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Fatturato +1%, miglior dato dal 2011

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Roma, 24 feb - Gli ordini
dell'industria sono saliti del 5,2% nel 2015, in base
all'indice grezzo calcolato da Istat: si tratta dell'aumento
piu' robusto dal 2010. Il fatturato ha segnato un aumento
dell'1%, anche qui il risultato migliore dal 2011. Gli ordini
esteri sono saliti dello 0,7% e quelli interni dell'8,6%,
mentre il fatturato e' aumentato rispettivamente del 2,1% e
dello 0,5%.
L'indice corretto per gli effetti di calendario, calcolato
solo per il fatturato, un aumento dello 0,2% nel 2015,
sintesi di una flessione sul mercato interno (-0,2%) e di un
incremento su quello estero (+1,2%).
 
[FONT=courier new,courier,mono](Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Roma, 24 feb - Negli ultimi tre mesi, l'indice complessivo del fatturato registra una flessione dello 0,1% rispetto ai tre mesi precedenti (-0,3% per il fatturato interno e +0,6% per quello estero). Sulla flessione trimestrale pesa la dinamica negativa delle vendite di prodotti energetici, al netto dei quali il fatturato risulta, complessivamente, in crescita (+0,5%). L'indice corretto, precisa Istat, considera che i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 20 di dicembre 2014. A dicembre gli indici destagionalizzati del fatturato segnano flessioni congiunturali per l'energia (-4,6%), per i beni strumentali (-2,2%), per i beni intermedi (-1,2%) e per i beni di consumo (-0,7%). L'incremento tendenziale piu' rilevante si registra nella fabbricazione di mezzi di trasporto (+10,5%), mentre la maggiore diminuzione riguarda coke e prodotti petroliferi raffinati (-17,2%). Per gli ordinativi l'incremento piu' rilevante si registra nella fabbricazione di prodotti di elettronica, mentre la flessione maggiore si osserva nella fabbricazione di mezzi di trasporto (-15,4%). [/FONT]
 
SI;MEGLIO DISCUTERE CON ALTRA GENTE-WEIDMANN E' NA SOLA!!:mmmm: [FONT=courier new,courier,mono](Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 24 feb - Il dibattito all'interno del Consiglio direttivo della Bce "e' continuo, non e' che c'e' Weidmann e poi il resto del mondo. Ci sono opinioni diverse e sfumature. A volte si discute meglio con chi e' di idee diverse". Lo ha detto Jens Weidmann, presidente della Bundesbank e consigliere della Bce, rispondendo in conferenza stampa a una domanda sulla sua posizione in Consiglio. "Sono seduto tra Ignazio Visco e Vitor Constancio, abbiamo molto da discutere", ha scherzato Weidmann. "A dire il vero - ha continuato - non mi pongo il problema se le mie argomentazioni trovino seguito o meno ma se guardate al piano di acquisto di titoli pubblici e privati vedrete che e' molto diverso dal primo programma di questo tipo", l'Smp (Securities Markets Programma), attivato al picco della crisi nel 2010 e ora concluso, e questo "e' il risultato del dibattito in Consiglio e ai problemi avanzati da alcuni Consiglieri, non solo da parte mia. Per questo sono state fatte modifiche e introdotte garanzie e limiti al programma". [/FONT]
 

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(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 24 feb - Ecco, in
collaborazione con Mps Capital Services, l'agenda dei
principali dati macroeconomici della settimana con la
valutazione della loro rilevanza per i mercati finanziari.
L'ora indicata per la diffusione dei dati e' quella
italiana.

Giovedi' 25 feb
9,00 SPA Pil t/t 4T 0,80% **
10,00 EUR Attivita' liquide M3 a/a GEN 4,70% ***
10,00 ITA indice fiducia consumatori ed imprese FEB ***
10,30 GBR Pil t/t 4T 0,50% ***
11,00 EUR Inflazione GEN 0,20% ***
11,00 ITA Vendite al dettaglio m/m DIC 0,30% ***
14,30 USA Nv richieste disoccupazione (000) 20 feb 262 **
14,30 USA Ordini beni durevoli m/m GEB -5,00% ****

