Perplesso:
Klaas Knot, componente del consiglio direttivo della Bce e presidente della Nederlandsche Bank, intervenendo a Young Factor, rassicura: "Oggi abbiamo deciso di attivare la flessibilità nell'attività di reinvestimento e abbiamo chiesto ai nostri comitati di lavorare in maniera accelerata sul concepimento di nuovo strumenti per contrastare la frammentazione nel caso in cui il reinvestimento non bastasse. State tranquilli, siamo pronti"
Già solo la notizia dell'incontro aveva raffreddato lo spread tra Btp e Bund che, dopo la fiammata di ieri, stamattina viaggiava a 226 punti, 20 in meno dell'apertura e 24 sotto il closing di ieri, quando aveva toccato quota 250 sui massimi dal 2013. E dopo il vertice il differenziale cala ancora sotto quota 220. Anche le Borse sembrano gradire l'attenzione dell'Eurotower, facendo segnare rialzi su tutti i listini del Vecchio Continente.
Gli analisti si interrogano su qualmosse metterà in atto la Bce per arginare la corsa dei differenziali. Viene confermata la creazione di un nuovo meccanismo che permetterebbe a Francoforte di indirizzare gli acquisti di obbligazioni specificamente verso gli Stati più deboli. Un bazooka di precisione, scudo con cui si abbandonerebbe il principio abituale di acquisto di asset in relazione alle dimensioni di un'economia. Soluzione a ostacoli che rischia di generare mal di pancia. E se Francoforte chiede di accelerare sul nuovo strumento, non è escluso che - una volta varato il meccanismo - la questione finisca davanti alla Corte Costituzionale tedesca.