(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Tokyo, 24 giu -
La Banca centrale del Giappone ha gia' emesso un comunicato
in cui dichiara di essere pronta a fornire liquidita'
addizionale agli operatori che ne avessero bisogno, compreso
il ricorso agli esistenti accordi di swap con altre banche
centrali, a partire dalla Federal Reserve. 'La Banca del
Giappone, in stretta cooperazione con le rilevanti autorita'
nazionali e straniere, continuera' a monitorare con cura
l'impatto del referendum (britannico) sui mercati finanziari
globali', ha aggiunto, facendo intendere che non si escludono
misure coordinate tra autorita' monetarie di diversi Paesi.
Molti leader dei principali gruppi asiatici si erano espressi
in favore della permanenza nella Ue di Londra. I giapponesi
hanno considerato la Gran Bretagna un ottimo posto per fare
investimenti (1.021 aziende presenti, seconda destinazioen
dopo gli Usa) in quanto piattaforma per l'intero mercato
europeo. Un sondaggio del Nikkei rivela che nessuna impresa
giapponese si aspetta qualcosa di positivo dal Brexit, mentre
in molti temono conseguenze variamente negative.
In Asia il Brexit e' considerato non solo, sul breve, una
pugnalata ai mercati globali fragili, ma un colpo alla
globalizzazione: la prospettiva di una Europa frammentata
rende il vecchio continente meno attraente per investimenti e
commerci e fa diventare probabile un rallentamento economico
globale che colpira' tutti.
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