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marketinsight.it - GIAPPONE - TASSO DI DISOCCUPAZIONE IN LIEVE CRESCITA AL 2,5% A GENNAIO
Secondo quanto comunicato dal ministero di Affari interni e
Comunicazione nipponico, nel mese di gennaio il tasso di
disoccupazione in Giappone è salito al 2,5% dal 2,4% di dicembre.
Il dato risulta poco superiore anche alle attese degli analisti
che si aspettavano un tasso sempre al 2,4 per cento.


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Giappone: fiducia consumatori scende ancora a febbraio, minimi da novembre 2016
Nel mese di febbraio, l'indice della fiducia dei consumatori
del Giappone ha segnato un lieve calo, scendendo dai 41,9 punti
a 41,5, rispetto ai 41,6 attesi. La fiducia dei consumatori
continua a scendere, e viaggia ai valori minimi dal novembre
del 2016. Milano, Finanza.com
 
Germania: vendite dettaglio battono le attese a gennaio
Migliori delle attese le vendite al dettaglio in Germania. Il
dato di febbraio ha mostrato un rialzo mensile del 3,3% dal
precedente -3,1% (dato rivisto da -4,3%), mentre su base annua
il dato è salito del 2,6% dal -1,6% di gennaio 2017 (dato
rivisto da -2,1%). Gli analisti si attendevano un rialzo
mensile del 2% e dell'1,2% su base annua. Milano,
Finanza.com
 
Italia: debito balza al 132,1% del PIL nel 2018, deficit scende al 2,1%
Deficit in riduzione per l'Italia nel 2018. L'indebitamento
netto in rapporto al Pil risulta nel 2018 pari a -2,1%, a
fronte del -2,4% del 2017, con un saldo primario pari a +1,6%
(+1,4% nel 2017). L’avanzo primario (indebitamento netto meno
la spesa per interessi) misurato in rapporto al Pil, è stato
pari all’1,6% (1,4% nel 2017). Il rapporto debito/PIL risulta
a fine 2018 pari al 132,1% dal 131,3% dell'anno precedente.
Milano, Finanza.com
 
PIL Italia si ferma a +0,9% nel 2018 complice frenata consumi
Nel 2018 il Pil è stato pari a 1.753.949 milioni di euro
correnti, con un aumento dell’1,7% rispetto all’anno
precedente. In volume il Pil è aumentato dello 0,9%. La
crescita dell’economia è proseguita per il quinto anno
consecutivo, segnando tuttavia un rallentamento rispetto al
2017. "L’indebolimento della dinamica è derivato da un netto
ridimensionamento del contributo della domanda interna e in
particolare della componente dei consumi privati - rimarca
l'Istat - . L’andamento delle esportazioni ha segnato una
decelerazione e l’apporto della domanda estera netta al Pil è
divenuto lievemente negativo. L’espansione del valore aggiunto,
diffusa a tutti i principali comparti, è stata più marcata
nell’industria manifatturiera e nelle costruzioni, meno
dinamica nei servizi. Le unità di lavoro sono aumentate a un
ritmo più moderato di quello del 2017, mentre le retribuzioni
pro capite hanno segnato un netto recupero". Dal lato della
domanda interna, rimarca l'Istat in una nota, nel 2018 si
registra una crescita del 3,4% degli investimenti fissi lordi e
dello 0,5% dei consumi finali nazionali. Per quel che riguarda
i flussi con l’estero, le esportazioni di beni e servizi sono
aumentate dell’1,9% e le importazioni del 2,3%. La domanda
interna ha contribuito positivamente alla crescita del Pil per
1 punti percentuali (+0,9 al lordo della variazione delle
scorte) e la domanda estera netta negativamente, per 0,1 punti.
A livello settoriale, il valore aggiunto ha registrato aumenti
in volume nelle costruzioni (+1,7%), nell’industria in senso
stretto (+1,8%), nell’agricoltura, silvicoltura e pesca (+0,9%)
e nelle attività dei servizi (+0,7%). Milano, Finanza.com
 
"Si avvicinano le elezioni europee, e gli eurocrati provano a lavarsi le mani, sporche di sangue, delle atrocità da loro commesse in Grecia. Come riporta Keep Talking Greece, Pierre Moscovici rivela che l’avanzo primario richiesto alla Grecia è troppo alto, ma questo non perché l’abbia voluto l’unione europea, bensì i cattivi del Fmi. Giova ricordare che qualche mese lo stesso commissario Ue chiedeva un maggiore surplus primario all’Italia a causa dell’alto rapporto deficit/PIL (130%, mentre quello della Grecia è addirittura intorno al 180%). Il nostro eroe-per-un-giorno raccomanda allora di allentare i vincoli di bilancio greci? Ovviamente no, perché ormai per lui è tardi per ridiscutere gli accordi a suo tempo presi, con la pistola alla tempia, dalla Grecia. L’ipocrisia degli eurocrati non ha limiti, ma tra due mesi i popoli europei avranno l’occasione per ripagarli con la giusta moneta."

Moscovici: “Gli avanzi primari sono troppo alti”, e incolpa l’FMI e il governo greco
 
(ANSA) - ROMA, 1 MAR - L'economia italiana nel 2018 è cresciuta dello 0,9% in netto rallentamento rispetto al +1,6% del 2017. Lo comunica l'Istat che, in base ai dati più approfonditi, ha rivisto al ribasso la stima preliminare di un aumento del Pil pari all'1%. Il nuovo dato è inferiore alle previsioni del governo di fine dicembre, che indicavano per il 2018 una crescita dell'economia dell'1%.
Scritto da: Ansa
 
marketinsight.it - APPUNTAMENTI MACRO DELLA SETTIMANA (DAL 4 MARZO ALL'8 MARZO)
Di seguito gli appuntamenti macroeconomici in programma per la
prossima settimana. Italia: Francia: Germania: Eurozona: Regno
Unito: Cina: Usa: Giappone:


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Stati Uniti: Ism manifattura sotto le attese a febbraio
Cala e delude le attese l'Ism manifattura negli Stati Uniti.
Il dato è scivolato a 54,2 punti a febbraio contro i 56,6 punti
della passata rilevazione. Gli analisti si attendevano un
indice, che misura il sentiment dei direttori di acquisto delle
principali società di servizi americane, a quota 55,8 punti.
Milano, Finanza.com
 

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