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A 50 lo prendo... sarebbe la prima volta
Un post che fece Sergio(camaleonte) mesi fa e che ha messo i puntini, ehm i numeri sulle parti giuste (Btp 2072). Ad un possibile aumento dei tassi dell'1% il matusalemme potrebbe perdere le canoniche 50 unità(oggi ha testato 55,17 ed i suoi massimi di circa 105,5 ) come ora (non percentuali che più che scende o sale un titolo il conteggio è diverso :reading:). Se ad esempio il tasso REFI si portasse al 2% questa obbligazione potrebbe teoricamente andare a 35-40 ma non parliamone per ora. La diatriba sulla percentuale di vendita del debito pubblico si poteva dedurre che sarebbe scesa di valore pur di confermare un merito creditizio che potrebbe essere rivisto al ribasso dalle agenzie di rating.Purtroppo ci stanno prendendo in giro ed un governo come è stato ( il presidente Draghi davanti alla fiducia del cittadino) ove alla pompa della benzina lasciano che la speculazione la faccia da padrone è una situazione da rivedere e sembra che non interessi a nessuno,Meloni compresa; davvero una comica. Una postilla sui lavori da eseguire si sarebbe dovuta mettere anche da parte dei nuovi candidati politici (in caso di successo o meno). IL carburante alla pompa minimo minimo sarebbe dovuto essere equiparato come prima ..non portare via ad un autotrasportatore un 40 € in più al pieno solo con la differenza dei 20 cent che costa in più il gasolio dalla benzina ..alla faccia degli aiuti ai lavoratori. IL bancomat continua a funzionare ma se si rompe sarebbero problemi ancora più grossi e questa se la potevano risparmiare. Buona sera PS: Tra un anno ne usciranno delle belle con il bonus 110 % ; stavolta l'hanno fatta grossa.Personalmente non lo chiederei mai mai e poi mai un intervento di questo tipo.
 
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(Teleborsa) - "L'inflazione inaccettabilmente alta e persistente rimane la sfida chiave per l'economia statunitense", anche perché l'inflazione "è andata ben al di sopra del 2 per cento per quasi un anno e mezzo e i rischi per le previsioni di inflazione sono inclinati al rialzo". Lo ha affermato Loretta Mester, presidente della FED di Cleveland, in un evento a New York, aggiungendo che "nonostante una certa moderazione dal lato della domanda dell'economia e i nascenti segnali di miglioramento delle condizioni dal lato dell'offerta, non si sono registrati progressi sull'inflazione".

"Il FOMC è fortemente impegnato a utilizzare i suoi strumenti per riportare l'economia alla stabilità dei prezzi e persevererà affinché ciò accada - ha spiegato - Stiamo intraprendendo un'azione decisiva per rimuovere l'accomodamento della politica monetaria per portare la domanda in un migliore equilibrio con l'offerta limitata sia nel mercato dei prodotti che nel mercato del lavoro".

Dato l'attuale livello di inflazione, la sua natura generalizzata e la sua persistenza, Mester crede che "la politica monetaria dovrà diventare più restrittiva per portare l'inflazione su un percorso sostenibile al ribasso al 2%". L'economista prevede comunque che l'inflazione scenderà sensibilmente il prossimo anno.

La stretta monetaria provocherà un periodo di crescita della produzione "ben al di sotto del trend nel prossimo biennio", che a sua volta porterà a una crescita dell'occupazione più lenta e livelli più alti del normale anche della volatilità dei mercati finanziari.

"Non prevedo alcun taglio nell'intervallo di riferimento dei Fed Funds il prossimo anno", ha sottolineato.

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Emissione News: 2022-10-11 19:00:34
 
Stefano, hai ragione su tutto: sulla speculazione sui carburanti. Personalmente, appena possibile, toglierei gli aiuti per tagliare il costo alla pompa, anche per indurre al risparmio. Ovviamente destinando gli aiuti a chi li deve avere. Idem sul 110%. Lo sto utilizzando ma è uno schifo. Prezzi raddoppiati, tanto paga pantalone. Senza contare le truffe. Tutto ciò che porta sconti in fattura è un pozzo senza fondo. Per il prossimo futuro sono pessimista. Non trovano uno straccio di ministro dell’economia. Manco Visco che tra qualche mese sarà pensionato. La prossima Premier parla di alti profili, senza guardarsi allo specchio, visto che il più basso dei profili è proprio il suo.
 
