Secondo voi dopo l'eurogruppo di giovedì e 4 giorni di borse chiuse Come aprono i BTP lunghi?
Mah, un fatto è certo. Con l'aria che tira e con un debito in spaventosa salita, difficilmente potremo reggere ad un
tasso molto più alto rispetto alla maggior parte dei paesi in eurozona, non solo a quelli
integerrimi.
Non saranno gli eurobond o i coronabond, ma qualcosa dovranno pur inventarsi per riportare il nostro differenziale ad una quota sostenibile. Diversamente
l'attuale 49% di favorevoli all'Italexit sarà destinato a ingrossarsi con tutte le conseguenze del caso, sopratutto per i risparmiatori.
L'analisi di Stefano Feltri, che da anni scrive di economia, appare sensata. La Bce da sola non basterà...
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Covid-19 e debito pubblico: perché la Bce non basta
Molte persone in questo momento avanzano una domanda semplice: se la
Banca centrale europea ha preso l’impegno a comprare quasi mille miliardi di debito pubblico degli Stati dell’eurozona, che bisogno c’è di cercare
altre fonti di finanziamento come Eurobond, Coronabond o fondo salva Stati (Mes)?
Economisti e parlamentari da sempre ostili all’euro, come il senatore leghista
Alberto Bagnai e i suoi fan, ripetono questa domanda in modo ossessivo su Twitter e giornali e presentano chi ha una risposta diversa dalla loro come servo di qualche potere occulto straniero che non vede l’ora di sottomettere la democrazia italiana alla
troika e alla Germania.
Negli anni in cui seguivo la crisi dell’euro, mi è capitato di andare ad
Atene con la Commissione europea, ho visto quanto può essere umiliante per un Paese sovrano dover concordare ogni decisione con tecnici inviati da
Bruxelles o da Washington. Non è uno scenario che auguro a nessun Paese, men che meno l’Italia.
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A marzo la Bce ha comprato titoli pubblici e privati per 51 miliardi, il 35 per cento è andato a sostegno di titoli italiani (11,8 miliardi), una quota ben più che proporzionale rispetto alla
capital key, cioè alla quota di capitale della Bce di competenza dell’Italia. Tradotto: la Bce ha comprato
il 18 per cento di titoli italiani in più che se avesse trattato l’Italia come in tempi normali, alla pari degli altri. Ha favorito anche Spagna e Francia, mentre ha penalizzato la Germania, comprando soltanto il 6 per cento di titoli tedeschi.
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