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stefanofabb

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(Teleborsa) - Unione Europea, Prezzi consumo in dicembre su base annuale (YoY) +9,2%, in calo rispetto al precedente +10,1% (in linea con le stime degli analisti).

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Emissione News: 2023-01-18 11:05:02
 

stefanofabb

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(Teleborsa) - Confermata rallentamento l'inflazione dell'Eurozona nel mese di dicembre. Secondo l'Ufficio statistico europeo (EUROSTAT), i prezzi al consumo segnano un +9,2% su base tendenziale, in linea con la stima flash, ed in decelerazione rispetto al mese precedente, quando si era registrato un incremento del 10,1%.

Su base mensile i prezzi al consumo sono diminuiti dello 0,4%, contro il -0,3% della stima preliminare, e dopo il -0,1% del mese precedente.

L'inflazione core, depurata dalle componenti più volatili quali cibi freschi, energia, alcool e tabacco, evidenzia una crescita del 5,2% su base annua, confermando stima flash e consensus.

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stefanofabb

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(Teleborsa) - Il Governatore della banca centrale francese Francois Villeroy de Galhau, che è anche membro del Board della BCE, ha confermato la validità della guidance fornita dalla Presidente Christine Lagarde, che indica rialzi dei tassi di 50 punti base.

"Abbiamo detto molto chiaramente che decideremo di riunione in riunione, che siamo guidati dai dati, per cui è troppo presto per speculare su cosa faremo a marzo", ha detto Villeroy in un'intervista a Bloomberg Tv a margine del meeting di Davos, citando le parole di Lagarde, che all'ultima riunione ha affermato che "ci dobbiamo aspettare rialzi dei i tassi a un ritmo di 50 punti base per un certo periodo di tempo".

Villeroy ha ribadito che il picco del ciclo dei tassi dovrebbe essere raggiunto entro l'estate, seguito da una pausa prolungata per garantire il superamento della recente ondata inflazionistica. Bloomberg vede un picco del tasso sui depositi al 3,25% contro il 2% attuale.

Il Presidente dela Banque de France ha poi segnalato che "la seconda parte del gioco sarà più sofisticata" e che la BCE avrà presto a disposizione una gamma più ampia di strumenti per combattere l'inflazione, compreso un piano per iniziare a ridurre il programma di acquisto di attività da 15 miliardi di euro al mese (APP) a partire da marzo.

Quanto allo stato dell'economia, Villeroy ha confermato che " più resiliente del previsto e dovremmo quindi riuscire ad evitare la recessione quest'anno".



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Emissione News: 2023-01-18 11:54:38
 

camaleonte

Forumer storico
Bce, bufera inflazione-paghe: staff boccia Lagarde
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di Laura Naka Antonelli
18/01/2023 13:04

Tempi difficili per la presidente della Bce Christine Lagarde, nel mirino dello stesso staff dell’Eurotower.

Lagarde è alle prese con le infuocate critiche che vedono come mittente l’Italia di Giorgia Meloni e le stesse banche italiane, come ha confermato il recente altolà al rialzo dei tassi arrivato da Antonuo Patuelli, numero uno dell’ABI.


La numero uno della Bce è bersagliata tuttavia da settimane anche dalle polemiche, oltre che di alcuni economisti e strategist, del suo stesso staff. E’ quanto emerge dai risultati di un sondaggio che è stato lanciato dal sindacato IPSO, diffusi in via esclusiva dall’agenzia di stampa Reuters.

Nell’articolo, si legge che “lo staff della Bce sta perdendo la fiducia nella leadership dell’istituzione, a seguito dell’incapacità della banca centrale nel riuscire a controllare l’inflazione”.


Non finisce qui. Lo staff è scontento anche dei compensi ricevuti che sono rimasti indietro rispetto all’inflazione che la Bce sta tentando di spegnere.

Si tratta del primo sondaggio sulla fiducia nei confronti della Bce che il sindacato Ipso ha lanciato da quando Christine Lagarde ha preso il timone dell’Eurotower, alla fine del 2019.


L’Ipso è il sindacato che rappresenta i diritti dei dipendenti della Bce e che detiene ben sei dei nove seggi della Commissione che rappresenta lo staff dell’Eurotower.

E’ un po’ , in realtà, che lo staff dei dipendenti ce l’ha con Lagarde.

Già alla fine di novembre del 2022, riportava Politico, il board dell’Ipso era entrato in conflitto con i vertici della banca centrale europea, che ha sede a Francoforte.




A fronte dei vertici dell’istituzione, che avevano proposto un incremento dei salari dell’1,3% a partire dal gennaio del 2023, il sindacato faceva notare come l’inflazione della Germania, nel mese di ottobre, fosse scattata al ritmo del 4,6%.

La discrepanza tra questi due numeri – scriveva Ipso in una lettera visionata da Politico dello scorso 17 novembre – significa che ciascuno di noi soffrirà una perdita permanente del potere di acquisto. La Bce non è capace (o non vuole?) proteggere il suo proprio staff dalle conseguenze dellì’inflazione!“.

Ora, dal sondaggio riportato da Reuters, emerge che il malcontento, nelle stanze dell’Eurotower, è alto:

due terzi di 1.600 dipendenti della Bce intervistati hanno risposto che la loro fiducia in Lagarde e nel resto del board della Bce è stata danneggiata dai recenti sviluppi, relativi all’elevata inflazione e al ma..."

 

stefanofabb

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(Teleborsa) - S&P Global Ratings prevede che il PIL italiano diminuirà marginalmente (-0,1%) quest'anno, per poi tornare a crescere nei prossimi due anni (+1% nel 2024 e +1,2% nel 2025). Allo stesso tempo, l'inflazione si modererà e le previsioni dell'agenzia di rating sono del 6,1% quest'anno, del 2,3% nel 2024 e del 2% nel 2025. È quanto emerso dalla "2023 Italy Annual Press Conference" tenutasi questa mattina.

Allargando lo sguardo, gli economisti di S&P hanno affermato che "il rallentamento è arrivato" e che "il rischio di recessione è alto, ma permangono alcuni fattori favorevoli". Dal secondo semestre 2023 dovrebbe infatti seguire una modesta ripresa della domanda, trainata da una ripresa dei salari reali, da un certo ritorno della fiducia e dagli investimenti pubblici in Europa.

Le previsioni per l'Eurozona sono di una crescita zero per il 2023, con un'inflazione in moderazione al 5,7% (8,3% nel 2022). Gli Stati Uniti dovrebbero mostrare un PIL al -0,1% come l'Italia, il Regno Unito un calo dell'1%, la Germania una diminuzione dello 0,5%, la Francia un aumento dello 0,2% e la Spagna un aumento dello 0,9%.

Secondo S&P, le cose da tenere d'occhio nella prima metà del 2023 saranno sia la velocità della disinflazione che la resilienza dei mercati del lavoro, le quali determineranno fino a che punto le banche centrali inaspriranno le condizioni di finanziamento.

Gli economisti ritengono improbabile che i tassi di interesse tornino ai bassi livelli del 2019, vedono il costo del lavoro in aumento e credono che il reshoring delle catene di approvvigionamento presupponga strutture di costo più elevate (e la necessità che diventino più green richiede maggiori investimenti).

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Emissione News: 2023-01-18 13:49:42
 

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