(Teleborsa) - La linea dura della BCE, dovuta dalla crescita galoppante dell'inflazione, dalla crisi energetica e dalle tensioni geopolitiche, hanno spinto l'Istituto di Francoforte a far lievitare il costo del denaro. Le conseguenze sui mutui sono state praticamente immediate: le rate stanno salendo e continueranno a salire, tanto che per gli italiani è arrivato il momento di correre ai ripari. Di riflesso, la surroga è tornata di moda risvegliando l'attenzione dei richiedenti, consapevoli di andare incontro a importanti aumenti: dopo mesi in cui le richieste rappresentavano solo il 10%, a settembre la surroga è salita al 16% e all'inizio di ottobre ha registrato ben il 20% delle richieste. È quanto segnala l'Osservatorio MutuiSupermarket.it, il motore di ricerca e comparazione mutui gestito da FairOne S.p.A., società che nel 2021 ha intermediato oltre 1 miliardo di Euro di nuovi finanziamenti casa.

Oggi è il momento giusto per surrogare solo per chi ha un mutuo a tasso variabile in netta risalita e cerca una "scudo" dall'aumento incontrollato ma inevitabile dei tassi di interesse. Rispetto agli anni scorsi, l'aspirante surrogatore non si può aspettare condizioni più favorevoli di mutuo, che gli consentano un risparmio immediato. Allora come "frenare" la rata? Non esiste un metodo univoco adatto a tutte le tasche per contenere gli esborsi mensili: si può passare dal variabile al fisso o al variabile con cap.

Emerge con forza anche un altro fenomeno che riguarda il nodo della garanzia di Stato. In questi primi giorni di ottobre, la domanda dei giovani sta registrando un calo sensibile scendendo al 38% del totale delle richieste, il minimo di quest'anno. Il motivo è semplice: è prossima la scadenza delle agevolazioni fiscali, che consentono ai più giovani di non pagare imposte sulla compravendita della prima casa. In assenza di una proroga da parte del prossimo governo, cesseranno alla fine del 2022.

Perché sempre meno giovani riescono ad accedere ai mutui agevolati? Fattore determinante è anche l'impossibilità di accedere a offerte di mutuo con garanzia consap a tasso fisso o variabile con cap, che possano costituire un minimo di protezione dagli aumenti futuri dei tassi. Nonostante l'aggiornamento delle soglie TEG per l'erogazione dei mutui consap da parte di Banca d'Italia, rispettivamente per il fisso 3,20% e per il variabile 2,64%, il costo del denaro è tale che l'offerta di mutui a tasso fisso con la garanzia consap è stata sospesa. Al momento attuale sono presenti solo offerte a tasso variabile con garanzia conap da parte di Intesa Sanpaolo, Crédit Agricole, Banco BPM, BPER Banca e Credem.



(Foto: Tierra Mallorca on Unsplash)

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Emissione News: 2022-10-11 19:06:08
 
(Alliance News) - Le aspettative sull'inflazione al consumo negli Stati Uniti per il prossimo anno hanno esteso il calo per il terzo mese consecutivo al 5,4% a settembre, il più basso in un anno, dal 5,7% di agosto. I dati sono stati rilasciati martedì dalla Federal Reserve di New York. Le aspettative di inflazione a tre anni sono leggermente aumentate al 2,9% dal 2,8% di agosto. La spesa delle famiglie è aumentata del 6%, ben al di sotto del 7,8% ad agosto, marcando il calo più grande dall'inizio delle rilevazioni nel giugno 2013. Di Maurizio Carta; [email protected] Copyright 2022 Alliance News IS Italian Service Limited. Tutti i diritti riservati.

Emissione News: 2022-10-12 09:43:26

Buon giorno
 

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