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Il mercato spera in uno stop dell'aumento dei tassi, ma l'inflazione è una brutta bestia ed il male maggiore. Quanto a Silicon Bank, andata in crisi di liquidità, o meglio in crisi di credibilità, sono situazioni che si verificano sempre, inevitabilmente. Le banche vendono innanzitutto fiducia e, quando la perdi, fallisci. Anche se sei la banca più solida del pianeta, se i clienti ritirano i depositi, vai in crisi di liquidità. E qui si torna all'ABC della gestione dei rischi delle banche, alle autorità di vigilanza che non vigilano, alla velocità con la quale oggi si spostano i fondi. Credo che non cambierà nulla nella politica BCE. I tassi saliranno e le banche italiane, quello che perdono dalla svalutazione dei titoli di stato e simili, lo guadagnano al doppio dagli impieghi e investimenti. Mal che vada, per noi ci sono sempre i BTP legati all'inflazione.
 
Il mercato spera in uno stop dell'aumento dei tassi, ma l'inflazione è una brutta bestia ed il male maggiore. Quanto a Silicon Bank, andata in crisi di liquidità, o meglio in crisi di credibilità, sono situazioni che si verificano sempre, inevitabilmente. Le banche vendono innanzitutto fiducia e, quando la perdi, fallisci. Anche se sei la banca più solida del pianeta, se i clienti ritirano i depositi, vai in crisi di liquidità. E qui si torna all'ABC della gestione dei rischi delle banche, alle autorità di vigilanza che non vigilano, alla velocità con la quale oggi si spostano i fondi. Credo che non cambierà nulla nella politica BCE. I tassi saliranno e le banche italiane, quello che perdono dalla svalutazione dei titoli di stato e simili, lo guadagnano al doppio dagli impieghi e investimenti. Mal che vada, per noi ci sono sempre i BTP legati all'inflazione.
È esattamente quello che penso anch'io, la strada è ancora molto lunga e dipenderà dalla discesa dell'inflazione in primis, che per ora non vuole saperne di scendere. Domani intanto vedremo il dato americano. Per ora imho vedremo solo rimbalzi del gatto morto si aspettative di discesa tassi (che non avverrà finche l'inflazione rimarrà cosi alta) per poi ricominciare a scendere.
 
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Sono cambiate così tante cose in pochi giorni: una settimana fa la gente si preoccupava di cose noiose come i libri paga destagionalizzati (un prodotto della propaganda dell'amministrazione della Casa Bianca tanto quanto i dati reali) e l'indice dei prezzi al consumo riadattato (anche un prodotto dell'amministrazione della Casa Bianca propaganda tanto quanto i dati reali). Ebbene, niente come una crisi bancaria per sgombrare la testa da dati mirati che farebbero arrossire Pechino. E inoltre - a quanto pare - non c'è niente come una crisi bancaria per far precipitare le aspettative di inflazione.

Oggi, in violazione del vuoto di dati odierno, la Fed di New York ha pubblicato il suo ultimo sondaggio sulle aspettative dei consumatori, che ha mostrato che le aspettative di inflazione sono crollate all'orizzonte di 1 anno, scendendo dallo 0,8% al 4,2%, il minimo da maggio 2021...





Le aspettative di inflazione a 1 anno crollano al ritmo più veloce mai registrato


Strano! In Cina come in America l'inflazione crolla, da noi invece, come in Europa, l'inflazione è destinata a rimanere elevata? Staremo a vedere...
 
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Ma se dai anche uno sguardo casuale oltre i numeri dei titoli, vedrai che la maggior parte della crescita del lavoro è per camerieri e baristi. Il mercato del lavoro statunitense non ha una crescita di posti di lavoro rovente per ingegneri del software, ricercatori biomedici o analisti di investimenti senior.

L'America sta essenzialmente diventando un'economia da barista ora.

Sta succedendo davanti ai loro occhi, ma la Fed non può vederlo.

Se guardi i verbali e le registrazioni ufficiali delle riunioni politiche della Fed, puoi vedere di cosa effettivamente discutono... e diventa ancora più ovvio che ancora non capiscono l'inflazione.

DANNO ANCORA la colpa dell'inflazione a Putin e al virus malvagio.

Non ci sono discussioni ZERO su come il governo abbia distrutto l'economia e il mercato del lavoro con blocchi, o su come le compagnie petrolifere vengano cacciate dalla città (portando a prezzi dell'energia più alti), o tutte le nuove regole idiote scritte dalla folla del capitalismo risvegliato.