Legenda- Rilevanza: *bassa;**media;***buona;****alta
 
Per questo probabile nuovo taglio delle stime di crescita

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - New York, 24 feb - "La
ripresa globale si e' ulteriormente indebolita a fronte di un
aumento delle turbolenze finanziarie e di un calo dei prezzi
degli asset". A mettere in guardia e' il Fondo monetario
internazionale, che fa notare come dopo un "inatteso"
rallentamento dell'attivita' economica mondiale a fine 2015
ci sia stato un ulteriore indebolimento a inizio 2016. Per
questo l'Fmi dice che un taglio delle sue stime di crescita
"e' probabile" nella nuova edizione del suo World Economic
Outlook che diffondera' ad aprile. A gennaio il Fondo aveva
ridotto le previsioni globali dello 0,2% sia per il 2016 e il
2017 a, rispettivamente, un +3,4% e un 3,5%. L'avvertimento
e' contenuto in un documento odierno intitolato "Global
Prospects and Policy Challenges" e preparato in vista del G20
che si svolgera' il 26 e 27 febbraio prossimi a Shanghai,
Cina. In esso l'istituto di Washington spiega che "questi
sviluppi puntano a rischi maggiori di un deragliamento della
ripresa in un momento in cui l'economia globale e'
particolarmente vulnerabile a shock avversi". Questa
congiuntura "fragile" aumenta, dice l'Fmi, "l'urgenza di
risposte politiche di ampia portata che rafforzino la
crescita e gestiscano le vulnerabilita'". Per questo
"politiche monetarie accomodanti restano essenziali dove
l'inflazione e' ancora sotto i target delle banche centrali".
Allo stesso tempo pero' "va ridotto l'eccesso di dipendenza
dalle politiche monetarie". Il Fondo dice che azioni
multilaterali forti sono necessarie per spingere la crescita
e contenere i rischi. A questo proposito l'istituto guidato
da Christine Lagarde sostiene che il "G20 deve agire ora per
implementare con decisione le strategie di crescita
esistenti" e che "potrebbero essere necessarie riforme alla
reti di sicurezza finanziaria globale, inclusi nuovi
meccanismi di finanziamenti".
 
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 25 feb - Forniamo
di seguito, in collaborazione con Intesa Sanpaolo il
calendario dei principali eventi in Europa e in Asia della
giornata (dati macroeconomici e appuntamenti istituzionali).



Gio 25/2
08,00 GER IPCA m/m finale gen
Precedente -1,0% consenso -1,0%
08,00 GER IPCA a/a finale gen
Precedente 0,4% consenso 0,4%
08,00 GER Fiducia consumatori mar
Precedente 9,4 consenso 9,3
09,00 SPA PIL t/t finale T4
Precedente 0,8%
10,00 ITA Fiducia consumatori feb
Precedente 118,9
10,00 ITA Indice di fiducia delle imprese feb
Precedente 103,2
10,00 EUR M3 dest, a/a gen
Precedente 4,7% consenso 4,7%
10,30 GBR PIL t/t 2a stima T4
Precedente 0,5% consenso 0,5%
11,00 EUR CPI ex energia e alim, non lav, a/a finale gen
Precedente 0,9% consenso 1,0%
11,00 EUR CPI m/m gen
Precedente 0,0% consenso -1,4%
11,00 EUR CPI a/a finale gen
Precedente 0,4% consenso 0,4%
11,00 ITA Vendite al dettaglio a/a dic
Precedente -0,10%
12,00 ITA Bilancia commerciale (non EU) gen
Precedente 5,91 Mld euro
02,30 GIA Discorso di Kiuchi (BoJ)
 
[FONT=courier new,courier,mono](Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Roma, 25 feb - Risale la fiducia delle imprese: a febbraio l'indice composito del clima di fiducia si e' attestato a 103,1 da 101,4 di gennaio. Lo comunica l'Istat spiegando che il clima di fiducia mostra un calo contenuto nella manifattura (a 102,0 da 103,0), un andamento stabile nei servizi di mercato (a 106,6) e un miglioramento nelle costruzioni (a 119,3 da 114,6) e nel commercio al dettaglio (a 106,5 da 102,0). Nelle imprese manifatturiere peggiorano sia i giudizi sugli ordini sia le attese sulla produzione (a -14 da -13 e a 9 da 11, rispettivamente), mentre i giudizi sulle scorte passano a 3 da 4. Nelle costruzioni migliorano sia i giudizi sugli ordini e/o piani di costruzione sia le attese sull'occupazione (a -35 da -39 e a -7 da -10, rispettivamente). Nei servizi aumentano sia i giudizi sia le attese sugli ordini (a 7 da 6 e a 7 da 4, rispettivamente) mentre peggiorano le attese sull'andamento dell'economia italiana (a 5 da 8). Nel commercio al dettaglio recupera il saldo dei giudizi sulle vendite correnti (a 13 da -1), diminuisce quello relativo alle attese sulle vendite future (a 18 da 25); in decumulo sono giudicate le scorte di magazzino (a 4 da 11). [/FONT]
 
[FONT=courier new,courier,mono](Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Roma, 25 feb - Brusco calo della fiducia dei consumatori dopo i record degli ultimi mesi: a febbraio l'indice diminuisce a 114,5 da 118,6 di gennaio. Lo comunica l'Istat, spiegando che nonostante la flessione, l'indice si mantiene sui livelli elevati registrati negli ultimi mesi. Tutte le stime delle componenti del clima di fiducia dei consumatori diminuiscono: la flessione risulta piu' sensibile per le componenti economica (a 141,8 da 152,4) e futura (a 120,5 da 127,1), piu' contenuta per le componenti personale (a 105,8 da 107,6) e corrente (a 110,7 da 113,5). Peggiorano significativamente i saldi dei giudizi e delle attese sull'attuale situazione economica del Paese (a -37 da -26 e a 4 da 23, rispettivamente), come pure quelli dei giudizi sui prezzi nei passati 12 mesi (a -26 da -25) e delle attese future sui prezzi (-20 da -13). Aumentano le attese di disoccupazione (a 12 da 1). [/FONT]
 

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