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Fonte: Alberto Nosari
 

camaleonte

Forumer storico
Questa volta non è solo Italia, Germania isolata con gli olandesi

https://www.financialounge.com/azie...dium=newsfeed&utm_campaign=Investing_newsfeed

UN FRONTE CHE COMPRENDE ANCHE FALCHI DEI TEMPI DELL’AUSTERITY COME BELGIO E LUSSEMBURGO
E persino in Germania non mancano i critici alla linea Merkel, a cominciare dall’ex leader dei verdi ed ex ministro degli Esteri del cancelliere Schroeder, Joschka Fischer. Da notare che molti sostenitori dei bond anti-recessione da virus si sono assoggettati, più o meno obtorto collo, all’austerity del 2010-2012, come l’Italia con Mario Monti, ma anche la stessa Grecia, la Spagna e il Portogallo, mentre il fronte pro-bond di oggi conta anche sostenitori dell’austerity di allora, come Belgio e Lussemburgo. Il fatto è che il mondo di oggi non somiglia neanche lontanamente a quello della crisi del debito sovrano, e non solo perché questa volta non c’è Superman Draghi in arrivo a tirarci fuori dai guai e salvare l’euro. Quella era una crisi asimmetrica e finanziaria, che colpiva i paesi con i conti in disordine risparmiando, anzi premiando, quelli virtuosi."
 

camaleonte

Forumer storico
LONDRA (Reuters) - Non c'è una necessità immediata di aggiustare il rating dell'Italia, ha detto un funzionario di S&P Global, citando fattori come il sostegno della banca centrale per superare la crisi del coronavirus.

L'Italia, al centro dell'epidemia di virus in Europa, dovrebbe entrare in recessione quest'anno, mentre un massiccio stimolo fiscale ha sollevato preoccupazioni per i livelli di debito del paese, già elevati.

Ma l'economia dell'Europa meridionale non deve affrontare rischi di rifinanziamento e ha il sostegno della banca centrale, ha dichiarato Frank Gill, direttore dei rating sovrani di S&P Global per l'area Emea.

"Non pensiamo che sia immediatamente necessario aggiustare i rating", ha detto Gill. "Abbiamo timori a lungo termine ... ma li avevamo anche prima."



Il rating di S&P per l'Italia è BBB e l'outlook è negativo.
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
Grafici cambi:
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stefanofabb

GAIN/Welcome
18:15:23 marketinsight.it - LA GERMANIA CONFERMA IL NO, MA ORA SI AFFACCIA \\\"L\\'EUROBOND A GEOMETRIA VARIABILE\\\"


Il "no" agli eurobond sentenziato nel weekend dal presidente
della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, è stato ribadito ieri
dai due massimi esponenti italiani presso le istituzioni Ue: il
commissario agli Affari economici Paolo Gentiloni e il presidente
dell'europarlamento, David Sassoli (entrambi appartenenti al Pd,
nella maggioranza di governo[...]

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Fonte: Alberto Nosari
 

camaleonte

Forumer storico
  • ANSA.it
  • Economia
  • Coronavirus: Il 7 aprile riunione dell'Eurogruppo. Berlino ribadisce: 'Per la crisi c'è il Mes'
Coronavirus: Il 7 aprile riunione dell'Eurogruppo. Berlino ribadisce: 'Per la crisi c'è il Mes'
Gentiloni: 'Strada per l'intesa c'è, guardiamo ad obiettivi'. De Guindos: 'Crisi diversa da quella del 2008'
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FOTO
Mes e Coronabond a confronto (grafica) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Coronavirus: Il 7 aprile riunione dell'Eurogruppo. Berlino ribadisce: 'Per la crisi c'è il Mes' - Economia
 