E ovviamente non c'è discussione sul ruolo della Fed nel ridurre i tassi di interesse a zero (e mantenerli lì per la parte migliore di un decennio), o stampare più di 8 trilioni di dollari dalla recessione del 2008.

Non si discute del debito pubblico di oltre 31.000 miliardi di dollari, o del deficit di 4.000 miliardi di dollari dell'anno scorso, o dell'impatto di una legislazione idiota come il mal definito “Inflation Reduction Act”.

Alla fine dimostrano costantemente che le persone incaricate di gestire il dollaro USA non hanno ancora imparato assolutamente nulla.

Quando ci pensi, questo vale per quasi tutte le principali istituzioni.

La Casa Bianca sembra non aver imparato nulla, i media non hanno imparato nulla, gli alti sacerdoti del cambiamento climatico non hanno imparato nulla.

La buona notizia, però, è che tutti gli altri, che sentono l'impatto di queste politiche distruttive, stanno imparando molto velocemente.

E le persone stanno finalmente iniziando a dichiararsi indipendenti dalla classe degli esperti.


Accidenti. La Fed non ha ancora imparato nulla sull'inflazione
 

Stati Uniti 6 mesi
4,75325,12905,25604,6070-0,3760-7,33%22:05:00
Stati Uniti 1 anno4,29184,87605,01204,2540-0,5840-11,98%22:05:00
Stati Uniti 2 anni4,01584,58804,53603,9390-0,5720-12,47%22:05:00
Stati Uniti 3 anni3,88724,30504,31903,8100-0,4180-9,71%22:05:00
Stati Uniti 5 anni3,68183,95304,00703,5480-0,2710-6,86%22:05:00
Stati Uniti 7 anni3,64883,85103,92003,5150-0,2020-5,25%22:05:00
Stati Uniti 10 anni3,5453,6953,7623,418-0,150-4,06%22:05:00
U.S. 20Y3,84323,90003,98103,6940-0,0570-1,46%22:05:00
Stati Uniti 30 anni3,6943,7003,7943,526-0,006-0,15%22:05:00
 

Teleborsa
08:04:05
(Teleborsa) - Il caos bancario negli Stati Uniti provocato dal fallimento della Silicon Valley Bank e l'immediato intervento delle autorità americane per fermare il contagio ed evitare che il caso possa tramutarsi in in una nuova Lehman Brothers, manda in tilt gli istituti di credito del Vecchio Continente e - secondo la maggior parte degli analisti - potrebbe influenzare le prossime decisioni di FED e BCE sui tassi.




"Gli americani possono stare tranquilli: i loro depositi sono al sicuro", ha sottolineato il Presidente Usa Joe Biden in merito al collasso di Svb e alle tensioni sul sistema bancario assicurando che "nessuna perdita sarà a carico dei contribuenti" e che "il sistema bancario americano è sicuro". Per evitare ricadute su tutto il sistema finanziario, Tesoro USA, Federal Reserve e FDIC (Federal Deposit Insurance Corporation) hanno immediatamente annunciato un piano che prevede il rimborso completo e immediato dei depositanti della Silicon Valley Bank.

Ma la "rete di protezione" allestita con tempestività dagli Usa intorno al caso non è bastata per evitare il duro contraccolpo sui mercati. Le Borse hanno bruciato 291 miliardi di euro, a picco le banche. Piazza Affari - travolta dall'onda lunga del crac - ha perso il 4% mandando in fumo 24 miliardi di euro. Chiusura contrastata per Wall Street.

Intanto, secondo quanto riporta il canale americano Cnbc, le possibilità che la FED non alzi i tassi di interesse alla prossima riunione, in programma il 22 marzo, sono al 66%.

In scia agli ultimi sviluppi, anche gli esperti di Goldman Sachs non prevedono che la Fed aumenti i tassi nella riunione della prossima settimana: "Alla luce dello stress nel sistema bancario, non ci aspettiamo l'aumento dei tassi ipotizzato precedentemente", ha dichiarato l'economista di Goldman Jan Hatzius in una nota delle scorse ore. In precedenza, la banca si era pronunciata nella direzione di un rialzo dei tassi da parte della Fed di 25 punti base, sostenendo come gli aumenti sarebbero andati avanti fino a luglio.

Riflettori puntati anche sulla riunione della BCE, in programma il 16 marzo. L'intenzione - annunciata nei giorni scorsi dalla Presidente Lagarde - è quella di procedere con un aumento di altri 50 punti i tassi di interesse, ma a questo punto non sono esclusi possibili cambi di strategia.



(Foto: © Jan Miks / 123RF)

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Emissione News: 2023-03-14 08:02:21



Buon giorno
 

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