(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - New York, 25 mag - Il
mercato ignora la possibilita' che la Federal Reserve possa
alzare i tassi di interesse gia' a giugno e continua a
comprare i titoli di stato venduti dal Tesoro Usa. Se ieri
gli investitori avevano fatto incetta di titoli a due anni
per 26 miliardi di dollari complessivi, oggi hanno fatto
altrettanto con quelli a 5 anni per un valore totale di 34
miliardi di dollari. E cio' aiuta a ridurre le vendite su
T-Bond. E' il segno infatti di come il recente rialzo dei
rendimenti abbia attratto trader e gestori convinti che la
normalizzazione graduale della politica monetaria americana
non sconvolgera' i mercati. Il rendimento offerto e' stato
dell'1,395%. Il rapporto tra domanda e offerta e' stato pari
a 2,6 volte, sopra la media pari a 2,44 volte. Agli
acquirenti indiretti - riflesso della domanda dall'estero -
e' andato il 66,6% dell'asta, oltre il 59% visto
recentemente. Tuttavia, per il secondo giorno di fila e' la
domanda dagli Usa a fare notizia: agli acquirenti diretti e'
andato l'11,6% dell'asta, sopra la media dell'8% e pari ai
massimi del luglio 2014. Non resta che vedere come andra'
l'asta di domani di titoli a sette anni per 28 miliardi. Il
decennale vede i rendimenti - che si muovono inversamente ai
prezzi - salire all'1,8664% dall'1,859% di ieri. I rendimenti
del titolo a tre mesi virano in calo allo 0,3383%.
Questo l'andamento delle altre scadenze:
Titolo a 2 anni, rendimenti in ribasso allo 0,9294% ma nel
durante avevano raggiunto nuovi massimi di due mesi.
Titoli a 5 anni, rendimenti in rialzo all'1,4062%.
Titoli a 30 anni, rendimenti in crescita al 2,6611%.