marcob77

Moderator
La Germania conferma il no, ma ora si affaccia “l’eurobond a geometria variabile” 30/03/2020 18:17 - MKI
Il “no” agli eurobond sentenziato nel weekend dal presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, e' stato ribadito ieri dai due massimi esponenti italiani presso le istituzioni Ue: il commissario agli Affari economici Paolo Gentiloni e il presidente dell’europarlamento, David Sassoli (entrambi appartenenti al Pd, nella maggioranza di governo in Italia).
Sembra dunque restringersi l’orizzonte per un compromesso sul finanziamento straordinario di Paesi piu' in difficolta', causa emergenza coronavirus e sue conseguenze economiche, anche perche' ci stiamo avvicinando alla meta' del tempo concesso ai ministri delle Finanze dal Consiglio dei capi di Stato e di governo della Ue: 10 giorni, anche se c' e' incertezza se sono giorni di calendario o lavorativi.
Sui tavoli di Bruxelles sembrano quindi rimanere solo soluzioni profilo nettamente piu' basso rispetto alla mutualizzazione del nuovo debito o all’utilizzo del Mes senza condizioni. Ed i rumor continuano a citare soprattutto l’utilizzo della Bei come piattaforma-leva per la raccolta di fondi attraverso emissione di titoli ibridi. Una soluzione di profilo decisamente basso rispetto alle aspettative della prima ora.
In ogni caso e' evidente che i Paesi nordici della Ue (anzitutto Germania e Olanda) restano rigidi nel non considerare il coronavirus un buon motivo per rivedere alcun meccanismo dell’eurozona. Nella prospettiva “nordica” subito sposata dalla tecnocrazia di Bruxelles, italiana inclusa, appaiono sufficienti la sospensione del patto di stabilita' gia' annunciata da von der Leyen e le misure di sostegno ai titoli pubblici dei Paesi deboli decise dalle Bce.
Nel frattempo, sul mercato prendono forza congetture su scenari alternativi, innestati essenzialmente su due sviluppi degli ultimi giorni.
Il piu' importante e' certamente il “no” congiunto dei governi di Spagna e Italia al documento conclusivo del vertice Ue di giovedi' scorso. Una posizione preparata da una lettera firmata anche dalla Francia e da altri sei Paesi-membri Ue (Slovenia, Grecia, Portogallo, Lussemburgo, Belgio e Irlanda) a supporto di misure eccezionali. A questi Paesi, nelle ultime ore, si sarebbero aggiunte le tre Repubbliche baltiche, la Slovacchia e Cipro.
Questi 14 Paesi – anche secondo l’ascoltato Brussels Briefing firmato come ogni inizio settimana da Wolfgang Munchau su Financial Times – potrebbero sulla carta dar vita a forme di mutualizzazione reciproca: emettendo quindi “eurobond” a geometria parziale, che avrebbe molte chance di ottenere un rating superiore a quello dei singoli paesi aderenti a un ipotetico patto.
E se tutti gli osservatori si stanno interrogando da subito sui possibili impatti politico-istituzionali di una mossa simile sull’Unione, e' un fatto che di per se' la nascita di “eurobond a geometria parziale” non implicherebbe effetti automatici sul Trattato di Maastricht, cioe' sull’eurozona governata dalla Bce.
Un’ipotesi del genere, peraltro, sembra funzionalmente compatibile con il cosiddetto “schema Draghi”, delineato dall’ex presidente della Bce sullo stesso FT alla vigilia dell’ultimo Consiglio Ue.
In esso Draghi ha raccomandato misure di politica fiscale immediatamente e fortemente espansive a livello europeo per evitare la disruption non solo economica ma anche sociale e istituzionale della stessa Unione.
“L’Europa non deve aver paura di indebitarsi”. ha detto il banchiere italiano, che nel suo curriculum ha anche un’importante esperienza di vertice alla Goldman Sachs Europe a Londra.
Non e' infatti sfuggito che il suo “schema Salva Europa” sia stato proposto sulle pagine del quotidiano della City: che resta la piu' importante piazza finanziaria del continente europeo, anche se da due mesi si e' ritrovata fuori dalla Ue alla ricerca di un nuovo riposizionamento dopo Brexit.
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FALCO1975

Nuovo forumer
Buongiorno Stefano,
secondo te per i nostri BTP e ' meglio il Mes o gli Eurobond???
Buona giornata


Coronavirus: Il 7 aprile riunione dell'Eurogruppo. Berlino ribadisce: 'Per la crisi c'è il Mes'
Gentiloni: 'Strada per l'intesa c'è, guardiamo ad obiettivi'. De Guindos: 'Crisi diversa da quella del 2008'

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