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marketinsight.it - LA STAGNAZIONE EUROPEA E LA MORSA TEUTONICA
I deludenti dati macro economici europei della scorsa settimana e
l'inerzia dimostrata da Draghi durante la riunione della Bce
hanno riaperto il dibattito sull'inconsistenza della crescita,
incapace di allinearsi quantomeno a quella degli Stati Uniti sia
per fattori congiunturali che strutturali.
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Analisi degli indicatori Vix, P/C Ratio, Rapporto Volatilità sull’S&P500, fase attuale e prospettive
09/09/2016 00:24

Vediamo di fare un’analisi approfondita dei più importanti indicatori legati alle Opzioni sull’S&P500, per vedere di trarre qualche utile indicazione sulla fase attuale e le prospettive dei mercati Usa.

Ricordo che gli indici di Volatilità Implicita sono strettamente legati ai prezzi delle Opzioni e quindi alle aspettative sui mercati. Altri Indicatori come il P/C ratio e il Rapporto di Volatilità ci forniscono ulteriori informazioni.

Iniziamo con il Vedere il 1° Grafico che riguarda la Volatilità Implicita sull’S&P500 (il Vix)- dati giornalieri a partire dall'ottobre 2014 ed aggiornati alla chiusura dell'8 settembre:

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La prima cosa da sottolineare è come i minimi di S&P500 dell'agosto 20144- febbraio 2016 e giugno 2016 (vedi frecce blu) siano avvenuti con Vix decrescente ovvero con timori sempre meno elevati di ulteriori discese dell'Indice.
Dopo i recenti minimi del 27 giugno l'S&P500 ha avuto una buona ripresa, ben assecondato dal Vix che è decisamente sceso ed è tornato ben sotto i livelli medi storici (posti intorno al 20%) e su livelli storicamente bassi (vedi retta orizzontale più in basso- valori intorno all'11,8%). Ciò significa che l'attuale rialzo ha delle buone basi. Tuttavia sappiamo che il Vix può crescere improvvisamente (con S&P500 che scende) senza dare segni di preavviso.


Una ulteriore informazione possiamo averla dal rapporto del Volume di Put e Call, il ben noto Put/Call ratio. Vediamo il grafico che rappresenta una media mobile esponenziale a 13 gg di questo ratio:

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Come si vede dalla figura, anche questo rapporto fa sovente massimi nelle vicinanze di minimi importanti di S&P500, mentre minimi di P/C ratio sono spesso vicino a massimi di mercato. Questo è da considerarsi un indicatore Contrarian proprio come il Vix e va letto congiuntamente ad esso.

Anche qui ho messo in evidenza sul il P/C ratio abbia fatto dei massimi decrescenti da fine giugno (vedi freccia verde) ben assecondando un S&P500 in ripresa rialzista. Il P/C ratio permane attualmente su livelli bassi e sotto la media a 2 anni e pertanto per ora non mostra segnali di pericolo di rapide discese dell'Indice S&P500.


Come ultimo indicatore il rapporto tra Volatilità Implicita e Storica per avere ulteriori informazioni:

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Questo rapporto di Volatilità (di non facile interpretazione) può fare massimi nelle vicinanze di massimi o di minimi di mercato - inoltre i minimi del rapporto segnano, o meglio confermano, quasi sempre l’inizio di un trend.

Qui si nota come dai minimi di metà luglio (vedi freccia verde) questo Indicatore sia salito con decisione ben assecondando la ripresa dei prezzi dell'S&P500. Anche nel rialzo precedente dell'S&P500 dai minimi di febbraio era stato accompagnato da un buon rialzo di questo Indicatore ed ora siamo sui medesimi picchi elevati, i quali erano stati raggiunto anche nel dicembre 2014 (come si vede ad inizio grafico). Sembra quasi un segnale di eccesso rialzista dei prezzi, ovvero di una potenziale difficoltà a raggiungere nuovi massimi.

Tirando un po’ le somme, gli indicatori Quantitativi legati al mercato delle Opzioni ci segnalano che la ripresa rialzista dopo i recenti minimi del 27 giugno (fase post Brexit) ha ancora buone basi e sembra in buona salute. Ciò non significa che non possano esservi correzioni, ma che il mercato non ha timori di affondi pronunciati, ma solo di leggere correzioni, che peraltro sono "fisiologiche" e "salutari" per un rend rialzista.
L'unica lieve minaccia ce la fornisce il rapporto di Volatilità (ultimo grafico) che potremmo definirlo in una fase di ipercomprato.
 
Italia: tasso di disoccupazione in calo all’11,5% nel secondo trimestre
Nel secondo trimestre il tasso di disoccupazione italiano di è
attestato all’11,5%, 10 punti base in meno rispetto al dato
precedente. Lo ha annunciato l’Istat. “Il tasso di
disoccupazione, dopo la stabilità nei due trimestri precedenti,
diminuisce in misura lieve (-0,1 punti) attestandosi all’11,5%;
il tasso di inattività 15-64 anni continua a diminuire in
misura più consistente (-0,5 punti rispetto a -0,2 e -0,1 punti
nel primo 2016 e nel quarto 2015)”, riporta il comunicato
diffuso dall’Istituto nazionale di statistica. Milano,
Finanza.com
 
talia: Tesoro, collocati Bot annuali per 6,75 miliardi, rendimento al -0,175%
Il Ministero dell’Economia poco fa ha collocato 6,75 miliardi
di euro in Buoni ordinari del tesoro a 12 mesi. Il rendimento
medio si è attestato al - 0,175%, lo 0,015% in più rispetto al
dato precedente. Le richieste si sono attestate a 9,693
miliardi, pari a un tasso bid-to-cover di 1,44. Mercoledì
scadranno Bot annui per 7,5 miliardi. Milano, Finanza.com
 
Euribor: tre mesi fissato a -0,303%
Il tasso Euribor a tre mesi è stato fissato questa mattina a
-0,303%, in frazionale rialzo rispetto al fixing di venerdì 9
settembre che era pari a -0,304 per cento. Milano, Finanza.com
 

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